10 giugno 2002

Inedito, confluenze parallele a Lecce

 
Presso una masseria immersa nella campagna leccese, a pochi minuti dal mare, dal 31 maggio si è svolto Inedito, nove giorni di work in progress, un vero e proprio laboratorio culturale svolto da alcuni giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, in collaborazione con l’Accademia di Brera…

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Che il Salento si stesse risvegliando, manifestando la chiara intenzione di entrare nei circuiti artistici nazionali si era già intravisto alcuni mesi fa con la mostra-evento Arte in Scena ai Cantieri Culturali Koreja.
Pur essendo un’iniziativa piuttosto contenuta, la mostra leccese aveva messo in luce alcune presenze del giovane panorama artistico locale decisamente interessanti. Fortunatamente quello di Arte in Scena non è rimasto un esempio isolato, e la volontà di manifestare le sinergie creative salentine è nuovamente confermata da un’iniziativa portata avanti in questi giorni dalla cooperativa Gluck.
Presso una masseria immersa nella campagna leccese, a pochi minuti dal mare, dal 31 maggio si è svolto Inedito, nove giorni di work in progress, un vero e proprio laboratorio culturale svolto da alcuni giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Lecce, in collaborazione con l’Accademia di Brera.
La manifestazione, con workshop, performance, sperimentazioni teatrali e laboratori artistici pone tra gli obiettivi principali la promozione e lo scambio culturale tra artisti esordienti, ancora al di fuori dei circuiti espositivi tout court. Per essere fruita al Inedito - palmameglio, la mostra deve essere vistitata di sera, poiché solo alle prime ore del crepuscolo le installazioni a cielo aperto e i video vengono attivati. Nelle sale espositive molta pittura (e questa è una piacevole scoperta), con alcuni esempi davvero notevoli: i Ninos di Savamura Popo Francesco, che ritrae solitarie figure misteriose, in ambienti surreali e spogli, il neorealismo sprezzato di Stefania Re che coglie particolari dell’immaginario domestico, e il Paesaggio di Maciej Katarzyna, astratto, freddo e pervaso di un certo lirismo, sulla scia dell’inglese Peter Doig. Interessante il video di Isacco Vasapollo, ossessionante loop di omini-palla dalla grafica essenziale che escono ed entrano da una porta-canestro e quello di Domenico Palma (già presente ad Arte in Scena), Cappuccetto Red, ironica parodia della celebre favola dei fratelli Grimm. Giusi Pallara l’avevamo incontrata ai cantieri Koreja: decisamente splendide le sue grandi dia-proiezioni che ritraggono una bambina. Conturbanti ed ingenue al tempo stesso, in cui la dolcezza dell’infanzia si stempera in un taglio quasi vojeristico e malizioso.
La mostra nella masseria del parco Melebono di San Cataldo pone buoni presupposti per una sempre maggiore attenzione nei confronti della produzione artistica contemporanea, e l’elemento più interessante è che ciò sta avvenendo proprio nel Salento, finora ritenuto privo di quelle personalità vivaci ed interessanti, che a torto invece, possiede.
Inedito è terminato l’8 giugno con un ultimo appuntamento: alle ore 20.00 il workshop Confluenze Parallele: dalla materia alla luce e a partire dalle ore 22 Resident-Art-Event Music tonal set da Lecce e Vdj set.

Paola Capata

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9 Commenti

  1. Il Salento “finora ritenuto privo di quelle personalità”???? E da chi? Da voi, forse… Povero Carmelo (Bene)! che ti tocca sentire da morto… (e non nomino i vivi)

  2. Gentile Sebastian, potrebbe nominarmi qualche celebre personalità artistica salentina vivente? Gliene saremmo grati…
    saluti..

  3. dimenticavo: nel novero dell’attuale produzione artistica pugliese ci dimenticammo colpevolmente l’interessantissimo duo De Blasi-Moscara. Da tenerli d’occhio. Leccesi anche loro, giovanissimi, hanno già esposto a Torino, a Roma…

  4. ….ma daiii! il romano tende a scherzare, e saprebbe nominarmene uno romano VIVO?… posso rispondere con un paio di nomi? G. Gabellone (documenta), Sarha Ciriaci, Luigi Negro (oreste biennale di venezia), continuo o vi informate?

  5. …Tanto perchè stasera sono un pò annoiato, voglio regalarvi questo pensiero. Gabellone, Ciriacì e chi altro pare a te, sono nati in Puglia (non nel Salento) e da bravi ed intelligenti persone quali sono, ne sono scappati. Forse hanno fatto qualche piccola mostra a Brindisi o a Molfetta quando avevano 12 anni ma poi se ne sono emigrati verso nuovi e più promettenti lidi. Sai perchè? Perchè a Lecce (ma in tutta la puglia eh, e non mi citate Paolo Erbetta) ci saranno pure gli artisti, ma non c’è altro. Nè gallerie, nè musei, nè curatori nè critici. E non mi citate più Oreste, sono bravissimi ma basta, per carità, lo si è abbondantemente capito. Ergo, dicevo, essi emigrano. Ringrazia dunque il cielo che, ogni tanto, qualcuno ne prende nota e lo ricorda.
    L’Italia in fatto di arte contemporanea deve svegliarsi. E la Puglia, leggi Lecce, non è da meno. Ah, e un artista per tutti, Enzo Cucchi. Vivo, vegeto, bravo e milionario. Eh, ah! Lui a Roma ci abita sai?

  6. Ah, e basta co sto carmelo bene, pace all’anima, lui in puglia (e non a Lecce, a Otranto) ce veniva solo per le vacanze n’altro pò. Quando era vivo non ve lo filavate mai adesso che è morto ne fate un orgoglio nazionale. Mah…contorsioni italiane…

  7. a PIETRISSIMO.

    1.
    Cucchi piu’ vivo di Oreste???? Oreste e’ morto per suicidio consensiente ma e’ mooooooooolto piu’ vivo di Cucchi.

    2.
    le Gallerie NON sono MAI state in Italia l’arte. MAI! A meno che non leggi Flash Art e Cult. Le Gallerie non esistono in puglia… MEGLIO, io sono stato per un mese ospite di una comunita’ di artisti salentini e non in una struggente masseria salentina (era con noi tra gli altri Mariko Mori ospite di Ennio Capasa ..vedi Costume National che francamente e’ un po’ piu’ viva di Cucchi), Ho conosciuto nel salento molti artisti che vivono per ispirarsi forse o solo per discutere d’arte, cosa molto frequente al sud e non solo d’estate, ma anche per farla. Non ci sono le gallerie, …bhe… ammesso che quelle italiane siano veramente gallerie (a parte la de carlo e un paio a torino di eccellente calatura), MEGLIO COSI’… scusa ma tu dove vivi, povero illuso pietrissiMINO.

    viaggia un po’ prima di sentenziare persino con Bene, che e’ MILiardi di volte piu’ vivo di un defuntissimo sig Cucchi..

    mha!

  8. Sig. Annoiato Pietrissimo…o Ma tu parli di salento senza neanche sapere da dove inizia e dove finisce…. giusto per illumionarti da milanese non annoiata, malgrado la pessima citta: Il salento inizia a Ostuni e comprende il Tarantino ed il Leccese… quindi il sig. Gabbellone e salentino la sig Ciriaci e’ salentina, ecc, ecc

    e bene ha vissuto nel salento gli ultimi VENTI anni!!! faceva sei mesi a Roma e sei mesi ad Otranto… ma tanto queste cose tu non le sai… tu che credi che l’arte sia Cucchi (o cuicchi…???) e le gallerie italiane, basta andare all’estero per accorgersi cos’e’ l’arte italiana, la meno influente del mondo!

  9. Mi sa che vi portate dietro una sorta di rabbia atavica…chissà poi perchè? comunque leggete un pò meglio gli interventi-anche fra le righe eh-e vedrete che stiamo dicendo la stessa cosa… Ah! Non è che Milano sia brutta, è chi ci abita che la fa essere tale. ciaoooooo
    e buon mare!

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