20 novembre 2015

Fino al 28.XI.2015 Patrizia Emma Scialpi, Ora Serrata Villa Contemporanea, Monza

 

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Era il 1672. Gian Domenico Cassini per la prima volta osserva un piccolo corpo celeste ruotare attorno a Venere. Da allora e fino agli albori del XX secolo, sono stati numerosi gli avvistamenti di questo fantomatico satellite, inesistente, nonostante esponenti influenti della comunità scientifica ne confutassero l’esistenza. Neith – come Cassini aveva chiamato il piccolo pianeta – non era altro che un effetto ottico di riflessione. 
Una svista, un errore banale dovuto alla troppa luminescenza del pianeta Venere e all’imperfezione della strumentazione tecnica, talmente realistico da dare il via a nuove possibili interpretazioni del nostro sistema astronomico. 
E come il caso di Neith, l’osservazione scientifica empirica ha spesso prodotto ipotesi errate sul funzionamento del nostro mondo, teorie fallaci che hanno avuto il potere di cambiare le nostre percezioni su quanto ci circonda. 
E, allora, qual è il confine tra il dato reale e quello che noi immaginiamo possa esser tale? Tra ciò che vediamo e ciò che realmente esiste? Su questa riflessione si incentra “Ora Serrata”, la personale di Patrizia Emma Scialpi (Taranto, 1984) in mostra ancora per pochi giorni a Villa Contemporanea. 
Patrizia Emma Scialpi, Ora Serrata, vista della mostra
La ricerca della giovane artista tarantina si muove con equilibrio sul confine tra il vero e il verosimile, attraverso un uso sapiente delle immagini lavorate con tagli, camouflage, sovrapposizioni e collage: interventi fisici e virtuali che servono ad attuare un effetto di straniamento visivo, un cambio di percezione in chi le osserva, come è evidente in lavori Love and Loss o nei due grandi Coring che campeggiano al centro della sala espositiva: stampe fotografiche arrotolate e bloccate con dei fermi di metallo, a simulazione di due colonne, che rappresentano veri e propri interventi di carotaggio su immagini che l’artista recupera indifferentemente dal web, da vecchi cataloghi e da libri di ogni genere.
L’intera sala diviene un ambiente consacrato all’indagine scientifica, un atelier/osservatorio astronomico in cui l’artista conduce i suoi esperimenti intorno all’atto visivo e ai nostri limiti percettivi. Il limite è per Patrizia non una barriera, ma uno spazio d’azione e di ricerca. Un limite rappresentato proprio dall’Ora Serrata, la videoinstallazione che da il titolo alla mostra, ispirata a quella giunzione dell’occhio che collega la parte cieca della retina alla zona in cui si formano le immagini. Cuore dell’intervento espositivo è il video Neith. La falsa scoperta di Cassini è il punto di partenza per un’indagine sulle possibilità fallimentari dell’osservazione scientifica: oggetti d’uso comune e quotidiano – lampade, scatole, paralumi – si trasformano in pianeti, eclissi e costellazioni, per  costituire una sorta di planetario domestico e verosimile. Accanto ai suoi lavori, Patrizia Emma Scialpi ospita tre interventi di altri giovani artisti che condividono la sua stessa ricerca sulle possibilità illusorie dell’immagine: Alessandro Di Pietro con 24ØØ, il collettivo fotografico Nasty Natsy che presentano Nicht Gerettet e Alberto Zanchetta che con le sue 13 citazioni intorno alla vista e all’occhio chiude il percorso espositivo, riconducendoci al concetto di ora serrata. 

Leonardo Regano
mostra visitata il 15 ottobre 2015
Dal 30 settembre al 28 novembre 2015
Patrizia Emma Scialpi, Ora Serrata
a cura di Valeria Raho
Villa Contemporanea
via Bergamo, 20
20900 Monza (MB)
Orari: Mar – Sab 15.00 / 19.00 e su appuntamento
Info: tel. 39 339.3531733, info@villacontemporanea.it; villacontemporanea.it

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