18 agosto 2000

Dal 15 settembre 2000 al 29 ottobre 2000 1900. Simbolismo e liberty nella pittura svizzera Bellinzona, Civica Galleria d’Arte Villa dei Cedri

 
La mostra assume l’anno 2000 come pretesto per volgere lo sguardo alla svolta del secolo scorso. Dopo Bellinzona l’esposizione si trasferirà a Sion al Musée cantonal des Beaux-Arts.

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In realtà il progetto muove dal desiderio e dalla necessità di rivedere, approfondendoli, il simbolismo e il liberty nell’ambito della storia svizzera. La produzione artistica elvetica degli anni attorno al 1900 è, infatti, tuttora poco conosciuta. Le monografie e gli studi finora intrapresi in materia non consentono un’accurata visione d’insieme. Sebbene l’attività di alcuni tra i più significativi artisti svizzeri, quali Ferdinand Hodler, Cuno Amiet, Giovanni Giacometti e Félix Vallotton, si situi attorno al 1900, sono rari i tentativi di porre in relazione le loro proposizioni con quelle dei loro contemporanei e connazionali meno noti al fine di individuare i tratti fondamentali e la complessa varietà di questo periodo di transizione. La rassegna vuole porre in risalto la molteplicità della produzione artistica svizzera dell’epoca, presentando numerosi artisti pressoché sconosciuti oltre i confini nazionali. Grazie ai prestiti ottenuti da oltre 30 musei e diverse collezioni private, vengono presentati circa 80 dipinti e 40 opere su carta.
In considerazione delle differenze che distinguono gli sviluppi stilistici della pittura svizzera attorno al 1900, determinate dai diversi paesaggi culturali e dai luoghi di formazione, la fortunata collaborazione tra il Kunstmuseum di Solothurn, iniziatore del progetto, e i due interlocutori di aree linguistiche diverse – Villa dei Cedri di Bellinzona e il Musée cantonal des Beaux-Arts di Sion – acquista un significato particolare. La comune elaborazione del progetto, fondata fin dall’inizio su proposte e scelte congiunte, raggiunge l’obiettivo, più volte auspicato, di un interscambio tra le varie aree culturali svizzere. A ciò si aggiunge la presenza nelle collezioni di tutti e tre i musei coinvolti di un notevole patrimonio di opere risalenti agli anni intorno al 1900: il Kunstmuseum di Solothurn vanta alcuni capolavori di Ferdinand Hodler, Cuno Amiet e Albert Trachsel, mentre nelle collezioni di Villa dei Cedri e del Musée cantonal des Beaux-Arts di Sion si trovano importanti opere di Fausto Agnelli, Edoardo Berta e Luigi Rossi, rispettivamente dell’”Ecole de Savièse”, di Ernest Biéler, Marguerite Burnat-Provins e di Edouard Vallet. In questo senso le esposizioni di Solothurn, Bellinzona e Sion costituiscono un significativo contributo alla valorizzazione e allo studio delle rispettive collezioni.
1900. Simbolismo e liberty nella pittura svizzera
La mostra è accompagnata da un importante catalogo in tre edizioni (italiana, francese e tedesca) corredato da 80 tavole a colori e 40 in bianco-nero. Il volume – a cura di Christoph Vögele, Matteo Bianchi e Pascal Ruedin con la collaborazione di Simona Martinoli e Franz Müller – raccoglie saggi di Rossana Bossaglia, Oskar Bätschmann, Pascal Ruedin, Franz Müller, Matteo Bianchi, Reto Bonifaci e Daniela Hardmeier, Beat Stutzer, Christoph Vögele, oltre ad apparati comprendenti una puntuale bibliografia e le biografie degli artisti interessati dalla mostra. La cura redazionale del catalogo è assicurata dall’Istituto svizzero di studi d’arte con sede a Zurigo.




La rassegna di Villa dei Cedri, , piazza San Biagio 9, che si inaugura giovedì 14 settembre alle ore 18, resterà aperta fino al 29 ottobre, nei giorni feriali (chiuso lunedì) dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18, la domenica e i festivi con orario continuato dalle 10 alle 18. Telefono: (0041) 91.8218518/20, fax (0041) 91.8218546 . Ingresso: Fr. 8.- (ridotto Fr. 5.-)



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