19 ottobre 2011

fino al 19.XI.2011 Astrid Nippoldt Roma, The Gallery Apart

 
In tempi di crisi economica un’artista tedesca ripercorre le tracce del sogno americano di un paradiso preconfezionato a basso costo ma ad alto rischio...

di

La fine della storia ormai la conosciamo un po’ tutti: i cartelli FOR SALE davanti a villette tutte uguali, le lacrime e l’incredulità di chi fino a qual momento ci aveva spensieratamente vissuto dentro; le roulotte cariche della roba e dei sogni del ceto medio. Dal cuore della Germania della solidità monetaria, l’artista tedesca Astrid Nippoldt (Giessen, 1973; vive a Berlino) prova a vederci chiaro, addentrandosi nella storia dello sviluppo e della crisi di Cape Coral, cittadina della Florida occidentale affacciata su Golfo del Messico. Il lavoro che ne deriva è il progetto Patterns of Paradise, di cui la galleria The Gallery Apart presenta una sorta di antipasto. Nelle intenzioni dei curatori il percorso dell’esposizione comincia dalla fine: la vetrina della galleria invita a fruire del video sulla parete retrostante: una monotona scansione della città di Cape Coral dall’alto, realizzata seguendo il percorso ortogonale dei canali artificiali. Protagonista di uno spettacolare incremento demografico negli ultimi anni, dopo il crack immobiliare la città si presenta come una griglia di ville tutte uguali, tutte sfitte e descritte senza entusiasmo da una stanca agente di vendita.  Non sfugge il riferimento alla dinamica e all’audio tipico di “videogiochi quali Pacman”, come evidenziato dall’artista stessa nell’intervista rilasciata il giorno dell’inaugurazione a Sara Feola, per la rivista cura.magazine. In realtà la prima cosa che si incontra, entrando in galleria, è una composizione fotografica di cui colpisce la continua presenza del concetto di pattern.

 
L’artista guarda attraverso il filtro delle veneziane e delle sbarre dei cancelli “l’interno di una casa con piscina e una povera creatura chiusa in una gabbia di pattern paradisiaci”. Le ombre e le sfocature suddividono l’immagine stessa in elementi modulari e ripetitivi e le palme che si rispecchiano sui vetri raccontano il desiderio di acquistare non solo una casa ma uno status e uno stile di vita. La promessa di paradiso in realtà si allontana, man mano che ci si appropria della vita a Cape Coral: nel video seguente  un uomo lascia la propria abitazione in auto, con la cintura ben allacciata, nonostante nella manovra debba impacciatamente  raccogliere il giornale. L’esterno esiste come un pericolo potenziale  a cui ci si sottrae rinchiusi in una casa che è un universo perfetto di comfort. Vengono evidenziati dall’artista gli “aspetti claustrofobici del paradiso”, in una sorta di Truman Show ad entusiastica partecipazione volontaria.

Una tematica che la Nippold approfondirà  in occasione della personale che il Kunstraum di Monaco di Baviera le dedicherà nei mesi di ottobre e novembre, in cui sarà presentato per intero il progetto Patterns of Paradise. Al piano interrato si trova una raccolta di video della fine degli anni ‘50, con audio originale, presentati dall’artista come elemento di riflessione sulla filosofia che fu alla base del sogno-utopia di cui lei racconta la fine: la promessa di un “paradiso artificiale alla portata di tutti”, schiacciato da quella piccola probabilità di fallimento inclusa nel prezzo del paese delle meraviglie sul lungofiume .

mariangela capozzi
mostra visitata il 14 ottobre 2011

dal 22 settembre al 19 novembre 2011
Astrid Nippoldt – Patterns of Paradise (Cape Coral)
The Gallery Apart
Via di Monserrato, 40 – 00186 Roma
Orario: dal martedì al sabato ore 16,00-20,00 e su appuntamento
Info: The Gallery Apart – tel/fax +39 06 68809863;
info@the galleryapart.it; www.thegalleryapart.it
 
[exibart]

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui