07 settembre 2019

William Wegman al MASI Lugano

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Fino al 6 gennaio 2020 il Museo d’arte della Svizzera italiana presenta una selezione di circa cento immagini del celebre fotografo statunitense

William Wegman Constructivism 2014 Stampa ai pigmenti Proprietà dell’artista © William Wegman
William Wegman Constructivism 2014 Stampa ai pigmenti Proprietà dell’artista © William Wegman

Inaugura oggi, al Museo d’arte della Svizzera italiana William Wegman. Being Human, progetto della Foundation for the Exhibitionof Photography,Minneapolis/ New York/ Paris/ Lausanne in collaborazione con il Museo d’arte della Svizzera italiana, che presenta al pubblico una selezione di circa cento immagini del celebre fotografo statunitense William Wegman che hanno come soggetto privilegiato i cani di razza Weimaraner.

A partire dagli anni Settanta infatti, dall’incontro con il suo primo Weimaraner, chiamato Man Ray, il fotografo ha fatto degli esemplari di questa razza il soggetto principale dei suoi scatti, che lo hanno reso celebre in tutto il mondo, rappresentando personaggi, tendenze di moda e movimenti della storia dell’arte con acume e ironia.

“Si tratta davvero di cani? Being Human– spiega il curatore dell’esposizione William A. Ewing –suggerisce il contrario: questi soggetti siamo noi; noisiamo loro: la casalinga, l’astronauta, l’avvocato,il prete, il contadino, persino un…dog-sitter! Alcuniposano con orgoglio e sicurezza, altri manifestanoincertezza o vulnerabilità: si tratta di esseri umani!”

Man Ray insieme a Fay Ray, Penny, Bobbin, Chip, Chundo, Crooky e diverse generazioni dei loro cuccioli sono gli assoluti protagonisti di Polaroid di grande formato che esaltano l’eccezionale sintonia fra l’artista e i suoi cani. Il percorso espositivo della mostra, in scena fino al 6 gennaio 2020, si compone di novanta Polaroid e una decina di stampe ai pigmenti selezionate dal curatore in stretta collaborazione con l’artista, e  si suddivide in capitoli, People like us, Tales, Zoo e Masquerades, Nudes, Hallucinations, Vogue, Cubists, Color fields e Sit/Stay, ognuno dei quali raccoglie opere di soggetti affini o collegate da allusioni visive analoghe.

Completa il percorso espositivo una selezione di film girati da Wegman a partire dagli anni Settanta, interpretati ovviamente da Weimaraner, che sfruttano l’involontario talento comico dei cani per mimare ironicamente le performance filmate degli artisti concettuali o mettere in scena i luoghi comuni sull’arte e gli artisti.

Domenica 8 settembre, alle ore 11:00, il MASI organizza una conversazione con William Wegman in cui interverranno Tobia Bezzola,direttore del museo e Martin Kunz,curatore e critico d’arte. Lo stesso giorno, dalle ore 14:30 sarà possibile proseguire l’approfondimento sulla persona e sull’arte di William Wegman presso il k10 Kunzarchive, dove verranno mostrati per la prima volta in Europa, alcuni video storici e il documentario William Wegmanat Work, realizzato da Martin Kunz per The New York Kunsthalle nei primi anni 90.

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