08 febbraio 2025

Bologna Art Week 2025: gli appuntamenti nelle gallerie, ricordando Garutti

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La Bologna Art Week da scoprire con le mappe di Untitled Association: i talk ad Arte Fiera, una targa per Alberto Garutti all'Accademia e tutti gli altri appuntamenti di oggi

Jason Hendrik Hansma, In Our Real Life (Waves), 2018-2021. Video (13:00 minuti). Immagine della mostra Jason Hendrik Hansma. In Our Real Life, Alchemilla, Bologna, 2025. Ph. Leonardo Morfini - Courtesy l’artista

In occasione della 48esima edizione di Arte Fiera Bologna e del ricco programma di ART City 2025, Untitled Association vi accompagna, giorno per giorno, alla scoperta di mostre e iniziative diffuse in tutta la città, tra gallerie, musei e spazi indipendenti, con itinerari pensati per professionisti del settore, conoscitori e appassionati d’arte.

Oggi, seconda giornata di apertura al pubblico di Arte Fiera, si parte a due passi dal Parco della Montagnola con la Galleria Enrico Astuni. Tra il Museo di Palazzo Poggi e il Teatro Comunale di Bologna, raggiungiamo l’Accademia di Belle Arti e il Museo Ebraico di Bologna. Continuiamo, oltre Piazza della Mercanzia, con la Galleria dé Foscherari, Spazio Labò, Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini e la galleria Fondantico di Tiziana Sassoli. Raggiungiamo poi, oltre Piazza San Giovanni in Monte, LABS Contemporary Art e Alchemilla. Concludiamo con una tappa fuori porta negli spazi del cantiere dell’Ex Cartiera Marzabotto di Lama Reno.

I talk di ArteFiera e la targa per ricordare Garutti

Come ogni anno, ArteFiera si arricchisce di un public program molto denso; nell’ambito della serie Book Talk, segnaliamo nella giornata di oggi: alle ore 12, presentazione di Antonella Huber, Io, mostro. Conforme / difforme: misure di realtà nella pratica espositiva (Mimesis, 2024). Partecipano l’autrice, Mario Lupano (storico e critico dell’architettura contemporanea) e Luca Lo Pinto (Direttore Artistico MACRO); alle ore 15, presentazione di les cerises: fare libri. Partecipano Cecilia Canziani (curatrice e co fondatrice di les cerises), Daniele Lupo (designer e co fondatore di les cerises), Marta Roberti (artista) e Martina Steckholtzer (artista); alle ore 18, presentazione di Flavio Favelli, NUOVA MIXAGE (bruno e Var Group). Partecipano l’artista, Giacomo Covacich (bruno), Davide Sarchioni (Curatore VDA by Var Group), Roberto Pinto (Docente di storia dell’arte contemporanea Università di Bologna) e Alessandro Tiezzi (Head of VDA by Var Group).

Alle 10:30, presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, l’affissione di una targa commemorativa sulla porta dell’aula di Alberto Garutti, ricorda il grande artista scomparso, titolare della cattedra di Pittura all’Accademia dal 1990 al 1994. L’evento proseguirà in Aula Magna con gli interventi di Silvia Evangelisti, Lorenzo Balbi, Simone Menegoi, Studio Garutti e la partecipazione di alcuni ex-studenti dell’Accademia. A conclusione, Giacinto Di Pietrantonio consegnerà allo Studio Garutti la scatola contenente le 240 cartoline postali realizzate dagli ex studenti dell’artista, nell’ambito del progetto Caro Alberto.

Alberto Garutti – Ph. Nada Cingolani

Bologna Art Week 2025: il giro di oggi

A due passi dal Parco della Montagnola raggiungiamo la Galleria Enrico Astuni per l’apertura della personale Roteation di Maurizio Nannucci. La nuova installazione, realizzata appositamente per gli spazi della galleria, si compone di cinque opere al neon colorate e dotate di un sistema meccanico in grado di ruotare di 360°. L’uso del colore e il movimento del testo, introducono una dimensione fluida e in trasformazione. L’opera non si limita a trasmettere un significato verbale, ma diventa un’esperienza sensoriale e mentale che stimola una riflessione sulla fluidità del linguaggio e la capacità di adattarsi al contesto. Completa l’installazione un evento sonoro generato in collaborazione con Filippo Panichi e Maurizio della Nave.

Maurizio Nannucci, Up/Down, 1984/2024. Neon in vetro in pasta di Murano rosso e blu / accensione temporizzata tre varianti (130x245x7cm). Cortesi l’artista e Galleria Enrico Astuni

Oltre il Teatro Comunale, raggiungiamo il Museo Ebraico di Bologna. In mostra Oltre i confini del Reich. L’ombra del nazismo e i fantasmi dell’antisemitismo nel Medio Oriente, a cura di Claudio Vercelli e Francesca Sofia. Il progetto ripercorre gli eventi che hanno caratterizzato la zona della Palestina dal 1917 al 1948, soffermandosi sugli effetti della decolonizzazione, sugli scontri tra arabi ed ebrei e sulla figura del Gran Muftì e della sua adesione alle ideologie nazifasciste. Oggi, in occasione di Art City 2025, inaugura inoltre Una linea più buia, dell’artista bolognese Stefano W. Pasquini, a cura di Gabriele Tosi.

Stefano W. Pasquini, US1104 (Forgive Me), 2011. Courtesy l’artista

In questa mostra l’artista affronta un tema complesso e personale: l’accettazione del lutto. Nello specifico, la tristezza per la morte di Primo Levi, con un progetto espositivo intimo e diaristico, che si configura come un archivio sentimentale costruito negli anni e nato da una corrispondenza del 1984 tra il quattordicenne Pasquini e lo scrittore torinese.

Continuiamo oltre Piazza della Mercanzia con le nostre prossime tappe: la Galleria dé Foscherari, Spazio Labò, il Museo Davia Bargellini e Fondantico di Tiziana Sassoli.

Claire Fontaine, L'Origine du monde, 2024. Olio e pittura spray su tela (46,5×55,4cm). Ph. Fausto Brigantino - © Studio Claire Fontaine - Courtesy le artiste e Mennour, Parigi
Claire Fontaine, L’Origine du monde, 2024. Olio e pittura spray su tela (46,5×55,4cm). Ph. Fausto Brigantino – © Studio Claire Fontaine – Courtesy le artiste e Mennour, Parigi

In mostra alla Galleria dé Foscherari, la prima personale bolognese di Claire Fontaine, Lotta, a cura di Fabiola Naldi. Dall’installazione luminosa all’entrata della galleria – un neon barrato, che reca il titolo della mostra – il progetto esplora le intersezioni tra arte, valore e violenza simbolica, contestualizzando le più recenti ricerche di Claire Fontaine sull’impotenza politica e la normalizzazione della censura. La vandalizzazione di capolavori pittorici nei musei – il cui significato simbolico è ribaltato dal gesto, con l’obiettivo di attenzionare e rendere visibile la violenza normalizzata – viene assunta da Claire Fontaine come paradigma. Le riproduzioni de Lorigine du monde sono dipinte e alterate per nascondere il sesso femminile ritratto; light-box anti-NFT e sculture come i brickbats indagano la crisi dell’autorialità e nuove strategie linguistiche.

© Simone Engelen

Poco distante da Torre degli Oseletti, Spazio Labò, presenta 27 drafts dell’artista olandese Simone Engelen, a cura di Laura De Marco. Con fotografia, archivio, collage e testi, il lavoro ricostruisce un evento cruciale nella storia personale dell’artista: l’abuso subito nel 2006 durante un periodo di studio negli Stati Uniti.  Un lavoro sull’impossibilità di cancellare il ricordo, sulla ridefinizione della percezione dell’intimità, del corpo, della sessualità e della femminilità. Nel 2022, l’artista decide di tornare negli Stati Uniti, accompagnata dalla madre, in quello che diventa un road trip alla ricerca dei luoghi del passato e del sé, un viaggio di riconciliazione con la sua storia.

Christian Fogarolli, In Blooom 2, 2024. Stampa a pigmenti su metallo, vetro soffiato, estratti vegetali (50x40x3cm). Courtesy Galerie Mazzoli. Modena e Berlino, Galerie Alberta Pane, Parigi e Venezia
Christian Fogarolli, In Blooom 2, 2024. Stampa a pigmenti su metallo, vetro soffiato, estratti vegetali (50x40x3cm). Courtesy Galerie Mazzoli. Modena e Berlino, Galerie Alberta Pane, Parigi e Venezia

Al Museo ospitato al pian terreno del Palazzo Davia Bargellini – composto da due distinti nuclei: la quadreria e le raccolte d’arte industriale – da non perdere la personale di Christian Fogarolli, Corpo eterico, a cura di Pier Paolo Pancotto. La mostra è realizzata in collaborazione con Galleria Mazzoli, Galleria Alberta Pane, e Casati, con il supporto di Giovanni Pasqualini. Riflettendo sulle caratteristiche intellettuali ed emotive dell’individuo, in relazione al contesto sociale e culturale, le opere in mostra, inedite o create per l’occasione, si articolano lungo tutto il percorso espositivo del museo dando vita a una grande installazione multisensoriale chiamata a creare un gioco di assonanze visive e semantiche.

© Marco Perroni

Poco oltre Piazza Santo Stefano, presso la galleria Fondantico di Tiziana Sassoli in Palazzo Pepoli, segnaliamo la prima mostra dedicata alla produzione di Marco Perroni/Rufoism, Animalier sur lHerbe, con la curatela di Eleonora Frattarolo. Gli animali e i paesaggi protagonisti delle opere in mostra a Bologna – realizzate dal 1993 al 2014 e tra il 2019 e il 2024 – rivelano una ricerca grafica e pittorica che affonda le proprie radici nell’inconscio attraverso una poetica orientata al fantastico.

Spostiamoci ora verso Palazzo Garganelli, in Via Santo Stefano, con LABS gallery e Alchemilla. In mostra da LABS, la personale di Elisabeth Scherffig, Observatoriuma cura di Angela Madesani. Con una ventina di lavori, dagli anni Settanta ad oggi, la mostra indaga la metodologia di Scherffig, attraverso il disegno, il calco, la scultura.

Elisabeth Scherffig, Vitrea, 2018. Pastello su carta Arches (35x25cm). Courtesy LABS Contemporary Art
Elisabeth Scherffig, Vitrea, 2018. Pastello su carta Arches (35x25cm). Courtesy LABS Contemporary Art

Da Alchemilla troviamo la personale In Our Real Life di Jason Hendrik Hansma, a cura di Gabriele Tosi. L’artista olandese raccoglie video di mareggiate da tutto il mondo: Saint Malo in Francia, Koh Lanta in Thailandia, Montevideo in Uruguay e altri 50 luoghi, uniti in un montaggio che restituisce i singoli eventi come manifestazioni di un’unica onda anomala. Ad amplificare la suggestione sensoriale dello spettatore la colonna sonora di Kelman Duran. La mostra è il primo appuntamento di Climatica, un programma curato da Gabriele Tosi in collaborazione con Toast Project.

Jason Hendrik Hansma, In Our Real Life (Embers), 2018-2021. Video (13:00 minuti). Immagine della mostra Jason Hendrik Hansma. In Our Real Life, Alchemilla, Bologna, 2025. Ph. Leonardo Morfini – Courtesy l’artista

Eccoci giunti alla nostra ultima tappa fuori porta, negli spazi del cantiere dell’Ex Cartiera Marzabotto di Lama Reno, per l’inaugurazione dell’installazione site-specific Non si può tornare indietro nemmeno di un minuto di Alek O, a cura di Giulia Pezzoli. L’artista ha decostruito e rimodulato alcuni elementi di arredo recuperati negli spazi degli ex uffici durante un primo sopralluogo. L’opera, suggestiva e poetica, trattiene un’intima connessione tra la storia della cartiera e la sua rinnovata funzione, esaltandone le caratteristiche strutturali e l’archeologia industriale. La mostra è realizzata in collaborazione con il MAMbo.

Alek O., Non si può tornare indietro nemmeno di un minuto, Ex Cartiera Marzabotto di Lama di Reno, Bologna, 2025 – © Alek O.

In occasione dell’opening, gli spazi dell’ex cartiera verranno sonorizzati dai performer Vincenzo Scorza, Vladyslav Yakovenko e Daniele Borri di Bologna Modulare, il collettivo che riunisce musicisti, producer elettronici e studiosi dei sistemi modulari di sintesi sonora.

Alek O., Non si può tornare indietro nemmeno di un minuto, Ex Cartiera Marzabotto di Lama di Reno, Bologna, 2025 – © Alek O.

Bologna Art To Date: itinerario #6

Arte Fiera 48

Bologna Fiere Piazza Costituzione, 5

artefiera.it

@artefiera_bologna

07.02 > 09.02.2025

 

Galleria Enrico Astuni

Via Jacopo Barozzi, 3/D-E-F

+39 0514211132

+39 0514211242

galleriaastuni.net

@galleriastuni

Roteation

Maurizio Nannucci

08.02 > 10.05.2025

 

Accademia di Belle Arti di Bologna

Via delle Belle Arti, 54

+39 0514226411

ababo.it

@ababologna

LA PORTA. Alberto Garutti all’Accademia di Bologna

08.02.2025 | H 10:30

 

Museo Ebraico di Bologna

Via Valdonica, 1-5

+39 0512911280

museoebraicobo.it

@museoebraicobo

Oltre i confini del Reich. L’ombra del nazismo e i fantasmi dell’antisemitismo nel Medio Oriente

Group show

a cura di Claudio Vercelli and Francesca Sofia

27.01 > 30.03.2025

Una linea più buia

Stefano W. Pasquini

a cura di Gabriele Tosi

08.02 > 23.03.2025

 

Galleria deFoscherari

Via Castiglione, 2/B

+39 051221308

defoscherari.com

@defoscherari

Lotta

Claire Fontaine

a cura di Fabiola Naldi

18.01 > 01.05.2025

 

Spazio Labò

Strada Maggiore, 29

+39 3513965361

spaziolabo.it

@spaziolabo

27 drafts

Simone Engelen

a cura di Laura De Marco

06.02 > 28.03.2025

 

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini

Strada Maggiore, 44

museibologna.it

@bolognamusei

Corpo eterico

Christian Fogarolli

a cura di Pier Paolo Pancotto

> 16.02.2025

 

Fondantico di Tiziana Sassoli

Palazzo Pepolo

via dè Pepoli 6/E, Bologna

+39 051265980

fondatico.it

info@fondatico.it

Animalier sur lherbe

Marco Perroni/Rufoism
a cura di Eleonora Frattarolo

25.01 > 16.02.2025

 

LABS Contemporary Art

Via Santo Stefano, 38

+39 0513512448

+39 3489325473

labsgallery.it

@labsgallery

Observatorium

Elisabeth Scherffig

a cura di Angela Madesani

18.01 > 05.04.2025

 

Alchemilla

Via Santo Stefano, 43

+39 3332915615

alchemilla43.it

@alchemilla43

In Our Real Life

Jason Hendrik Hansma

a cura di Gabriele Tosi

06.02 > 09.02.2025

 

Ex Cartiera Marzabotto

Via Lama di Reno 30, 40043 Lama di Reno (Bo)

+39 3454725895

excartieramarzabotto.it

info@excartieramarzabotto.it

Non si può tornare indietro nemmeno di un minuto

Alek O.

a cura di Giulia Pezzoli

08.02 > 09.02.2025

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