12 aprile 2025

Milano Art To Date: gli appuntamenti della penultima giornata di Design Week

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Con Untitled Association, scopriamo mostre, progetti ed eventi di questi ultimi giorni di Milano Design Week: oggi, un giro in pieno centro, tra Corso Venezia e Viale Molise

Elisabetta Laszlo, Goodboy, 2023 (still da video). Video full HD (5’52’’). Courtesy l’artista

Con la Milano Art Week alle spalle, siamo già negli ultimi giorni della più famosa delle settimane milanesi, quella dedicata al design, con innumerevoli eventi, esclusivi e non, spesso accompagnati dall’arte contemporanea. Untitled Association è pronta ad accompagnarvi alla scoperta di queste iniziative, con nuovi itinerari pensati per professionisti del settore, conoscitori e appassionati di design e arte. Sull’ultimo numero di exibart onpaper, il 128, la mappa completa.

 

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L’itinerario che proponiamo parte dal pieno centro di Milano, da Villa Necchi Campiglio, esemplare architettonico unico del secolo passato, per visitare due gallerie – Ciaccia Levi e Gregor Staiger, che occupano lo stesso stabile, passando dalla Fondazione Rovati in corso Venezia e andare quindi all’Istituto Svizzero, facendo sosta alla GAM e al PAC. Quindi la galleria Tornabuoni e ancora, poco distanti, Circolo e Nilufar, per altre due tappe museali, Museo Poldi Pezzoli, Palazzo Reale, e la galleria Secci. Infine, volendo poi spostarsi da VOCLA in viale Molise, è ipotizzabile raggiungere facilmente in quel quadrante della città le gallerie Cassina Project e M77.

Gli appuntamenti della giornata

Oggi ci occuperemo dell’area più centrale della città toccando ed attraversando più volte lo stesso Quadrilatero della Moda, partiamo da un luogo simbolo dell’arte, dell’architettura e del design milanese: Villa Necchi Campiglio. Dopo il gioiello di Borsani in quel di Varedo (MB), uno dei capolavori di Portaluppi, gestito dal FAI e contenente altri tre lasciti di importanti collezionisti italiani: Claudia Gian Ferrari, Alighiero ed Emilietta de’ Micheli e, dal 2017, Guido Sforni.

– Zoe Williams, Drench, 2012 (film still). HD video with soundtrack (4’ 58’’). Courtesy l’artista e Ciaccia Levi, Paris – Milan

Pochi passi, per raggiungere in via Rossini le sedi italiane di due gallerie estere: Ciaccia Levi e Galerie Gregor Staiger. In occasione della Milano Art Week 2025, Ciaccia Levi ha dato inizio a un nuovo capitolo della sua storia milanese, trasformando le attività e le iniziative della sua galleria in una piattaforma per edizioni, multipli, libri e mostre. Durante l’inaugurazione della settimana scorsa è stato organizzato un cocktail serale a cura di Zoe Williams, durante il quale è stata presentata una nuova edizione fotografica dell’artista.

La svizzera Galerie Gregor Staiger presenta una mostra di opere dell’artista svizzero Alexander “Xanti” Schawinsky (Basilea 1904, Locarno 1979), appartenuto alla prima generazione di artisti che studiarono al Bauhaus, dove si iscrisse nel 1924. La mostra presenta una piccola selezione delle prime opere di Schawinsky, dagli anni ’20 agli anni ’40. Tra il 1933 e il 1936 Schawinsky visse a Milano, dove lavorò come grafico pubblicitario per il leggendario Studio Boggeri, parallelamente alla sua attività artistica.

In Corso Venezia, alla Fondazione Luigi Rovati, ha inaugurato da una settimana, “Etruschi del Novecento”, il progetto espositivo in collaborazione con il Mart di Rovereto, a cura di Lucia Mannini, Anna Mazzanti, Giulio Paolucci, Alessandra Tiddia. Attraverso una selezione di opere iconiche, tra reperti archeologici e grandi capolavori dell’arte moderna e contemporanea, esposti insieme a documenti, libri e riviste, la mostra mette in luce l’influenza esercitata dalla cultura etrusca sugli artisti italiani del Novecento.

Sempre in occasione di miart e della Milano Design Week 2025, la Fondazione Rovati presenta al Padiglione d’arte e nel Giardino un corpus di opere inedite di Matteo Cibic (1983) in occasione della mostra “Lakapoliesis”, che esplora il mondo vegetale attraverso linguaggi sperimentali, frutto di una ricerca che ridefinisce la scultura come strumento per valorizzare piante e dettagli arborei, spesso in chiave monumentale.

Ci spostiamo ora in via Palestro, alla GAM – Galleria d’Arte Moderna che ospita due mostre recentemente inaugurate: “The Four Faces of A Man”, la personale di Anna Boghiguian, realizzata in collaborazione con la Fondazione Henraux e curata da Edoardo Bonaspetti; “Terrone”, la personale di Ugo Rondinone – la sua prima mostra istituzionale a Milano – realizzata in collaborazione con CMS.Cultura e curata da Caroline Corbetta. Il progetto espositivo di Anna Boghiguian mette in scena un dialogo tra le opere di fine Settecento e Ottocento della collezione neoclassica della GAM – attraversate da richiami all’antica arte greco-romana – e la produzione recente dell’artista, tra cui una serie di sculture inedite in marmo, realizzate grazie al premio Henraux Sculpture Commission assegnato durante miart 2024. La prima mostra istituzionale a Milano di Ugo Rondinone offre un viaggio nella storia personale dell’artista e nella memoria collettiva, tracciando corrispondenze tra alcuni capolavori del museo e opere legate ai temi della terra e delle migrazioni.

Shirin Neshat, Fervor, 2000. Stampa ai sali d’argento. © Shirin Neshat – Courtesy l’artista e Gladstone Gallery

Letteralmente a due passi dalla Galleria d’Arte Moderna, il PAC – Padiglione Arte Contemporanea presenta “Body of Evidence”, la personale di Shirin Neshat, a cura di Diego Sileo e Beatrice Benedetti, in corso fino all’8 giugno. La mostra, promossa da Comune di Milano – Cultura e prodotta dal PAC e da Silvana Editoriale, ripercorre oltre trent’anni di carriera dell’artista, attraverso una decina di video-installazioni e quasi duecento opere fotografiche, entrate a far parte delle maggiori collezioni museali al mondo, come quelle del Whitney Museum, del MoMA, del Guggenheim di New York e della Tate Modern. La Project Room del PAC presenta invece la prima personale italiana di Celine Croze (Casablanca, Marocco, 1982). SQEVNV, il titolo, acronimo di “Siempre que estemos vivos nos veremos” – “Finché saremo vivi, ci vedremo” – è un viaggio al termine della notte. È una storia molto intima in cui amore e violenza, Eros e Thanatos dominano ogni scena e raccontano il malessere interiore dell’artista, che riconosce come propri i codici della vita oltre i limiti.

Celine Croze, SQEVNV, Apuesta, 2015. © Celine Croze – Courtesy l’artista

Andando verso piazza Cavour, ancora pochi passi per raggiungere l’Istituto Svizzero, dove recentemente qui è stata inaugurata la personale di Vincent Grange, “The House of Dorothy”, a cura di Lucrezia Calabrò Visconti. Grange presenta un’installazione architettonica site-specific in cui design dello spazio e storia queer si legano. “The House of Dorothy” ricostruisce la casa di una figura immaginaria, rendendo omaggio a una serie di luoghi storicamente legati alla comunità LGBTQIA+, dai club diventati leggendari ai luoghi di cruising delle città, da abitazioni storicamente esistite a riferimenti cinematografici.

Immagine della mostra Vincent Grange. The House of Dorothy, Istituto Svizzero, Milano, 2025. Courtesy l’artista e Istituto Svizzero

Giunti a piazza Cavour, è facile scorgere dall’altro lato del Palazzo dell’Informazione la sede milanese di Tornabuoni Arte, che presenta fino al 17 aprile “Luce – Spazio – Movimento”, una selezione di opere di artisti Italiani che dalla seconda metà del Novecento, hanno esplorato ed hanno dialogato, con la luce, lo spazio e il movimento. Dagli anni Sessanta, questi tre elementi fondamentali nell’arte sono stati affrontati con un approccio innovativo e radicale, talvolta dirompente, dando vita a nuovi movimenti artistici che continuano ad essere modelli di riferimento nella storia dell’arte.

Dadamaino, Oggetto ottico dinamico indeterminato, 1963-65 (50x50cm). Courtesy Tornabuoni Arte

Avviamoci verso via Manzoni, per raggiungere agevolmente Circolo, il project space della Saikalis Bay Foundation, in via della Spiga 48, che presenta la mostra collettiva “There’s No Place Like Home”, con opere di Alessandro Agudio, Antonio Allevi, Fabio Cherstich, Caterina De Nicola, Elisabetta Laszlo, Beatrice Marchi, Emanuele Marcuccio, NM3, Gianni Pettena, Markus Schinwald, Davide Stucchi, Sabrina Zanolini, a cura di Cloe Piccoli. In un palazzo ottocentesco nel cuore di Milano la mostra rivela lo stereotipo della casa borghese e le strutture di potere sottese al concetto tradizionale di abitare attraverso tre generazioni d’artisti italiani nati fra gli anni Ottanta, Novanta e Duemila.

Davide Stucchi, Light Switch (Entryway), 2024. Specchio acrilico, interruttore (7x16x0,5cm). Ph. Andrea Rossetti. Courtesy l’artista e Martina Simeti

Al 32 di via della Spiga, in occasione della Milano Design Week 2025, Nilufar ospita “Ex Terrā”, una collettiva che esplora il legame tra uomo e natura e il nostro desiderio di ricrearne l’autenticità spontanea nelle nostre case. Curata da Nina Yashar, la mostra riunisce le nuove collezioni di tre designer – Andrea Mancuso, Maximilian Marchesani ed Etienne Marc -, insieme ad una selezione di opere di sei artisti – Renata Boero, Ann Iren Buan, Simon Callery, Lisa Dalfino, Servane Mary, Augustas Serapinas -, curata da Filippo Pecora. Forme organiche, materiali naturali e texture terrose elevano la bellezza intrinseca della natura, dandone una lettura non filtrata, capace di ispirare anche attraverso le sue imperfezioni. Pensata come un incontro armonioso tra arte e design, la mostra celebra il ruolo della natura non solo come fonte di ispirazione, ma anche di materiali, preziosi e non, per tradurre la creatività in opera.

Immagine della mostra EX TERRĀ, Nilufar, Milano, 2025. Ph. Alejandro Ramirez Orozco – Courtesy Nilufar

Recuperiamo via Manzoni, dove, in direzione di piazza Scala, al civico 12, troviamo il Museo Poldi Pezzoli con “Vitroepifanie”, un’interessante mostra di Elisa Sighicelli curata da Lavinia Galli, che lavora sulla reinterpretazione della collezione di vetri antichi del Museo, offrendo una prospettiva inedita e trasfigurante su questi incredibili oggetti. L’artista pratica in maniera innovativa la fotografia ed esplora la materialità e la percezione delle immagini, trasformando le qualità di trasparenza e liquidità dei vetri in entità fantastiche, attraverso una serie di opere, create appositamente per la Stanza del Collezionista.

Elisa Sighicelli, Halos (6101), 2025. Stampa fine art a pigmenti (167×125×4cm). © Elisa Sighicelli

Attraversiamo piazza Scala, la Galleria Vittorio Emanuele e piazza Duomo, per arrivare a Palazzo Reale, ospite di sei mostre tutte molto interessanti: da Felice Casorati a una mostra di opere provenienti dalla collezione di Giuseppe Iannaccone. Ci soffermiamo su quella inaugurata in occasione dell’ultima Milano Art Week: “Pastorale”, la personale di Nico Vascellari, prodotta da Palazzo Reale e Codalunga, e curata da Sergio Risaliti. Per la Sala delle Cariatidi, Vascellari ha concepito un progetto site-specific – visitabile ad ingresso libero fino al 2 giugno – una grande scultura ambientale, con un corpo meccanico circolare in acciaio, posizionata su uno strato di terriccio impiegato per ricoprire il pavimento della sala.

Nico Vascellari, Pastorale, 2025. Terra, acciaio inox, latex, impianto a pressione, compressori, sementi, impianto di irrigazione. Base (33×10,4m). Scultura (130×270×270cm). Ph. Melania Dalle Grave – DSL Studio. Courtesy Studio Nico Vascellari

A intervalli regolari, tramite un impianto a pressione, la scultura emette uno scoppio fragoroso, per poi rilasciare una pioggia di semi di piante: giorno dopo giorno i semi daranno origine a un ecosistema destinato a trasformarsi nel tempo. Al termine della mostra tutti i materiali utilizzati per l’installazione saranno riutilizzati o riconvertiti. Il terreno sarà reimpiegato dai partner tecnici, mentre l’impianto di irrigazione tornerà all’azienda fornitrice per un nuovo utilizzo. Gli arredi del bookshop saranno destinati alla nuova sede di Codalunga a Vittorio Veneto. Tutte le piante saranno infine donate, affinché l’ecosistema vivente di “Pastorale” possa proseguire oltre lo spazio espositivo. Ad accompagnare il progetto, il catalogo, edito da Skira, con testi di Roberto Lacarbonara e Sergio Risaliti, la cui uscita è prevista per la metà di questo mese.

Da piazza Duomo, presa via Torino, raggiungiamo in pochi minuti via Olmetto, dove la Galleria Ceci ha inaugurato questa settimana due nuove mostre: una personale di Kevin Francis Gray e per NOVO, il project space della galleria, “Clouds of White Dust”, di Doruntina Kastrati. La mostra di Gray presenta la Fragile Heads Series, l’ultima produzione di opere dell’artista, fatta di sculture che si compongono ognuna di un busto in porcellana smaltata a colori, poggiato su una base lignea intagliata su misura. I colori vivaci di questa serie traggono ispirazione da un recente viaggio a Istanbul, durante il quale Gray ha ammirato le antiche ceramiche di İznik, celebri per gli intricati motivi decorativi e le inconfondibili sfumature di blu.

Kevin Francis Gray, Fragile Head #6, 2025. Courtesy l’artista e Galleria Secci

Allo stesso tempo il progetto NOVO si rinnova e viene affidato per il prossimo biennio alla curatela di Marco Scotini, che propone “Clouds of White Dust”, la prima mostra personale italiana dell’artista kosovara Doruntina Kastrati (1991), che rappresenta un ulteriore sviluppo del progetto presentato dall’artista all’ultima Biennale di Venezia nel Padiglione della Repubblica del Kosovo. Doruntina Kastrati si è imposta all’attenzione internazionale per la sua ricerca scultorea sulle forme di invisibilità nel mondo del lavoro contemporaneo e sulle attuali instabili condizioni economiche del mercato del lavoro.

Kevin Francis Gray, Fragile Head #6, 2025. Courtesy l’artista e Galleria Secci

Concludiamo la giornata dirigendoci verso gli spazi della Borsa dell’Ex Macello di Viale Molise, set della prima edizione di VOCLA, una nuova piattaforma per il design sperimentale con un format che mette al centro la socialità. Fondata da Alcova, è un’esperienza notturna – aperta dalle 18 alle 2 – che combina una mostra di design con un luogo di incontro che prende vita per la prima volta durante la Milano Design Week 2025. VOCLA dà la possibilità di ri-incontrarsi nella notte tra le opere inedite di designer emergenti e affermati che vanno da progetti installativi di ricerca a sperimentazioni nel craft e nel collectible. Presenta inoltre un programma di sound artists, con una lineup di DJ di fama internazionale.

– Immagine della mostra Anticamere: Norberto Spina, Cassina Project, Milano, 2025. Courtesy Cassina Project

Trovandoci in quella parte della città, vi segnaliamo anche i progetti espositivi di Cassina Projects, con la mostra di Norberto Spina, “Anticamere” e M77 con “I Paint with Light”, la personale di Ming Smith a cura di Chiara Principe.

La prima personale in Italia di Norberto Spina, artista che vive e lavora a Londra, medita sull’intrecciarsi di memoria, percezione e forma. I suoi dipinti sembrano ambientati in un passato desaturato e tentacolare.

Da M77, “I Paint with Light” è la prima esposizione personale in Europa dedicata a Ming Smith, una delle fotografe più influenti e innovative del panorama contemporaneo. L’esposizione rende omaggio alla sua straordinaria carriera, celebrando il suo approccio visionario che fonde con maestria tecniche fotografiche tradizionali e audaci sperimentazioni artistiche, dando vita a immagini potenti e senza tempo.

Immagine della mostra Ming Smith – I Paint with Light, M77, Milano, 2025. Courtesy M77

Ultimo appuntamento anche per le cene esclusive del format ChefsXArtists, organizzato da MAZE, in collaborazione con nove importanti gallerie private e altrettanti rinomatissimi chef internazionali. A conclusione del programma che ha fatto da ponte tra la Milano Art Week e la Milano Design Week, si terrà un party a Casa Flash Art in via Durini, con cocktail in dialogo con le opere di Natalia Gonzalez Martin, accompagnate da una performance artistica ideata dallo chef francese tre stelle Michelin Alain Passard.

VOCLA – Ph. P. Sorgetti
VOCLA – Ph. Lorenzo Capelli, DSL—Studio

Milano Art To Date: la mappa di sabato, 12 aprile

Villa Necchi Campiglio

Via Mozart, 14

fondoambiente.it

Alighiero and Emilietta de’ Micheli Collection

Permanent Collection

Claudia Gian Ferrari Collection

Permanent Collection

Collezione Guido Sforni (1935-1975)

Permanent Collection

 

Ciaccia Levi

Via Gioacchino Rossini, 3

ciaccialevi.com

Soirée cocktail by Zoe Williams

Leonardo Devito, Francesco Gennari, David Horváth, Daniel Jacoby, Chalisée Naamani, Zoe Williams group show

02.04 → 26.07.2025

 

Galerie Gregor Staiger

Via Gioacchino Rossini, 3

galerie.gregorstaiger.com

Xanti Schawinsky: Early Works

Solo show curated by Raphael Gygax

→ 25.04.2025

Marie-Michelle Deschamps

Solo show

08.05 → 25.07.2025

 

Fondazione Luigi Rovati

Corso Venezia, 52

fondazioneluigirovati.org

Lakapoliesis

Matteo Civic solo show curated by Chiara Guidi

26.03 → 13.04.2025

Etruschi del Novecento

Group show

02.04 → 03.08.2025

 

GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano

Via Palestro, 16

gam-milano.com

The four faces of A man

Anna Boghiguian solo show presented by Fondazione Henraux curated by Edoardo Bonaspetti

02.04 → 01.06.2025

Terrone

Ugo Rondinone solo show curated by Caroline Corbetta

02.04 → 06.07.2025

 

PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea

Via Palestro, 14

pacmilano.it

Body of Evidence

Shirin Neshat solo show curated by Diego Sileo and Beatrice Benedetti

28.03 → 08.06.2025

At Project Room

Body of Evidence

Celine Croze solo show curated by Claudio Composti

28.03 → 08.06.2025

 

Tornabuoni Arte

Via Fatebenefratelli, 34/36

tornabuoniart.com

Luce – Spazio – Movimento

Group show

20.03 → 17.04.2025

 

Circolo

Via della Spiga, 48

circolo.art

There’s No Place Like Home

Group show curated by Cloe Piccoli

02.04 → 10.05.2025

 

Nilufar

Via della Spiga, 32

nilufar.com

Ex Terrā

Group show curated by Nina Yashar and Filippo Pecora

08.04 → 13.04.2025

 

Museo Poldi Pezzoli

Via Alessandro Manzoni, 12

museopoldipezzoli.it

The Seduction of Color

Andrea Solario solo show curated by Lavinia Galli and Antonio Mazzotta

→ 30.06.2025

Vitroepifanie

Elisa Sighicelli solo show curated by Lavinia Galli

→ 20.05.2025

 

Palazzo Reale

Piazza del Duomo, 12

palazzorealemilano.it

Casorati

Felice Casorati solo show curated by Giorgina Bertolino, Fernando Mazzocca and Francesco Poli

→ 29.06.2025

Art Déco

Group show curated by Valerio Terraroli

01.04 → 02.06.2025

Io sono LEONOR FINI

Leonor Fini solo show curated by Tere Arcq and Carlos Martín

→ 22.06.2025

Pastorale

Nico Vascellari solo show

01.04 → 02.06.2025

Glamour e Avanguardia

George Hoyningen-Huene solo show curated by Susanna Brown

→ 18.05.2025

Da Cindy Sherman a Francesco Vezzoli. 80 artisti contemporanei

Group show curated by Daniele Fenaroli

→ 04.05.2025

 

Secci

Via Olmetto,1

seccigallery.com

Kevin Francis Gray

Solo show

08.04 → 14.06.2025

At NOVO project room

Clouds of White Dust

Doruntina Kastrati solo show curated by Marco Scotini

08.04 → 14.06.2025

 

Cassina Projects

Via Mecenate, 76/45

cassinaprojects.com

Anticamere

Norberto Spina solo show

01.04 → 23.05.2025

 

M77

Via Mecenate, 77

m77gallery.com

I Paint with Light

Ming Smith solo show curated by Chiara Principe

01.04 → 24.05.2025

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