23 gennaio 2016

Fino al 31.I.2016 Studio Azzurro, Campo Controcampo Galleria Paola Verrengia, Salerno

 

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Il campo controcampo è una tecnica cinematografica che, durante la fase del montaggio, permette di collegare due immagini per stabilire un dialogo visivo. Usato sia per contrasto che per raccordo, è una tra le pratiche filmiche impiegate da Studio Azzurro, il gruppo di ricerca artistica fondato a Milano, nel 1982, da Fabio Cirifino, Paolo Rosa e Leonardo Sangiorgi, che da trent’anni studia le capacità espressive dei linguaggi multimediali. Per la prima volta, lo studio milanese intraprende una collaborazione con una galleria d’arte, trasformando gli spazi di Paola Verrengia in un laboratorio sperimentale che ospita un progetto straordinario. La mostra – a cura di Lea Mattarella e dedicata all’indimenticato Paolo Rosa, l’anima «arte visiva e cinema» del gruppo, scomparso nel 2013 – è il pretesto con cui Studio Azzurro riflette sulla pratica artistica, oltre che sul contesto storico e sociale da cui non prescinde. Lo stesso Rosa, come si legge in un’intervista al Sole 24ore, sosteneva la necessità di riappropriarsi della storia, di riconoscerne le connessioni: «Dobbiamo ritrovare questo filo conduttore perché sarà, probabilmente, la nostra salvezza.». Così l’indissolubile team traccia una rete di collegamenti che riannodano tempi e spazi attraverso lo sguardo.
L’esposizione presenta alcuni dittici fotografici, immagini campo controcampo di luoghi distanti e scattate in tempi diversi che, insieme, acquistano nuovo senso, dando avvio alla consueta dimensione narrativa dei progetti firmati dallo Studio. Intrisi di latente interattività, infatti, i lavori coinvolgono il pubblico in un gioco di sguardi, inquadrature che raccontano storie e ne svelano nuove. Ipnotico è Campo Controcampo#8, dove le architetture dei Magazzini del Sale di Trieste e quelle della Corte della Rocca Albornoz di Spoleto rinviano agli espedienti prospettici di pierfranceschiana memoria: due corridoi di volte scalfiti dal tempo e dalla luce attirano lo spettatore in uno spazio multiplo che lascia intuire nuove direzioni. Così come accade anche in Campo Controcampo#1, dove il rincorrersi delle finestre del Castello di Magliano Alfieri di Cuneo sembra dettare il ritmo dell’osservazione, suggerendo una rapida sequenza di scorci del paesaggio immaginato al di là delle finestre.
Studio Azzurro, Campo Controcampo, veduta della mostra, Salerno 2015, courtesy Ciro Fundarò
Rare le forme di vita presenti nei lavori ma incisive: Campo Controcampo#10 è l’opera che dà voce all’aspetto più intimo del progetto ed evidenzia la «particolare attenzione per le conseguenze sociali delle azioni e dei lavori artistici», sempre presente nella pratica di Studio Azzurro. Una donna col velo, al centro del teatro antico di Leptis Magna, in Libia, attraversa la scena e scompare tra le rovine romane in controcampo, «è come se lei vi fosse entrata dentro», evidenzia la curatrice, come se, per un attimo, oriente ed occidente si fossero mescolati senza provocare danni collaterali.
Il rapporto, o il conflitto, tra naturale e artificiale è un altro dei temi centrali di questa visione. L’immagine della vita che si riappropria dei suoi spazi fa parte del dittico Campo Controcampo#14, un’anticipazione, un frammento di Trittico Marghera, epilogo della mostra, in cui il gruppo torna al suo linguaggio prediletto, il video. Qui, le abbandonate archeologie industriali di porto Marghera raccontano le storie di un quartiere simbolo del cambiamento, dove ha avuto principio una nuova forma di autocoscienza del paese. Come in un’eco, compaiono le immagini dei luoghi del sessantotto operaio e studentesco, che si perdono in quelle del più recente volto spettrale di quei luoghi ancora in preda a una incompiuta ed inefficace bonifica, dove la natura, infine, si riappropria con veemenza di ciò che le è stato sottratto. 
Ilaria Tamburro
mostra visitata il 13 dicembre 2015
Dal 13 dicembre 2015 al 31 gennaio 2016
Studio Azzurro, Campo Controcampo
Galleria Paola Verrengia
Via Fieravecchia,34 – 84122 Salerno
Orari: dal lunedì al venerdì, 16.30-20.30; sabato 10.30-13.00 / 17.00-21.00
Info: Tel.089241925 – galleriaverrengia@gmail.com

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