02 luglio 2021

Le installazioni site-specific di Fabrizio Dusi a Monte Verità

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A Monte Verità, ad Ascona, inaugura oggi la personale di Fabrizio Dusi "Golden Age", che presenta un nucleo di opere site-specific ispirate all’ideale del paradiso anarchico. I protagonisti ci hanno raccontato la mostra. Qui sotto anche un'anticipazione sulla collaborazione tra Monte Verità e Cabaret Voltaire che inizierà ad agosto

Fabrizio Dusi, installation view "Golden Age", 2021, Monte Verità, courtesy l'artista e Monte Verità

A Monte Verità, ad Ascona, inaugura oggi, 2 luglio, alle 18.30 “Golden Age”, personale di Fabrizio Dusi (1974, Sondrio), a cura di Chiara Gatti, che presenta un nucleo di opere site-specific ispirate all’ideale del paradiso anarchico (fino al 31 ottobre).

«L’artista, che spazia dal linguaggio della scultura a quello del neon, – ha spiegato l’istituzione – è autore per l’occasione di un nucleo importante di lavori site-specific ispirati ai temi iconici dell’ideale monteveritano del paradiso anarchico. Neon, ceramiche e forme in alluminio punteggeranno alcuni spazi interni ed esterni con parole-simbolo – “LIBERI”, “ANARCHY”, “UTOPIA” – e immagini evocative di un ritorno allo stato di natura. La mostra coinvolge sia gli ambienti comuni dell’Hotel in stile Bauhaus che il giardino antistante l’edificio, in un percorso artistico studiato ad hoc per Monte Verità. […] Al termine della mostra due installazioni, donate dall’artista, rimarranno patrimonio della Fondazione Monte Verità».

Abbiamo parlato del progetto espositivo con Nicoletta Mongini, Responsabile Culturale Monte Verità, Chiara Gatti, curatrice, e Fabrizio Dusi, artista.

Fabrizio Dusi, installation view “Golden Age”, 2021, Monte Verità, courtesy l’artista e Monte Verità
Come è nato il progetto espositivo site-specific per Monte Verità “Golden Age”?

Nicoletta Mongini: «Monte Verità è stato storicamente un luogo di ispirazione e abbiamo riniziato a lavorare con artisti contemporanei per esposizioni negli spazi interni dell’hotel Bauhaus, nelle storiche abitazioni dei fondatori della colonia vegetariana e nel parco. È nata ad esempio la rassegna Giardini in Arte, che si svolge ogni anno a maggio e abbiamo inaugurato un programma di residenze d’artista. In questa ottica è nata con Chiara Gatti l’idea di un progetto con Fabrizio Dusi, artista sensibile ai temi culturali di grande attualità, che si è accostato al nostro luogo con uno sguardo nuovo, che traduce i concetti che hanno caratterizzato la nostra storia in una chiave pop, di grande impatto comunicativo».

Fabrizio Dusi, installation view “Golden Age”, 2021, Monte Verità, courtesy l’artista e Monte Verità
Le opere, si legge nel comunicato stampa, sono legate a un ideale di paradiso anarchico. Quali aspetti di questo ideale sono maggiormente presenti nel percorso espositivo? E come questo tema è connesso alla ricerca di Fabrizio Dusi?

Chiara Gatti: «Il progetto di Dusi affonda alle origini del Monte, quando fra i suoi boschi nel 1900 si insediò la prima cellula di una comunità anarchica destinata a diventare un cenacolo di pensatori, teosofi, poeti, naturisti, danzatori, femministe e artisti desiderosi di ritornare a un rapporto primigenio con la natura e col creato. Così Dusi, attraverso i suoi classici personaggi dalle linee sintetiche e i colori fluo, rievoca i temi cari a quel mondo di uomini “liberi”, come recita il neon scelto come immagine della mostra. Il percorso è punteggiato da parole iconiche (Anarchy o Utopia) e da figure simbolo delle antiche attività praticate sul Monte, come i bagni di sole e il nudo integrale, secondo gli ideali della Lebensreform, movimento culturale nato all’alba del secolo sullo sfondo della Germania guglielmina che credeva nello spirito, nella pace, nell’amore. Le installazioni di Dusi rileggono soggetti e contenuti, evocando danze e girotondi come nelle immagini storiche di Signac o Matisse».

Fabrizio Dusi, installation view “Golden Age”, 2021, Monte Verità, courtesy l’artista e Monte Verità
Quali progetti espostivi o di ricerca ha Fabrizio Dusi per i prossimi mesi?

Fabrizio Dusi: «Il prossimo progetto imminente sarà a settembre, un’installazione in uno spazio pubblico di Milano nel quartiere della Barona, grazie al contributo di un privato che la donerà alla città. Sto anche lavorando a un grande opera in ceramica per la mia galleria di Pietrasanta che successivamente farà una mia mostra personale».

Fabrizio Dusi, installation view “Golden Age”, 2021, Monte Verità, courtesy l’artista e Monte Verità

Monte Verità e Cabaret Voltaire insieme da agosto

Ad agosto si svolgerà un nuovo evento legato al ruolo di Monte Verità nella storia culturale europea: «Il Cabaret Voltaire – ha spiegato l’istituzione – ritorna nella sua storica residenza estiva “Dada”, mentre la sua sede zurighese viene restaurata.
Monte Verità, così come il Cabaret Voltaire, è considerato come un luogo principe dell’avanguardia, sia essa in relazione all’arte, alla teoria oppure allo stile di vita. Per ambedue la liberazione dalle convenzioni fisiche nonché linguistiche è stata primordiale».
In stretta collaborazione con il centro culturale Monte Verità, Cabaret Voltaire organizza il suo prossimo evento dal titolo Songs to the Suns, in programma dal 14 agosto (con conferenze e performance dalle 16 alle 22) fino al 2 ottobre 2021. Protagonisti gli artisti Paul Maheke e Izidora L. LETHEQui potete trovare le informazioni sull’evento.

Fabrizio Dusi, installation view “Golden Age”, 2021, Monte Verità, courtesy l’artista e Monte Verità

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