07 marzo 2005

fino al 13.III.2005 Giovanni Greci – Il tempo sospeso Colorno (pr), Reggia

 
Il cielo, la sabbia. Paesaggi, certamente, ma anche segni, linee, confini, tracce. Come elementi di un linguaggio autonomo. Che parla del tempo, dell’assoluto e delle infinite probabilità dell’esistenza...

di

Lontana, indistinta, sfocata. La presenza degli uomini appare piccola cosa nell’universo, tra sconfinati cieli e vaste spiagge. Il tempo e la memoria, indicate come categorie guida della mostra di Giovanni Greci, paiono in verità appartenere soprattutto all’autore. Così, seguendo il percorso tra le sale altri si svelano piuttosto i poli dialettici, e prevale un senso di assoluto: visioni limpide, luminosissime, autonome. Che nello stesso tempo parlano pure della casualità delle singole apparizioni: nuvole, speciali trasparenze del cielo, orme nella sabbia, ombre di persone prive d’identità. Illimitatezza e precarietà, l’immenso in cui perdersi e il relativismo dell’incontro, dello scatto.
Rotte aeree (1990), Memorie di neve (2004), Mappe d’acqua (1990 – 2002): materie, elementi dentro cui sentirsi immersi, superfici da cui lasciarsi incantare, movimenti appena intravisti. L’autore, responsabile di una delle biblioteche comunali di Parma, è anche scrittore e poeta: come fotografo ha diverse le mostre al suo attivogiovanni greci , anche negli Stati Uniti. Si coglie anche nei titoli il desiderio di essenzialità, nella scelta di parole evocative. In Territori di vento, 2001, elementi mossi, instabilità, come per Soglie mobili, 1999. Il colore e lo spazio: azzurri cenere sfumati dove è la figura umana a svelare grandiosità inabitate, sabbia, mare, tramonti.
Sempre preziosi i riflessi, che la stampa del libro non sempre riesce a proporre con la stessa efficacia delle foto in mostra. Ombre come scalfite, sagome nere. Ainda mostra segni di colore sul grigio, particolari indistinti, ma anche immagini definite da diverse città. Il cielo, i suoi colori sono un motivo forte della ricerca, una sorta di richiamo, di bisogno estetico. Linee, confini, tracce: molto spesso con l’ansia d’infinito: in Along the Border, ci sono curve, segni di cui non si vede la meta. Sovrapposizioni, inquietudini oniriche in Like a film Like a dream (1991-2003).
Paesaggi? Sì, anche, ma senza racconto, raramente in situazione: il colore, le ombre paiono cercare una loro verità autonoma, oltre il tempo e lo spazio definiti. Ricordando tra quei cieli e la sabbia, la casualità dell’incontro, l’istante rubato, la visione presto svanita.

valeria ottolenghi
mostra visitata il 12 febbraio 2005


Giovanni Greci – Il tempo sospeso
Reggia di Colorno (nella piazza del paese; Colorno dista una decina di chilometri da Parma, lungo la strada che conduce a Mantova)
Ingresso gratuito. Info: ufficio turistico di Colorno uff.turisticocolorno@libero.it
tel. 0521 313336 fax. 0521521370
Orari: giovedì dalle ore 14,30 alle 18,00. Venerdì, sabato e domenica dalle ore 9,30 alle ore12 e dalle ore 14,30 alle ore 18
Organizzazione: Amministrazioni Comunali di Colorno e Torrile e Amministrazione Provinciale, in collaborazione con il circolo fotografico di Colorno “Colors Light”, il Centro Sociale Universitario di Parma, il Cral Fotografico della Cariparma e la Proges
Catalogo: Giovanni Greci, Il tempo sospeso (1984-2004), testo di Paolo Barbaro , ISBN 88-8215-851-9 , Pagine: 160, cm: 24×30, Illustrazioni: 137 a colori
Prezzo: ¤ 28,00


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