13 dicembre 2011

fino al 18.XII.2011 Pipilotti Rist Milano, Ex Cinema Manzoni

 
Un lampadario di biancheria, forme fluttuanti, dalla terra all’acqua tra coralli e alghe, dove bolle di sapone spalancano le porte a Parasimpatico, ecco le visioni di Pipilotti Rist…

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Quando uno spazio si trasforma in un mondo incantato dove i lampadari sono fatti di biancheria intima che diventa colorata e animata, dove bolle di sapone aprono le porte a un mondo in qualche modo lillipuziano, ecco Parasimpatico. Ci si trova nell’Ex cinema Manzoni, chiuso dal 2006, di questo spazio si riappropria l’artista svizzera Pipilotti Rist. Elisabeth Charlotte Rist (Grabs 1962, vive e lavora a Zurigo e a Somerset) sceglie il suo nome a 12 anni, mettendo insieme il nomignolo Lotti diminutivo di Charlotte e Pippi da Pippicalzelunghe personaggio con cui sentiva di avere molto in comune. Tutte le sue opere si distendono sulla superficie dello spazio e si fanno quasi immateriali non avendo confini precisi, in cui gli spazi sono trasformati con colori molto accesi con sostanze fluorescenti. Il titolo della mostra, concepito dall’artista in una delle prime visite a questo spazio, si riferisce al termine con cui si descrive parte del sistema nervoso dove presiedono le nostre volontà più immediate, più istintive come il rilassamento, la conservazione di energia, qui è usato per descrivere una mostra che è come tutto il suo lavoro da percepire sia con gli occhi che con tutto il proprio corpo, trasformando gli spazi in atmosfere impalpabili. Il progetto combina lavori vecchi e nuovi in cui gli spazi diventano parte di un grande organismo vivente, mescolando cinema e televisione, allucinazioni e immagini ad alta definizione. Partendo da Cape Cod Chandelier, un lampadario fatto di biancheria intima che accoglie il visitatore su cui sono proiettati forme e colori che si muovono e si compongono dando vita a un caleidoscopio.

Il lampadario leggero ed etereo illumina l’atrio creando una premessa al percorso in qualche modo inaugurato dopo la prima rampa da Nothing, installazione composta da un macchinario che crea enormi bolle di sapone che al loro scoppio si trasformano in soffi di vapore dissolvendosi a contatto con la realtà. Nel frattempo una dolce musica guida a Lobe of the Lung installazione che sovrasta le teste dei visitatori sulle altre rampe. Le immagini proiettate direttamente sul soffitto che si sovrappongono alle superfici ondulate e si integrano con i bassorilievi, si susseguono con un ritmo dinamico – da inquietanti a sensuali a innocenti – qui una ragazza dai capelli rossi attraversa un campo di tulipani colorati per scavare al loro interno e trovare piccole creature di terra, nuove compagne di avventure, cammina nell’acqua e gioca con una gallina bianca. Salite le scale, nel foyer altre installazioni sono presenti dietro al bancone come nel caso di Rain Woman (I am Called A Plant) in cui una donna dalla pelle bianchissima con una parrucca color fucsia, si specchia nella pozzanghera di un grande giardino, una riflessione sulla condizione femminile che trasforma il linguaggio pubblicitario in una sua parodia. Nel foyer, tra le vetrine, la scalinata e sulle decorazioni del soffitto Slip My Ocean, mostra giardini di alghe, regni di corallo che si alternano a corpi che galleggiano nell’acqua quasi come se fosse liquido amniotico. La contaminazione di Pipilotti si espande anche nei bagni con Solution For Man e Solution For Woman in cui su piccoli schermi si muovono immagini astratte, forme e colori in una continua trasformazione. Infine si giunge alla sala del cinema che accoglie tre lavori video. Sullo schermo Open my Glade, un gigantesco autoritratto che mostra il volto dell’artista in primissimo piano, schiacciato contro un vetro come se volesse irrompere nella sala in cui al colore del trucco si alternano forme colorate. La volta diventa un cielo stellato in continuo movimento in cui fluttua la proiezione di Extremities (smooth, smooth) con dettagli di corpi umani – seni, orecchie, piedi, peni, bocche – che galleggiano come astri  e galassie in un mare nero.

Nella lunetta, infine, il video Homo Sapiens Sapiens dialoga con l’affresco di Nicolò Segota: a metà tra giardino e paradiso terrestre, in cui la corporeità si riconcilia con la sensualità di una dimensione spirituale, il video riscrive la storia del peccato originale. Attraverso questa mostra Pipilotti conduce in un viaggio dove le regole dello spazio e del tempo sono capovolte, dove sogno e fantasia si confondono per dare vita a un mondo libero e ottimista come potrebbe apparire agli occhi di un bambino. Parasimpatico è una realtà alla rovescia dove tutto è stravolto perché magico e possibile: attraverso lo sguardo dell’artista si infonde un nuovo soffio vitale che si anima attraverso immagini, sogni e colori.
 

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tiziana leopizzi
mostra visitata l’8 novembre 2011

 
Dall’8 novembre al 18 dicembre 2011
Pipilotti Rist – Parasimpatico
Ex Cinema Manzoni
Via Alessandro Manzoni 40. 20121 – Milano
Orari: tutti i giorni 11-21
Ingresso libero
Ufficio Stampa, Fondazione Nicola Trussardi. Piazza della Scala, 5 – 20121 Milano 
Info: T. 02 8068821 – F. 02 80688281 – E. 
press@fondazionenicolatrussardi.com -www.fondazionenicolatrussardi.com 
Info (Cinema Manzoni) +39 0276020650
 
 
[exibart]

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