21 ottobre 2019

Cabine d’artista. La mostra nello storico stabilimento di Ostia

di

Quaranta artisti in uno degli ultimi stabilimenti storici del litorale romano per un progetto partecipe e responsabile, e un appello alla solidarietà e alla sostenibilità

Uno degli ultimi stabilimenti storici del litorale romano, nato alla fine degli anni ‘50 da un progetto in cui si riconosce l’intervento dello studio di Pier Luigi Nervi (1891 – 1979), nome tutelare dell’architettura  internazionale, accoglie l’arte contemporanea all’interno dei suo spazi. Si tratto del SBA – Sporting Beach Arte, dove, fino al 3 novembre 2019 sarà ospitata la mostra “Cabine d’Artista – Abbi Cura” a cura di Paola Pallotta. La collettiva, inaugurata domenica 20 ottobre, comprende quaranta artisti italiani e stranieri, Andrea Aquilanti, Paolo Assenza, Cinzia Beccaceci, Anna Bodini, Alessandra F. Borzacchini, Oreste Casalini, Carlo Cecchi, Giovanni Cimatti, Cinzia Cingolani, Maria D’Alessandro, Iginio De Luca, Mauro di Silvestre, Davide Dormino, Stefania Fabrizi, Evandro Gabrieli, Leonardo Gensini, Claudio Givani, Francesca Gudieri, Felice Levini, Rita Mandolini, Mapi, Marie Mathiesen, Anna A. Mileto, Matteo Naggi, Gianfranco Notargiacomo, Luca Padroni, Marina Paris, Luana Perilli, Katia Pugach, Nicola Rotiroti, Massimo Saverio Ruiu, Gino Sabatini Odoardi, Maurizio Savini, Gaia Scaramella, Donatella Spaziani, Alberto Timossi, Claudio Vagnoni, Riikka Vainio, Edoardo Zamponi, Sara Zanin, Alfredo Zelli e Fernando Zucchi, tutti invitati a presentare un lavoro all’interno dello spazio di una cabina dello stabilimento balneare che abbia come tema fondante l’”avere cura” del patrimonio umano, culturale e materiale che siamo e che abbiamo il dovere di trasmettere al futuro. Una comunità temporanea ma solida, che poggia sull’idea che il processo creativo può e deve essere oggi, in questa epoca in pericolo, partecipe e responsabile, una sorta di appello alla solidarietà e alla sostenibilità.

Pittura, disegno, ceramica, video, fotografia e installazioni dialogano nell’orizzonte ideale del mare e dei temi da esso generati, le migrazioni e le civiltà, gli scambi, i naufragi e i salvataggi, ma anche l’inquinamento, l’erosione, i danni e gli oltraggi all’ambiente.

Come ha spiegato la curatrice, Paola Pallotta:”L’erosione, nei processi di disgregazione e abrasione dell’ambiente, altera l’ecosistema naturale attraverso agenti esogeni che provocano lesioni e ulcerazioni in un costante processo di modificazioni fisiche. Allo stesso modo sfalda il ‘piano di consistenza’ dell’organizzazione sociale e politica (polis), dissolve le strutture, gli individui e il capitale umano di un territorio, mettendone a nudo la fragilità e richiedendo azioni di contrasto e di cura, parola che ha il dono di combattere avversità e dimenticanza. Soltanto con uno sguardo premuroso, con impegno, si può tentare di limitare l’erosione dell’animo così come del territorio: prendersi cura di noi stessi e dello spazio che viviamo, occupandocene attivamente, provvedendo alla sua conservazione. Per queste ragioni, con la collettiva Cabine d’artista – Abbi cura, offriamo agli artisti una casa, anche di dimensioni simboliche come quelle di una cabina, un luogo riparato e protetto dove sentirsi accolti, certi che si possa riconoscere il valore di un mestiere tanto particolare e privo di utilità immediata, ma tanto necessario non solo per un singolo territorio, ma per tutta la comunità e la sua storia.”

Attraverso la promozione e l’organizzazione di mostre e iniziative culturali, dal 2016 SBA avvicina i lavori di artisti affermati al pubblico della periferia e contemporaneamente espone realtà artistiche del luogo, dando loro visibilità e sostegno, perché vuole mantenere stretto il legame con il proprio territorio, nella convinzione che con l’arte e la cultura si possa restituire ad un luogo la consapevolezza della propria identità e della propria coscienza civica.

Durante i giorni di apertura della mostra, sono previste alcune attività correlate tra cui un ciclo di incontri con gli artisti per approfondire le diverse poetiche e tecniche delle opere esposte, mentre il 26 e il 27 ottobre si terrà il workshop “Decostruire per immaginare”,  tenuto da Matteo Naggi, scultore ceramista presente in mostra.

Sabato 26 ottobre alle ore 16.00 è in programma una conversazione sui temi evocati dalla mostra: patrimonio materiale e umano, sostenibilità ambientale e culturale, cura del territorio e della comunità, valore e necessità dell’arte. Interverranno la curatrice, studiosi di scienze naturali, di estetica, di archeologia e arte contemporanea. Saranno presenti alcuni degli artisti in mostra.

Il catalogo, edito da SBA – Sporting Beach Arte, verrà presentato mercoledì 4 dicembre alle ore 18.00 presso il Bookstore del Palazzo delle Esposizioni, ingresso Via Milano 15/17, Roma.

 

 

 

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