21 settembre 2014

Fino al 28.IX.2014 Marco Tirelli, Osservatorio Fondazione Pescheria Centro Arti Visive, Pesaro

 
Voce del verbo osservare. Una mostra site specific, che si completa con un catalogo. A presentarlo domani nella sede della mostra l’artista e il curatore. Per spiegare le diverse declinazioni dell’osservatorio pesarese -

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Nell’occasione della visita alla mostra “Osservatorio”, in corso ancora per qualche giorno nella sede della Fondazione Pescheria Centro Arti Visive di Pesaro, salta agli occhi il connubio qui riuscito, richiesto e talvolta invece tradito negli spazi deputati all’arte, tra l’architettura che ha cambiato destinazione d’uso e il lavoro specifico, progettato “su misura”, da un artista connotato come Marco Tirelli
La perfetta aderenza tra il contenitore e il contenuto si dimostra nell’effetto poetico dato dall’atto proprio del visitatore, ovvero l’osservare, provando ad andare oltre lo sguardo verso molteplici percezioni. Sembrerebbe come se le pareti candide della ex Chiesa del Suffragio, stessero aspettando l’intervento site specific di Tirelli per essere vissute in un’ottica rinnovata. 
A curare il percorso espositivo Ludovico Pratesi, direttore artistico della Fondazione, evidentemente attento conoscitore della vocazione di questo posto. Ed è proprio nell’ex Chiesa ottagonale dove si inserisce questo lavoro inedito, che si manifesta «la forza dell’arte di frequentare gli orizzonti e disegnare le traiettorie», in continuità con le opere incorniciate ed esposte nel luminoso Loggiato longitudinale. 
Le opere in mostra si dividono appunto nei due ambienti, diverse seppur legate da geometrie consimili, di modo che le tempere su tavola introducano alle ampie tempere su muro realizzate ad hoc. L’ingresso nel Suffragio, scortato appunto dalla visione antecedente dei dipinti e dei disegni a carboncino, può rappresentare un’esperienza visiva immersiva, laddove gli otto “buchi neri” disegnano sulle pareti una costellazione eterea che diventa tangibile attraverso l’aggiunta di materiali e oggetti recuperati dall’astronomia, le scienze e la natura. 
La perfezione del cerchio, dal portato simbolico fortemente storico-religioso, si lega all’ex struttura ecclesiastica creando una sorprendente atmosfera sospesa, rarefatta quanto il buio cosmico. Il diametro di ciascuno di questi globi oscuri indica la distanza ideale tra la realtà delle cose illuminate e l’immaginazione che aiuta a rivelarle nell’oscurità, tra il buio che nasconde e ciò che eppure esiste. L’artista propone un osservatorio privilegiato, che ognuno può fare proprio, per guardare in diverse direzioni e da più punti di vista, in primis da queste otto angolature, per proiettarsi e attraversare l’apparenza oscura verso un’intima illuminazione. 
«Nel Suffragio Tirelli dà vita a un luogo della visione, dove sguardo e pensiero coincidono in un’unica azione consapevole, che permette di toccare universi infiniti, dentro e fuori di noi». Così scrive il curatore nel testo critico che accompagna il catalogo, edito da Silvana Editoriale, che sarà presentato in quella sede alla presenza dell’artista e dello stesso Ludovico Pratesi il prossimo 22 settembre. 
Cristina Principale
mostra visitata nel luglio 
Dal 15 giugno al 28 settembre 2014 
Fondazione Pescheria-Centro Arti Visive 
Corso XI Settembre, 184 Pesaro 
Orari:da martedì a venerdì 16.30-19.30 
sabato, domenica e festivi 10.30-12.30/16.30-19.30 
Info: 0721-387651/653, www.centroartivisivepescheria.it 

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