17 aprile 2000

Fino al 29 Aprile Finzi e Licata a confronto L’Aquila, Castello Cinquecentesco

 
Nella splendida atmosfera del Castello Cinquecentesco dell’Aquila, ormai una sede istituzionale per l’arte contemporanea italiana, si confrontano due artisi coetaeni. Ennio Finzi e Riccardo Licata, cresciuti artisticamente nella vivaca Venezia del dopoguerra, si rincontrano idealmente in Abruzzo in una grande esposizione promossa dalla Galleria Dante Vecchiato di Padova

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La mostra sarà allestita presso gli spazi del Castello Cinquecentesco de L’Aquila e occuperà la Sala Chierici, La Galleria Sud-Est, le Sale dei Bastioni Sud ed Est. Rimarrà esposta al pubblico dal 4 al 29 aprile 2000.
Le opere della mostra sono dipinti realizzati da Ennio Finzi e Riccardo Licata durante cinquant’anni della loro attività che, posti a confronto, mostrano mezzo secolo di arte italiana formatasi e sviluppatasi in quella Venezia che è stata per l’ultima metà del XX secolo capitale indiscussa dell’arte contemporanea italiana.
I due artisti, coetanei, propongono i loro linguaggi pittorici, spaziali e segnici tra loro differenti e testimoni di una cultura italiana ed internazionale, viva ed aperta alle sollecitazioni, eppure, per ognuno, personale ed inconfondibile.
Il percorso tracciato dai dipinti esposti è intenso e comunica emozioni catturate dagli artisti nei loro rispettivi mondi professionali e privati e fissati sulle tele secondo il loro metodo personale di organizzare gli spazi, di modellare la luce, di elaborare cromie, di dialogare con figure fantastiche e definirle tra segni e colori nella loro inarrestabile danza aerea proiettata verso l’infinito.
Ennio Finzi e Riccardo Licata sono artisti testimoni del nostro tempo che, con la loro arte, hanno saputo e sanno seguire il progresso umano, sociale e culturale, portando sempre le esperienze storiche quali basi fondamentali per un presente attuale ed un futuro chiaro ed inequivocabile. Così, come nella nostra epoca l’uomo è alla ricerca del suo Sé superiore, Finzi e Licata esprimono nelle loro opere ciò che caratterizza la superiorità dell’uomo rispetto alle altre creature: l’intelligenza, l’anima e lo spirito. Questi dipinti, infatti, non vogliono essere messaggi criptati, ma mondi ed universi infiniti e piacevoli, dove ognuno trova la vera essenza di se stesso e gode la propria Arcadia attraverso gli artisti che sono la guida per un viaggio dentro se stessi nell’universo. Riccardo LicataNelle opere di Finzi e di Licata lo spazio fisico non ha valore così come non è condizionante il luogo, o i luoghi, dove gli artisti vivono ed operano; quindi Venezia come Parigi sono senza confini e la creatività dei due Maestri è universale ed è rivolta a tutti i popoli di tutte le nazioni.

“Finzi e Licata a confronto”, L’Aquila Castello Cinquecentesco, fino al 29 aprile

Massimiliano Tonelli

[exibart]

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