15 novembre 2011

fino al 4.XII.2011 Roberto Amoroso / Bruno di Costanzo Roma, Teatro Palladium

 
Oversize n°6. La protesta globale raccontata come un fuoco in cui il bene e il male bruciano con lo stesso odore: di speranza e sopraffazione...

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Per Roberto Amoroso (Napoli 1979, vive a Milano) le stelle stanno bruciando. Abbagliano con la luce ed emanano un pericoloso calore. The stars are burning bright è la nuova creazione murale dell’artista napoletano, presentata al Teatro Palladium il 24 ottobre, accompagnata dall’elaborazione audio di Dario Amoroso. Il progetto Oversize nasce nel 2010 da un’idea del network-agenzia NUfactory con l’intento di commissionare ad artisti emergenti opere di grande formato da esporre nel foyer del Teatro Palladium, affrontando e proponendo tematiche di stretta attualità con l’intento di farne scaturire un dibattito culturale. Il lavoro artistico di Amoroso non ha tradito le aspettative: con la metafora della fiamma ha portato sulla scena artistica i movimenti della protesta globale e ha immortalato le scene che vediamo scorrere a fiumi nelle televisioni e sulla rete, reinterpretandole in maniera simbolica e restituendole graficamente come immagini di uno strano inferno con al centro crude e potenti allegorie, nel solco di una lunga tradizione artistica.

Nel corpo centrale del murales due figure si contendono l’attenzione dell’osservatore. La giustizia è rappresentata da una bilancia immobile con due teschi di uguale peso sui piatti: fredda rassegnazione. L’amore materno della famosa lupa capitolina, si trasforma invece nel lauto pasto con uno dei due figli: la sopraffazione non tiene in conto delle parentele.  Ai lati, simmetricamente, due guardiani dell’oscurità con code di lupo introducono il tema della commistione tra uomo e bestia. L’artista rappresenta corpi giovani con testa di teschio, busti di lupo  con scarpe da ginnastica, teste umane rabbiosamente accovacciate, ululati e braccia che si sollevano verso la luna con la medesima potenza. Sia la violenza che la speranza, le due tematiche forti affrontate nel grande murales, vengono esplicitate attraverso i gesti: mani nere che afferrano colli e giacche, mani che si stringono, mani che filmano con un telefonino, mani nere e bianche protese verso l’alto con radici strappate, simbolo dell’appartenenza a un luogo e della voglia di emancipazione e riscatto. Il lungo ed articolato testo critico di Davide Tomaiuolo, che introduce nel teatro alla visione dell’opera murale, invita a soffermarsi su ogni particolare, per cogliere il fitto lavoro concettuale di Amoroso, in un proliferare di significati, riferimenti e riflessioni talvolta sovrabbondanti rispetto all’impatto visivo piuttosto semplificato e iconico. Più che una composizione accesa, quella di Roberto Amoroso sembra una focosa riflessione resa con un linguaggio severo e didascalico. Un teschio piegato nello sforzo di portare una pila di libri e un uomo con un elmo da cavalleria medievale, chiudono degnamente la composizione.  L’artista stimola il visitatore ad approcciarsi alle tematiche proposte con spirito critico ed una visione articolata, con punti di vista multipli. Con questa realizzazione sembra voler conservare al caldo la protesta, invitando alla partecipazione. L’opera accompagna la stagione teatrale del Palladium, con la riproposizione, prima di ogni spettacolo, del potente progetto sonoro in cui Dario Amoroso reinterpreta e trasferisce in musica le tematiche affrontate, prendendo e riutilizzando tracce dalla realtà: voci di protesta, rumori dalle piazze, richiami sonori al mondo dei social network, protagonisti della nuova scena sociale.

NUfactory coglie l’occasione per presentare la nuova linea di gioielli NORBUdesign ideata e disegnata da Bruno Di Costanzo (nato a Napoli, vive a Milano), a cura di Samantha Lamonaca. Scarti di vinile, le lavorazioni non ostentano la loro natura di oggetti di riciclo ma si presentano con la dignità, la bellezza e il fascino di un vero gioiello. Il designer napoletano realizza una commistione tra la ricerca formale ispirata all’arte contemporanea e l’utilizzo di materiali in disuso rubati al mondo musicale, con un risultato assolutamente convincente e di divertente varietà: visiere, orecchini, collane, bracciali, papillon da uomo o da donna. Il nero gioca con i colori fluorescenti, in un mondo ispirato alla “disco”.
 
mariangela capozzi
mostra visitata il 5 novembre 2011
 
dal 24 ottobre al 4 dicembre 2011
Roberto Amoroso – The stars are burning bright/ Bruno di Costanzo – Norbu Design
Teatro Palladium
Piazza Bartolomeo Romano, 8 – 00154 Roma
Info: Teatro Palladium – tel  +39 0657067761 +39 0657067766;
info@teatro-palladium.it; www.teatro-palladium.it
 
 
[exibart]

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