15 novembre 2021

21Gallery: A Treviso, una nuova galleria dedicata all’arte emergente

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Dall'iniziativa di tre imprenditori nasce 21Gallery, la nuova galleria al TAD - Treviso Arts District di Villorba e dedicata agli artisti under 40 italiani e internazionali, con un occhio al territorio

2501 Milano 03 / Breda, 2018 tecnica mista su t-bond in alluminio (pannello centrale) incisione a mano su t-bond in alluminio (ciascun pannello laterale)

Un nuovo spazio dedicato, in particolare, agli artisti emergenti under 40, sia italiani che internazionali, con un occhio alle cause benefiche, nato dall’iniziativa di tre imprenditori provenienti da settori diversi ma accomunati dall’identica passione per l’arte contemporanea: si tratta di 21Gallery, galleria che aprirà a Villorba, provincia di Treviso, a partire dal 27 novembre 2021. Animatori dell’iniziativa, Davide Vanin, trevigiano attivo nel settore della logistica e ideatore del Cantiere Art District, cocktail bar nato nel 2018 all’interno di una galleria d’arte, Massimiliano Mucciaccia, fondatore e titolare di Mucciaccia Gallery, con sedi a Roma, Cortina, Londra, Singapore e New York, e Alessandro Benetton, fondatore e presidente del gruppo 21 Invest, nonché collezionista d’arte contemporanea. 21Gallery è parte integrante di TAD – Treviso Arts District, il distretto polifunzionale che sorge all’interno di un’ex area industriale a Villorba, una struttura di archeologia industriale di 1.500 metri quadrati.

Un occhio al territorio

«La 21Gallery deve il suo nome all’anno in corso che sta volgendo al termine, il 2021, l’anno della sua costituzione ma soprattutto, quello della ripartenza dall’epidemia di Covid-19, carico di speranza anche grazie agli straordinari risultati ottenuti dalla scienza», spiegano gli organizzatori. «Ma il 21 è pure un numero caro ad Alessandro Benetton per i tanti significati che porta con sé: la sequenza di Fibonacci, che costituisce la base delle proporzioni dei dipinti di Leonardo da Vinci; il secolo che stiamo vivendo con la sua attesa di futuro e ovviamente l’impresa a cui ha dato vita ormai 30 anni fa». Da statuto, inoltre, 21Gallery dovrà generare un impatto positivo sul territorio, con programmi dedicati alle scuole e operazioni di Street Art finalizzate a valorizzare il patrimonio pubblico attraverso la creatività dei giovani.

CANEMORTO Sacakortxo, 2021 olio e vernice spray su tela

Per perseguire la sua mission di incoraggiare l’arte emergente e la ricerca artistica – due settori particolarmente colpiti dalla pandemia – programmando progetti espositivi ad hoc, la nuova galleria potrà avvalersi di un board composto da Cesare Biasini Selvaggi, curatore e manager culturale, Luca Borriello, direttore ricerca INWARD Osservatorio Nazionale sulla Creatività Urbana e coordinatore scientifico di Inopinatum Centro Studi sulla Creatività Urbana dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Alberto Castelvecchi, già fondatore dell’omonima casa editrice specializzata in nuove tendenze, culture giovanili e fenomeni emergenti e oggi docente di public speaking presso l’università Luiss Guido Carli, David Alan Chipperfield, fondatore di Davide Chipperfield Architects di Londra, Ernesto Fürstenberg Fassio, manager, amministratore delegato de La Scogliera s.p.a. e vicepresidente di Banca IFIS.

La mostra di apertura di 21Gallery

E proprio dalla Street Art e dalle sue declinazione partirà l’esperienza della 21Gallery di Treviso, con “WHEN URBAN ATTITUDES BECOME CONTEMPORARY ART”, mostra a cura di Cesare Biasini Selvaggi che richiama la storia della quasi omonima esposizione capitale curata da Harald Szeemann alla Kunsthalle di Berna nel 1969. Il progetto espositivo intende documentare quegli artisti contemporanei italiani, nati a partire dal 1980, che si sono formati o, comunque, hanno svolto ricerca a partire dal contesto del writing e della urban art, per poi tradurre ed estendere la propria attività dalla strada al lavoro in studio, nel solco dei linguaggi delle arti visive che spaziano dalla pittura alla scultura, dalla performance alla videoarte, dalla fotografia all’arte digitale, dalla ceramica.

Edoardo Caimi Trap House, 2020. ferro, terra, vernice spray

I 26 autori in mostra sono: 2501, Alberonero, Roberto Alfano, Giorgio Bartocci, Gonzalo Borondo, BR1, Edoardo Caimi, CANEMORTO, Roberto Ciredz, Alessandro Cripsta, Matteo Ceretto Castigliano (CT), El Gato Chimney, Oliviero Fiorenzi, GeometricBang, Guerrilla Spam, Hardchitepture, Greg Jager, Jerico, Ligama, Moneyless, Domenico Romeo, Sbagliato, STEN • LEX, Francesco Tosini, Daniele Tozzi, UNO.

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