22 novembre 2022

Museion e l’artista Asad Raza cercano braccia (e menti) per la coltivazione

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Museion di Bolzano e l’artista statunitense Asad Raza lanciano una call per persone interessate a costituire un gruppo di coltivatori, per lo sviluppo di un progetto multidisciplinare e partecipativo

Kaldor Public Art Project 34: Asad Raza, Absorption, 2019. The Clothing Store, Carriageworks. Photo: Pedro Greig

Museion – Museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano e l’artista statunitense Asad Raza cercano persone interessate a costituire un gruppo di coltivatori e coltivatrici, per contribuire attivamente allo sviluppo del progetto “Plot”, tra marzo e settembre 2023. «Il progetto è incentrato sul terreno sotto i nostri piedi, una rete di organismi interagenti che funge da ambiente naturale per la vita umana», spiegano da Museion.

Nato nel 1974 a New York, Raza ha spesso lavorato all’intersezione tra arte e altri linguaggi, con risvolti nel sociale. Come quando, nel 2019, realizzò Absorption, opera che comportava la creazione di 300 tonnellate di una nuova miscela di terreno – o “neo-suolo” – ricavato da prodotti di scarto e altri materiali di risulta trovati a Sydney, nell’ambito del Kaldor Public Art Projects, una storica commissione d’arte ambientale promossa dall’omonima organizzazione artistica australiana (tra i suoi progetti, la monumentale Wrapped Coast di Christo e Jeanne-Claude, nel 1969). Con questo materiale organico, fu riempito un intero edificio e il lavoro ha continuato a crescere, curato regolarmente da un team di coltivatori. In seguito, il progetto è stato ospitato anche al Gropius Bau di Berlino (2020), alla Ruhrtriennale di Essen (2021) e al Centre for Contemporary Arts di Glasgow.

Nel 2017, per Root sequence. Mother tongue, presentato alla Whitney Biennale, ha fatto incontrare 26 alberi, persone che se ne prendevano cura e oggetti vari. Più recentemente, nel 2022, per Diversion, ha deviato il Meno all’interno degli spazi espositivi della Kunsthalle Portikus di Francoforte. In Italia, Raza ha presentato un’opera riferita a un’altra delle sue passioni: nel 2017, per Untitled (plot for dialogue), i visitatori potevano giocare a tennis in una chiesa sconsacrata del XVI Secolo, sede dello studio CLS Architetti.

Anche nel caso dell’opera da realizzare per il Museion di Bolzano, Asad Raza proporrà un’opera partecipativa e multidisciplinare incentrata sulle diverse declinazioni dell’ambiente e della relazione tra luogo e individui. «In stretta collaborazione con l’artista i coltivatori, le coltivatrici contribuiranno sia attivamente al lavoro di creazione dell’installazione sia interagendo direttamente con il pubblico», continuano da Museion. «A questo scopo cerchiamo persone curiose, comunicative, attente ed entusiaste di Bolzano o dintorni. Non sono richieste esperienze pregresse in ambito artistico o performativo. Sono graditi interesse per il terreno o l’agricoltura e passione per l’arte».

L’impegno si svolgerà in vari momenti tra il 18 marzo e l’8 settembre 2023. Il tempo da dedicare per la partecipazione è flessibile, tuttavia è preferibile una disponibilità di minimo 8 ore a settimana nel corso dello svolgimento del progetto. Il 16 e il 17 dicembre 2022, sono in programma interviste di gruppo con l’artista, della durata di un’ora, a partire dalle 16. Chi è interessato, può inviare una mail entro il 4 dicembre 2022, con oggetto “Progetto Asad Raza”, all’indirizzo petra.guidi@museion.it, nella quale spiegare brevemente le motivazioni per cui si richiede la partecipazione al progetto. Per altre informazioni, si può cliccare qui.

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