24 novembre 2021

Nuovi misteri a Stonehenge: scoperta una serie di fosse nei dintorni del sito

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Un team di archeologi e ricercatori, usando tecnologie di rilevamento all’avanguardia, ha potuto datare con precisione una serie di fosse scavate ad anello intorno al sito di Stonehenge, circa 4500 anni fa

Stonehenge è già uno dei siti archeologici più affascinanti al mondo e sembra che ogni nuova scoperta non faccia altro che aumentarne il mistero. L’anno scorso, un team di ricercatori ha trovato una serie di profonde fosse interrate nell’area e risalenti all’era neolitica, quasi 4500 anni fa. In un primo momento, si è pensato a cause naturali ma secondo uno studio recente sembra proprio che queste fosse siano state scavate dall’uomo.  E c’è di più: considerando l’uniformità delle dimensioni, di poco più di nove metri di diametro e 4,5 di profondità, sembrano avere avuto uno scopo specifico.

Photograph: Wild Blue Media/Channel 5

«Ora ne abbiamo esaminate quasi la metà e sono tutte uguali», ha dichiarato al Guardian Vincent Gaffney, archeologo della Bradford University che ha guidato la nuova ricerca. «Questo dato ci dice in maniera chiara come questa doveva essere una struttura enorme. Potrebbe essersi evoluta da una caratteristica naturale ma non l’abbiamo individuata. Quindi si tratta della più grande struttura preistorica trovata in Gran Bretagna».

Photograph: Wild Blue Media/Channel 5

Nel 2020, il team di Gaffney ha compiuto anche un’altra scoperta: uno scavo ad anello, largo 1,5 chilometri, quindi 20 volte più esteso del sito, che circonda Stonehenge e unisce le fosse. Usando una tecnologia in grado di tracciare i punti in cui il terreno è stato smosso nel corso dei secoli, i ricercatori hanno ipotizzato che l’anello potesse effettivamente essere stato parte di un primitivo sistema di ingegneria. Usando questo anello geologico, i costruttori potevano contare i loro passi per determinare la dimensione uniforme delle fosse, il cui scopo però rimane una questione aperta. Usando l’avanzatissima tecnologia OSL – Luminescenza Stimolata Otticamente, è stato possibile datare l’ultima volta che il sedimento è stato esposto alla luce del giorno. I test, condotti dal dottor Tim Kinnaird, dell’Università di St Andrews, hanno dimostrato che le fosse risalgono al 2400 a.C. circa.

Secondo la teoria più comune, mentre i massi di Stonehenge erano posizionati in relazione ai solstizi, il confine delle fosse potrebbe aver avuto un significato o una funzione cosmologici, anche se non è chiara quale essa sia. Ma le supposizioni vanno dal molto complesso all’estremamente semplicistico: un archeologo, appena l’anno scorso, ha etichettato le fosse come banali «Macchie nel terreno» e che collegarle a Stonehenge sia «Del tutto ipotetico». Per ora, le fosse rimangono un’altra strana scoperta in uno strano sito.

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