28 maggio 2018

Fino al 2.VI.2018 Giorgio Bertelli, Variazioni sull’Ecclesiaste Palazzo Cottinelli, Brescia

 

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È una mostra che racconta di un’amicizia profonda e di una collaborazione durata oltre trent’anni, quella tra il poeta e critico senese Attilio Lolini e l’artista visuale ed editore bresciano Giorgio Bertelli (le sue Edizioni l’Obliquo vantano trent’anni di intensa attività editoriale raccolti in trecento titoli chiamati a confrontarsi col lavoro grafico di molti tra i maggiori artisti contemporanei).
“… uno dei rarissimi poeti dell’editoria italiana …» scriveva di Bertelli nel 1985 Attilio Lolini, primo attento lettore e recensore de l’Obliquo, in un articolo apparso su Il Manifesto in cui commentava in toni entusiastici la prima plaquette realizzata dalla sigla editoriale di Bertelli. 
Da lì la spinta imprescindibile a dare seguito a quel primo esperimento editoriale e la nascita di un’affinità elettiva che si sarebbe tradotta in numerose e proficue collaborazioni.
La mostra personale di Giorgio Bertelli dal titolo “Variazioni sull’Ecclesiaste”, ospitata fino al 2 giugno nei suggestivi spazi di Palazzo Cottinelli a Brescia, presenta gli esiti del lavoro ultimo dell’artista in un ciclo di disegni dedicati al “Grande Libro”, ma rappresenta soprattutto l’ultimo omaggio alla figura del poeta e amico scomparso nel 2017.
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Giorgio Bertelli, Variazioni sull’Ecclesiaste, vista della mostra
A distanza di trent’anni i versi delle dodici “Variazioni sull’Ecclesiaste”, scritte da Lolini nel 1985 e pensate in origine, ma per qualche ragione mai pubblicate, a commento di una prima serie di disegni di Bertelli, prendono nuova vita e si intrecciano con assoluta armonia ai fogli più recenti dell’artista che guardano  alle tematiche di Qohélet.
Dopo i precedenti cicli del 1985 e del 1998 Bertelli affronta per la terza volta e rilegge sotto una luce assolutamente inedita le riflessioni del capitolo più aspro e nichilista della Bibbia in dodici raffinatissime carte che svelano la profondità disarmante della Vanitas Vanitatum.
La ricerca visiva dell’artista si ispira all’iconografia del teschio descritto da un segno tagliente a grafite che si sovrappone ai neri più profondi del pastello, a tratti guidato da mano infantile, ai versi dattiloscritti del poeta e a frammenti di litografie antiche, in una trama elegante intessuta di citazioni a maestri della storia dell’arte: ad un osservatore attento non potranno sfuggire un riferimento a Mantegna, un omaggio a Giulio Paolini ed altro ancora.
E la materia densa e cupa del libro sapienziale dell’Antico Testamento si traduce in quel che resta di un’umanità vuota e perfida, nello sguardo lugubre e irridente di crani avvolti da bagliori misteriosi.
Completano la mostra due recentissimi lavori del 2018, Senza titolo (litografia ottocentesca, frammento ligneo e grafite) la sequenza Un cranio (otto disegni a grafite e pastello) e due acqueforti del 1986, Ha la sua ora tutto (I e II).
Antonia Bertelli
Mostra visitata il 12 aprile 2018
Dal 12 aprile al 2 giugno 2018
Giorgio Bertelli
Variazioni sull’Ecclesiaste
Palazzo Cottinelli
Via delle Battaglie 16,  25122 Brescia
Info: +(39) 3391908149

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