29 novembre 2019

Da YAG Garage a Pescara, sei giovani artisti dall’Africa

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La galleria Yag Garage di Pescara ha promosso un progetto di residenza, coinvolgendo sei giovani artisti provenienti da altrettanti Stati africani

Khulekani Msweli, Adornment (performance), 2019 ph Giuseppe Di Meo

Negli ultimi anni, la complessità dello sconfinato territorio africano è diventata una materia interessante per l’arte contemporanea, come abbiamo avuto modo di vedere, per esempio, oppure in occasione di AKAA, fiera d’arte africana e della diaspora, recentemente svoltasi durante la Paris Photo. Una buona occasione per aprire uno sguardo su questo vasto panorama l’ha offerta YAG/garage, la galleria di Pescara che, continuando il suo percorso di approfondimento sull’arte emergente, ha promosso Young African Art – Linguaggi oltre Confine, progetto promosso dalla Carlo Maresca SpA.

Si tratta di una residenza artistica nella città pescarese che ha coinvolto sei giovani personalità provenienti dal continente africano: Nelson Niyakire, Burundi, Khulekani Msweli, eSwatini (ex Swaziland), Marwa Saad, Egitto, Selome Muleta, Etiopia, Collin Sekajugo, Rwanda/Uganda ed Elolo Bosoka, Ghana. La residenza da YAG a Pescara si è svolta dal 9 al 17 novembre 2019 ed è stata arricchita da una serie di appuntamenti collaterali e da un evento espositivo finale, allestito nel nuovo spazio della sede aziendale, la Sala Caravaggio, con il contributo di un comitato tecnico scientifico composto da Silvio Maresca, Ivan D’Alberto, Claudia Beretta, Roberto Sala, Martina Sconci, Maria Letizia Paiato, Marco Brandizzi.

Tanti gli appuntamenti collaterali organizzati durante la settimana di residenza, da una performance silenziosa a un incontro etnoantropologico, in collaborazione con gli artisti Francesco Alberico, Gianmaria Victor De Lisio e Mandra Cerrone.

Chi sono gli artisti di Young African Art, in residenza a Pescara

Collin Sekajugo, Vote me, 2019 ph Giuseppe Di Meo

Collin Sekajugo, nato nel 1980 a Masaka dopo aver girato l’Africa orientale e meridionale in una serie di viaggi di studio è tornato in Ruanda con il progetto “Usare l’arte per cambiare la vita”. Sekajugo ha così aperto Ivuka, il primo centro di arti visive a Kigali, diventato un centro frequentatissimo da giovani artisti, animato anche da una compagnia di danza tradizionale per i più piccoli. Nel 2019 Collin Sekajugo ha ricevuto il premio Human Rights Award Uganda.

Elolo Bosoka, Fragments n.1, 2019 ph Giuseppe Di Meo

Elolo Bosoka, nato nel 1991, attualmente vive e lavora a Kumasi, in Ghana e sta conseguendo la laurea magistrale in Pittura. Con il suo lavoro, Bosoka riflette sul rapporto con gli oggetti di uso quotidiano nella contemporaneità, usando pittura, disegno, installazione, fotografia e video. La sua attività coinvolge questioni legate al lavoro, agli imballaggi e al consumismo, nei settori dell’economia del Ghana.

Khulekani Msweli è nato a Vuvulane, in eSwatini, nel 1984. Ha vissuto in Inghilterra, dove ha conseguito il titolo d’istruzione superiore studiando Arte e fashion design presso il Southport College e presso l’Università Metropolitan di Manchester, viaggiando molto tra Europa, Stati Uniti, Medio Oriente e Africa. Inoltre, è membro del Mandela Washington Fellowship. La sua ricerca si esprime attraverso installazioni, sculture e fotografia, traendo ispirazione dalla dicotomia tra “tradizionale” e “contemporaneo”.

Marwa Saad, Relation n. 3, 2019 ph Giuseppe Di Meo

Nata nel 1986 al Cairo, Marwa Saad si è laureata presso il Collage di Educazione artistica del Cairo nel 2008 e, nel 2014, presso lo stesso College, ha conseguito un Master in disegno e fotografia. Seguendo le influenze del Surrealismo e dell’Espressionismo, per le sue opere dedicate agli atteggiamenti degli esseri viventi trae ispirazione dalle piante di cactus e dai ricci, morbidi all’interno e ruvidi all’esterno, per adattarsi alle condizioni ambientali. Attualmente, sta usufruendo di una borsa di studio di due anni offerta dallo Stato egiziano e ha partecipato a numerosi concorsi di arti visive, come il Roznama, nonché a mostre collettive in diverse gallerie in Egitto.

Nelson Niyakire, Matrierté n. 1, 2019, ph. Giuseppe Di Meo

Nelson Niyakire, nato nel 1990 a Bujumbura, Burundi, nella sua ricerca analizza la condizione umana nei suoi aspetti più personali/individuali. Dopo aver lavorato con la pittura e la scultura, negli ultimi due anni si è concentrato sul linguaggio della performance. Questo nuovo viaggio è iniziato durante i suoi studi presso la scuola d’arte di Marsiglia e continua ancora oggi.

Selome Muleta, Senza Titolo, 2018

Selome Muleta è nata il 31 dicembre del 1991 a Ziway, in Etiopia. I suoi primi lavori sono riconducibili a uno stile fumettistico dal gusto semi-astratto e attualmente si è dedicata alla trasposizione dei suoi pensieri in immagini naturali, ritenendo che la saggezza, che proprio Madre Natura ci ha donato, dovrebbe aiutarci a relazionarci con il mondo in maniera corretta.

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