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Mantegna a Torino. L’artista del Rinascimento che guardava al futuro
Arte antica
di Chiara Gallo
Un’opportunità per vedere molte opere significative di Andrea Mantegna in una mostra come non ce ne sono più state da quando, nel 2006, si è celebrato il cinquecentenario. Così si presenta l’esposizione dedicata al maestro rinascimentale allestita nelle stanze al primo piano di Palazzo Madama a Torino.
Un’occasione per vedere alcuni capolavori di Mantegna a confronto con l’antichità e la modernità al tempo stesso. Infatti, il tema con cui si è scelto di raccontare l’artista è il suo rapporto con gli insegnamenti dell’arte antica ma anche, al tempo stesso, il suo ruolo come punto di riferimento del Rinascimento e trait d’union con l’era moderna.
Oltre 130 opere, di cui 19 a firma del maestro di Carturo, disposte su sei diverse sezioni, evidenziano i momenti più importanti della sua vita così come aspetti della sua carriera artistica e il rapporto con ambiti meno indagati ma altrettanto importanti come la letteratura e l’architettura.
Torino scopre Mantegna e la sua epoca, con 130 capolavori
Presenti opere come la Madonna con bambino e cherubini o il Ritratto del cardinale Ludovico Trevisan ma anche la monumentale Madonna con il Bambino e i santi Giovanni Battista, Gregorio Magno, Benedetto e Gerolamo o, come è meglio conosciuta, Pala Trivulzio. E ancora l’espressivo Ecce Homo o la Resurrezione di Cristo. Tutti capolavori che raramente è possibile ammirare insieme si confrontano con gli altri grandi maestri suoi contemporanei e del passato, da Antonello da Messina a Paolo Uccello, da Correggio a Donatello, da Bellini a Pisanello, passando per Francesco Squarcione, alla cui bottega si formò il giovane Mantegna.
Un focus particolare è dedicato al suo passaggio a Mantova, città in cui realizzò anche la celeberrima Cappella degli Sposi e che insieme a Padova e Verona detiene il maggior numero dei lavori emblematici dell’artista.
«La grandezza di Mantegna – ha commentato la curatrice Sandrina Bandera – risiede nel fatto che la sua arte non lascia spazio a dubbi, incertezze e inquietudini. Per questo gode di una fama da sempre riconosciuta, durante la sua vita e anche dopo ebbe un grande successo per la sua capacità di dare forma a un’idea».
«La mostra – aggiungono Howard Burns e Vincenzo Farinella, che insieme a Bandera hanno curato l’esposizione – intende anche costruire una rappresentazione di quella che è stata la sua creazione più straordinaria, cioè l’originalissima immagine di se stesso messa a punto dall’artista in sessant’anni di carriera».
La mostra “Andrea Mantegna – Rivivere il passato, costruire il futuro”, sarà visitabile a Palazzo Madama di Torino fino al 4 maggio 2020.