22 dicembre 2012

Fino al 28.II.2013 Jan Fabre. Art is a medusa Barletta, Pinacoteca Giuseppe de Nittis – Palazzo Della Marra

 
Il maestro belga torna nella "sua" Puglia con una mostra di opere su carta e video. Un itinerario tra segni blu e visioni trasognanti che potrebbero anticipare un progetto futuro molto speciale -

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Jan Fabre è approdato a Barletta dopo un tour pomeridiano in area barese, tra Monopoli e Polignano a Mare. A questi posti è molto legato, d’altronde si potrebbe dire che qui in Puglia Fabre sia di casa, poiché in anni recenti l’ha frequentata durante il progetto Intramoenia Extrart curato da Giusy Caroppo con la direzione scientifica di Achille Bonito Oliva e per aver vinto (nel 2008) il Premio Pascali promosso dall’omonimo museo. La mostra che andrà in scena per quattro mesi negli spazi espositivi temporanei del Palazzo Della Marra, sede della Pinacoteca De Nittis, è anche una novità nella programmazione di questo spazio, considerando che è la prima volta che si confronta con la vitalità del contemporaneo dopo una lunga programmazione legata in particolar modo all’Ottocento italiano e francese. Art is a medusa, questo il titolo scelto per la personale, è il nuovo step del progetto “Wathershed” curato da Giusy Caroppo con il contributo del project manager Aldo Torre, realizzato con il sostegno del Programma Cultura dell’Unione Europea.

Un tracciato labirintico quello di Wathershed, mirato a far dialogare come un flusso liquido ininterrotto diversi linguaggi – dalle arti visive alla danza, all’architettura – persone, luoghi e culture di diversi paesi. La mostra di Fabre è legata a un particolare momento della sua ricerca: l’Ora blu. Tra la fine degli anni Ottanta e i primi del decennio successivo il maestro belga ha lavorato a lungo con il segno delle biro blu, creando immagini dalla forte valenza onirica, tra insetti, simboli criptici, scenari trasognanti. Ed ancora archetipi, come la spada e il sole, ritmati su grandi superfici ricolme di tracciati infiniti. Gli stessi scenari che si respirano in un video, che condensa luci e ambientazioni di 24 ore atmosferiche in pochi minuti, dedicato al “Progetto Tivoli”, ovvero a quel suo imponente lavoro del 1990 con cui rivestì interamente un castello nei pressi di Anversa mediante pannelli ricoperti di segni blu, ovviamente concepiti con la penna bic.

E secondo il gruppo di lavoro dell’associazione culturale Eclettica_cultura dell’arte che ha concepito il progetto, un simile intervento potrebbe essere elaborato anche qui, in Puglia. Il maestro ha adocchiato un luogo ammaliante, tra cielo e mare, il castello di Monopoli, per realizzare questo progetto ambizioso, e per l’occasione vorrebbe proporre anche una collaborazione corale con i cittadini pugliesi, che – armati di penna a biro blu – dovrebbero contribuire a questa visione onirica. Insomma, l’idea c’è e il video rendering pure, come certifica l’ultima sala della mostra dedicata proprio a questo sogno pugliese. Chissà se ci saranno anche i sostegni economici necessari per una simile impresa per forza di cose temporanea, ma dall’associazione Eclettica avvertono che c’è già stata una “manifestazione d’interesse”.

di Lorenzo Madaro

mostra visitata il 28 novembre 2012

dal 28 novembre 2012 al 28 febbraio 2013

Jan Fabre. Art is a medusa

a cura di Giusy Caroppo. Organizzazione: Eclettica_cultura dell’arte

via Cialdini, 74 – (76121) Barletta

Orari: tutti i giorni 9-19. Chiuso il lunedì

Info:  0883 538373, pinacoteca.segreteria@comune.barletta.bt.it www.intramoeniaextrart.it/watershed/

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