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Milano Art To Date: gli appuntamenti della penultima giornata di Design Week
Arte contemporanea
Con la Milano Art Week alle spalle, siamo già negli ultimi giorni della più famosa delle settimane milanesi, quella dedicata al design, con innumerevoli eventi, esclusivi e non, spesso accompagnati dall’arte contemporanea. Untitled Association è pronta ad accompagnarvi alla scoperta di queste iniziative, con nuovi itinerari pensati per professionisti del settore, conoscitori e appassionati di design e arte. Sull’ultimo numero di exibart onpaper, il 128, la mappa completa.
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L’itinerario che proponiamo parte dal pieno centro di Milano, da Villa Necchi Campiglio, esemplare architettonico unico del secolo passato, per visitare due gallerie – Ciaccia Levi e Gregor Staiger, che occupano lo stesso stabile, passando dalla Fondazione Rovati in corso Venezia e andare quindi all’Istituto Svizzero, facendo sosta alla GAM e al PAC. Quindi la galleria Tornabuoni e ancora, poco distanti, Circolo e Nilufar, per altre due tappe museali, Museo Poldi Pezzoli, Palazzo Reale, e la galleria Secci. Infine, volendo poi spostarsi da VOCLA in viale Molise, è ipotizzabile raggiungere facilmente in quel quadrante della città le gallerie Cassina Project e M77.
Gli appuntamenti della giornata
Oggi ci occuperemo dell’area più centrale della città toccando ed attraversando più volte lo stesso Quadrilatero della Moda, partiamo da un luogo simbolo dell’arte, dell’architettura e del design milanese: Villa Necchi Campiglio. Dopo il gioiello di Borsani in quel di Varedo (MB), uno dei capolavori di Portaluppi, gestito dal FAI e contenente altri tre lasciti di importanti collezionisti italiani: Claudia Gian Ferrari, Alighiero ed Emilietta de’ Micheli e, dal 2017, Guido Sforni.

Pochi passi, per raggiungere in via Rossini le sedi italiane di due gallerie estere: Ciaccia Levi e Galerie Gregor Staiger. In occasione della Milano Art Week 2025, Ciaccia Levi ha dato inizio a un nuovo capitolo della sua storia milanese, trasformando le attività e le iniziative della sua galleria in una piattaforma per edizioni, multipli, libri e mostre. Durante l’inaugurazione della settimana scorsa è stato organizzato un cocktail serale a cura di Zoe Williams, durante il quale è stata presentata una nuova edizione fotografica dell’artista.
La svizzera Galerie Gregor Staiger presenta una mostra di opere dell’artista svizzero Alexander “Xanti” Schawinsky (Basilea 1904, Locarno 1979), appartenuto alla prima generazione di artisti che studiarono al Bauhaus, dove si iscrisse nel 1924. La mostra presenta una piccola selezione delle prime opere di Schawinsky, dagli anni ’20 agli anni ’40. Tra il 1933 e il 1936 Schawinsky visse a Milano, dove lavorò come grafico pubblicitario per il leggendario Studio Boggeri, parallelamente alla sua attività artistica.
In Corso Venezia, alla Fondazione Luigi Rovati, ha inaugurato da una settimana, “Etruschi del Novecento”, il progetto espositivo in collaborazione con il Mart di Rovereto, a cura di Lucia Mannini, Anna Mazzanti, Giulio Paolucci, Alessandra Tiddia. Attraverso una selezione di opere iconiche, tra reperti archeologici e grandi capolavori dell’arte moderna e contemporanea, esposti insieme a documenti, libri e riviste, la mostra mette in luce l’influenza esercitata dalla cultura etrusca sugli artisti italiani del Novecento.
Sempre in occasione di miart e della Milano Design Week 2025, la Fondazione Rovati presenta al Padiglione d’arte e nel Giardino un corpus di opere inedite di Matteo Cibic (1983) in occasione della mostra “Lakapoliesis”, che esplora il mondo vegetale attraverso linguaggi sperimentali, frutto di una ricerca che ridefinisce la scultura come strumento per valorizzare piante e dettagli arborei, spesso in chiave monumentale.
Ci spostiamo ora in via Palestro, alla GAM – Galleria d’Arte Moderna che ospita due mostre recentemente inaugurate: “The Four Faces of A Man”, la personale di Anna Boghiguian, realizzata in collaborazione con la Fondazione Henraux e curata da Edoardo Bonaspetti; “Terrone”, la personale di Ugo Rondinone – la sua prima mostra istituzionale a Milano – realizzata in collaborazione con CMS.Cultura e curata da Caroline Corbetta. Il progetto espositivo di Anna Boghiguian mette in scena un dialogo tra le opere di fine Settecento e Ottocento della collezione neoclassica della GAM – attraversate da richiami all’antica arte greco-romana – e la produzione recente dell’artista, tra cui una serie di sculture inedite in marmo, realizzate grazie al premio Henraux Sculpture Commission assegnato durante miart 2024. La prima mostra istituzionale a Milano di Ugo Rondinone offre un viaggio nella storia personale dell’artista e nella memoria collettiva, tracciando corrispondenze tra alcuni capolavori del museo e opere legate ai temi della terra e delle migrazioni.

Letteralmente a due passi dalla Galleria d’Arte Moderna, il PAC – Padiglione Arte Contemporanea presenta “Body of Evidence”, la personale di Shirin Neshat, a cura di Diego Sileo e Beatrice Benedetti, in corso fino all’8 giugno. La mostra, promossa da Comune di Milano – Cultura e prodotta dal PAC e da Silvana Editoriale, ripercorre oltre trent’anni di carriera dell’artista, attraverso una decina di video-installazioni e quasi duecento opere fotografiche, entrate a far parte delle maggiori collezioni museali al mondo, come quelle del Whitney Museum, del MoMA, del Guggenheim di New York e della Tate Modern. La Project Room del PAC presenta invece la prima personale italiana di Celine Croze (Casablanca, Marocco, 1982). SQEVNV, il titolo, acronimo di “Siempre que estemos vivos nos veremos” – “Finché saremo vivi, ci vedremo” – è un viaggio al termine della notte. È una storia molto intima in cui amore e violenza, Eros e Thanatos dominano ogni scena e raccontano il malessere interiore dell’artista, che riconosce come propri i codici della vita oltre i limiti.

Andando verso piazza Cavour, ancora pochi passi per raggiungere l’Istituto Svizzero, dove recentemente qui è stata inaugurata la personale di Vincent Grange, “The House of Dorothy”, a cura di Lucrezia Calabrò Visconti. Grange presenta un’installazione architettonica site-specific in cui design dello spazio e storia queer si legano. “The House of Dorothy” ricostruisce la casa di una figura immaginaria, rendendo omaggio a una serie di luoghi storicamente legati alla comunità LGBTQIA+, dai club diventati leggendari ai luoghi di cruising delle città, da abitazioni storicamente esistite a riferimenti cinematografici.

Giunti a piazza Cavour, è facile scorgere dall’altro lato del Palazzo dell’Informazione la sede milanese di Tornabuoni Arte, che presenta fino al 17 aprile “Luce – Spazio – Movimento”, una selezione di opere di artisti Italiani che dalla seconda metà del Novecento, hanno esplorato ed hanno dialogato, con la luce, lo spazio e il movimento. Dagli anni Sessanta, questi tre elementi fondamentali nell’arte sono stati affrontati con un approccio innovativo e radicale, talvolta dirompente, dando vita a nuovi movimenti artistici che continuano ad essere modelli di riferimento nella storia dell’arte.

Avviamoci verso via Manzoni, per raggiungere agevolmente Circolo, il project space della Saikalis Bay Foundation, in via della Spiga 48, che presenta la mostra collettiva “There’s No Place Like Home”, con opere di Alessandro Agudio, Antonio Allevi, Fabio Cherstich, Caterina De Nicola, Elisabetta Laszlo, Beatrice Marchi, Emanuele Marcuccio, NM3, Gianni Pettena, Markus Schinwald, Davide Stucchi, Sabrina Zanolini, a cura di Cloe Piccoli. In un palazzo ottocentesco nel cuore di Milano la mostra rivela lo stereotipo della casa borghese e le strutture di potere sottese al concetto tradizionale di abitare attraverso tre generazioni d’artisti italiani nati fra gli anni Ottanta, Novanta e Duemila.

Al 32 di via della Spiga, in occasione della Milano Design Week 2025, Nilufar ospita “Ex Terrā”, una collettiva che esplora il legame tra uomo e natura e il nostro desiderio di ricrearne l’autenticità spontanea nelle nostre case. Curata da Nina Yashar, la mostra riunisce le nuove collezioni di tre designer – Andrea Mancuso, Maximilian Marchesani ed Etienne Marc -, insieme ad una selezione di opere di sei artisti – Renata Boero, Ann Iren Buan, Simon Callery, Lisa Dalfino, Servane Mary, Augustas Serapinas -, curata da Filippo Pecora. Forme organiche, materiali naturali e texture terrose elevano la bellezza intrinseca della natura, dandone una lettura non filtrata, capace di ispirare anche attraverso le sue imperfezioni. Pensata come un incontro armonioso tra arte e design, la mostra celebra il ruolo della natura non solo come fonte di ispirazione, ma anche di materiali, preziosi e non, per tradurre la creatività in opera.

Recuperiamo via Manzoni, dove, in direzione di piazza Scala, al civico 12, troviamo il Museo Poldi Pezzoli con “Vitroepifanie”, un’interessante mostra di Elisa Sighicelli curata da Lavinia Galli, che lavora sulla reinterpretazione della collezione di vetri antichi del Museo, offrendo una prospettiva inedita e trasfigurante su questi incredibili oggetti. L’artista pratica in maniera innovativa la fotografia ed esplora la materialità e la percezione delle immagini, trasformando le qualità di trasparenza e liquidità dei vetri in entità fantastiche, attraverso una serie di opere, create appositamente per la Stanza del Collezionista.

Attraversiamo piazza Scala, la Galleria Vittorio Emanuele e piazza Duomo, per arrivare a Palazzo Reale, ospite di sei mostre tutte molto interessanti: da Felice Casorati a una mostra di opere provenienti dalla collezione di Giuseppe Iannaccone. Ci soffermiamo su quella inaugurata in occasione dell’ultima Milano Art Week: “Pastorale”, la personale di Nico Vascellari, prodotta da Palazzo Reale e Codalunga, e curata da Sergio Risaliti. Per la Sala delle Cariatidi, Vascellari ha concepito un progetto site-specific – visitabile ad ingresso libero fino al 2 giugno – una grande scultura ambientale, con un corpo meccanico circolare in acciaio, posizionata su uno strato di terriccio impiegato per ricoprire il pavimento della sala.

A intervalli regolari, tramite un impianto a pressione, la scultura emette uno scoppio fragoroso, per poi rilasciare una pioggia di semi di piante: giorno dopo giorno i semi daranno origine a un ecosistema destinato a trasformarsi nel tempo. Al termine della mostra tutti i materiali utilizzati per l’installazione saranno riutilizzati o riconvertiti. Il terreno sarà reimpiegato dai partner tecnici, mentre l’impianto di irrigazione tornerà all’azienda fornitrice per un nuovo utilizzo. Gli arredi del bookshop saranno destinati alla nuova sede di Codalunga a Vittorio Veneto. Tutte le piante saranno infine donate, affinché l’ecosistema vivente di “Pastorale” possa proseguire oltre lo spazio espositivo. Ad accompagnare il progetto, il catalogo, edito da Skira, con testi di Roberto Lacarbonara e Sergio Risaliti, la cui uscita è prevista per la metà di questo mese.
Da piazza Duomo, presa via Torino, raggiungiamo in pochi minuti via Olmetto, dove la Galleria Ceci ha inaugurato questa settimana due nuove mostre: una personale di Kevin Francis Gray e per NOVO, il project space della galleria, “Clouds of White Dust”, di Doruntina Kastrati. La mostra di Gray presenta la Fragile Heads Series, l’ultima produzione di opere dell’artista, fatta di sculture che si compongono ognuna di un busto in porcellana smaltata a colori, poggiato su una base lignea intagliata su misura. I colori vivaci di questa serie traggono ispirazione da un recente viaggio a Istanbul, durante il quale Gray ha ammirato le antiche ceramiche di İznik, celebri per gli intricati motivi decorativi e le inconfondibili sfumature di blu.

Allo stesso tempo il progetto NOVO si rinnova e viene affidato per il prossimo biennio alla curatela di Marco Scotini, che propone “Clouds of White Dust”, la prima mostra personale italiana dell’artista kosovara Doruntina Kastrati (1991), che rappresenta un ulteriore sviluppo del progetto presentato dall’artista all’ultima Biennale di Venezia nel Padiglione della Repubblica del Kosovo. Doruntina Kastrati si è imposta all’attenzione internazionale per la sua ricerca scultorea sulle forme di invisibilità nel mondo del lavoro contemporaneo e sulle attuali instabili condizioni economiche del mercato del lavoro.

Concludiamo la giornata dirigendoci verso gli spazi della Borsa dell’Ex Macello di Viale Molise, set della prima edizione di VOCLA, una nuova piattaforma per il design sperimentale con un format che mette al centro la socialità. Fondata da Alcova, è un’esperienza notturna – aperta dalle 18 alle 2 – che combina una mostra di design con un luogo di incontro che prende vita per la prima volta durante la Milano Design Week 2025. VOCLA dà la possibilità di ri-incontrarsi nella notte tra le opere inedite di designer emergenti e affermati che vanno da progetti installativi di ricerca a sperimentazioni nel craft e nel collectible. Presenta inoltre un programma di sound artists, con una lineup di DJ di fama internazionale.

Trovandoci in quella parte della città, vi segnaliamo anche i progetti espositivi di Cassina Projects, con la mostra di Norberto Spina, “Anticamere” e M77 con “I Paint with Light”, la personale di Ming Smith a cura di Chiara Principe.
La prima personale in Italia di Norberto Spina, artista che vive e lavora a Londra, medita sull’intrecciarsi di memoria, percezione e forma. I suoi dipinti sembrano ambientati in un passato desaturato e tentacolare.
Da M77, “I Paint with Light” è la prima esposizione personale in Europa dedicata a Ming Smith, una delle fotografe più influenti e innovative del panorama contemporaneo. L’esposizione rende omaggio alla sua straordinaria carriera, celebrando il suo approccio visionario che fonde con maestria tecniche fotografiche tradizionali e audaci sperimentazioni artistiche, dando vita a immagini potenti e senza tempo.

Ultimo appuntamento anche per le cene esclusive del format ChefsXArtists, organizzato da MAZE, in collaborazione con nove importanti gallerie private e altrettanti rinomatissimi chef internazionali. A conclusione del programma che ha fatto da ponte tra la Milano Art Week e la Milano Design Week, si terrà un party a Casa Flash Art in via Durini, con cocktail in dialogo con le opere di Natalia Gonzalez Martin, accompagnate da una performance artistica ideata dallo chef francese tre stelle Michelin Alain Passard.


Milano Art To Date: la mappa di sabato, 12 aprile
Villa Necchi Campiglio
Via Mozart, 14
fondoambiente.it
Alighiero and Emilietta de’ Micheli Collection
Permanent Collection
Claudia Gian Ferrari Collection
Permanent Collection
Collezione Guido Sforni (1935-1975)
Permanent Collection
Ciaccia Levi
Via Gioacchino Rossini, 3
ciaccialevi.com
Soirée cocktail by Zoe Williams
Leonardo Devito, Francesco Gennari, David Horváth, Daniel Jacoby, Chalisée Naamani, Zoe Williams group show
02.04 → 26.07.2025
Galerie Gregor Staiger
Via Gioacchino Rossini, 3
galerie.gregorstaiger.com
Xanti Schawinsky: Early Works
Solo show curated by Raphael Gygax
→ 25.04.2025
Marie-Michelle Deschamps
Solo show
08.05 → 25.07.2025
Fondazione Luigi Rovati
Corso Venezia, 52
fondazioneluigirovati.org
Lakapoliesis
Matteo Civic solo show curated by Chiara Guidi
26.03 → 13.04.2025
Etruschi del Novecento
Group show
02.04 → 03.08.2025
GAM – Galleria d’Arte Moderna di Milano
Via Palestro, 16
gam-milano.com
The four faces of A man
Anna Boghiguian solo show presented by Fondazione Henraux curated by Edoardo Bonaspetti
02.04 → 01.06.2025
Terrone
Ugo Rondinone solo show curated by Caroline Corbetta
02.04 → 06.07.2025
PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea
Via Palestro, 14
pacmilano.it
Body of Evidence
Shirin Neshat solo show curated by Diego Sileo and Beatrice Benedetti
28.03 → 08.06.2025
At Project Room
Body of Evidence
Celine Croze solo show curated by Claudio Composti
28.03 → 08.06.2025
Tornabuoni Arte
Via Fatebenefratelli, 34/36
tornabuoniart.com
Luce – Spazio – Movimento
Group show
20.03 → 17.04.2025
Circolo
Via della Spiga, 48
circolo.art
There’s No Place Like Home
Group show curated by Cloe Piccoli
02.04 → 10.05.2025
Nilufar
Via della Spiga, 32
nilufar.com
Ex Terrā
Group show curated by Nina Yashar and Filippo Pecora
08.04 → 13.04.2025
Museo Poldi Pezzoli
Via Alessandro Manzoni, 12
museopoldipezzoli.it
The Seduction of Color
Andrea Solario solo show curated by Lavinia Galli and Antonio Mazzotta
→ 30.06.2025
Vitroepifanie
Elisa Sighicelli solo show curated by Lavinia Galli
→ 20.05.2025
Palazzo Reale
Piazza del Duomo, 12
palazzorealemilano.it
Casorati
Felice Casorati solo show curated by Giorgina Bertolino, Fernando Mazzocca and Francesco Poli
→ 29.06.2025
Art Déco
Group show curated by Valerio Terraroli
01.04 → 02.06.2025
Io sono LEONOR FINI
Leonor Fini solo show curated by Tere Arcq and Carlos Martín
→ 22.06.2025
Pastorale
Nico Vascellari solo show
01.04 → 02.06.2025
Glamour e Avanguardia
George Hoyningen-Huene solo show curated by Susanna Brown
→ 18.05.2025
Da Cindy Sherman a Francesco Vezzoli. 80 artisti contemporanei
Group show curated by Daniele Fenaroli
→ 04.05.2025
Secci
Via Olmetto,1
seccigallery.com
Kevin Francis Gray
Solo show
08.04 → 14.06.2025
At NOVO project room
Clouds of White Dust
Doruntina Kastrati solo show curated by Marco Scotini
08.04 → 14.06.2025
Cassina Projects
Via Mecenate, 76/45
cassinaprojects.com
Anticamere
Norberto Spina solo show
01.04 → 23.05.2025
M77
Via Mecenate, 77
m77gallery.com
I Paint with Light
Ming Smith solo show curated by Chiara Principe
01.04 → 24.05.2025