19 aprile 2011

fino all’I.V.2011 L’Italia in Croce Gaetano Pesce Triennale – Teatro dell’Arte – Milano

 
“L’Italia ha bisogno di una classe politica attiva, giovane, attenta ai cambiamenti che il tempo, in costante divenire, ci sottopone.” (Gaetano Pesce, gennaio 2011)

di

Gaetano Pesce (La Spezia, 1939) è un artista che non ha peli sulla lingua, il suo messaggio è chiaro e inequivocabile, impossibile non comprenderlo o travisarlo.  La sua installazione, posta nella platea del Teatro dell’Arte, comunica con forza e determinazione, in una dimensione di allusiva sacralità, funzionale alla messa in scena. L’Italia, raffigurata dalla forma consueta dello stivale, è ridotta a una massa sanguinolenta di carne, realizzata in resina, ed è appesa a una gigantesca croce di legno, nera, pulita ed essenziale. L’Italia crocifissa, offesa e martoriata, che sostituisce il Cristo, come in tante altre occasioni ci ha abituati  l’arte contemporanea. Brandelli di carne cadono ai piedi della croce, dove sono accumulati detriti e rovine (i resti del terremoto dell’Aquila?) e falsi idoli distrutti. Davanti all’immagine di sofferenza, catalizzatrice di ogni sguardo, in ipnotica riflessione, alcuni ceri accesi, del colore della bandiera, e ancora, nel mezzo dell’atrio-navata, un leggio su cui è posata la Costituzione. Il pubblico può ammirare l’opera seduto su banchi da chiesa, mentre suona l’inno nazionale, simile a un canto religioso, o il vociare di una moltitudine, le parole del popolo italiano. Se ciò non bastasse il comunicato stampa della mostra riporta uno scritto dell’artista, datato “gennaio 2011”, in cui Pesce invoca una nuova classe politica giovane che “proponga progetti utili” e “sappia rinnovare la scuola”. Il suo intento è “sollevare un dibattito tra le personalità “sane” della vita pubblica italiana e non”, creare una discussione costruttiva e fruttuosa. Questo progetto è nato già nel 1977, su richiesta di Ugo La Pietra, ma i tempi non erano maturi per presentare un’idea così ardita, durante i difficili anni di piombo. E’ grazie all’interesse di Davide Rampello, presidente della Triennale, e Silvana Annichiarico, direttore del Museo del design, che si è potuto finalmente realizzare. Non è la prima volta che l’artista raffigura l’Italia. Nel 2010, con intenti assolutamente lontani dalla polemica, ha creato per Cassina, Sessantuna, un’opera composta da sessantuno tavoli che, riuniti, formano la figura del caratteristico stivale, per celebrare i 150 anni dell’Unità. Gaetano Pesce è un architetto e designer, i cui lavori sono conservati in alcuni musei prestigiosi, come il Centre Georges Pompidou di Parigi, il Museum of Modern Art e il Metropolitan Museum of Art di New York e il Victoria and Albert Museum di Londra. Nel 1959, a Padova, entra nel Gruppo N. Nel 1962 propone un’opera di design che racchiude un messaggio politico e sociale. Si tratta della poltrona UP5, dalle forme di un’antica dea della fertilità, per riflettere sulla condizione delle donne, ancora ai margini della vita politica e sociale, nonostante le loro dimostrate capacità.

Dal 1983 vive e lavora a New York, dove ha fondato la Fish Design.

vera agosti

mostra visitata sabato 16 aprile 2011

Dal 12 aprile al 1° maggio 2011

Gaetano Pesce – L’Italia in Croce

TRIENNALE – Teatro dell’Arte

Viale Emilio Alemagna 6

20121 Milano

+39 02724341 , +39 0289010693 (fax), +39 0272434208

info@triennale.it

www.triennale.it

Martedì 12 aprile – domenica 17 aprile, ore 10.30 – 22.00


Dal 17 aprile martedì – domenica ore 10.30 – 20.30, giovedì e venerdì 10.30 23.00,

lunedì chiuso 
(possono variare, verificare sempre via telefono)


ingresso libero

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