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Napoli Gallery Weekend 2025: un’intera città per l’arte contemporanea
Arte contemporanea
di redazione
Dal 23 al 25 maggio 2025 torna Napoli Gallery Weekend, un appuntamento che, dopo l’esordio nel 2024 e l’esperienza pionieristica di Contemporaneamente nel 2020 – sorta durante la fase di incertezza dovuta alle conseguenze della pandemia –, si consolida come momento corale della scena artistica partenopea, con l’obiettivo dichiarato di rafforzare il tessuto culturale della città attraverso la collaborazione tra gallerie e con le istituzioni culturali.

A partecipare sono alcune tra le realtà più significative del contemporaneo a Napoli, da quelle più consolidate alle sperimentali: Acappella, Alfonso Artiaco, Andrea Ingenito Contemporary Art, Andrea Nuovo Home Gallery, Annarumma, Galleria Fonti, Gallerie Riunite, Galleria Solito, Galleria Tiziana Di Caro, Lia Rumma, Shazar Gallery, Spot Home Gallery, Studio Trisorio, Thomas Dane Gallery, Umberto Di Marino. 15 gallerie che offriranno tre giornate di aperture congiunte, eventi speciali e appuntamenti diffusi, dal lungomare di Riviera di Chiaia ai vicoli del Centro storico.

Oltre la vetrina, l’occasione è buona per presentare le potenzialità di un’azione culturale condivisa che, come sottolineato dagli organizzatori, citando Filiberto Menna, nasce dalla consapevolezza del ruolo cruciale delle gallerie nel formare «Il futuro dell’arte prima ancora che venga riconosciuto». Una eredità e una responsabilità da rinnovare costantemente, soprattutto in un momento storico in cui è apertissima e cruciale la questione sulla ragione d’essere della cultura come infrastruttura pubblica e collettiva. La risposta spetterà al campo e al tempo ma, in ogni caso, queste realtà, anche lontane dai riflettori, sono riuscite ad alimentare negli anni una scena vivace e presente sul territorio, attenta alle ricerche internazionali, dialogando anche con le strutture museali.

Courtesy l’artista e Gallerie Riunite, Napoli /
L’edizione 2025 segna anche un salto di scala. Oltre al programma diffuso tra le gallerie, sarà previsto per la prima volta il coinvolgimento diretto delle istituzioni dedicate al contemporaneo, come il Museo Madre, Casa Morra e il Museo Hermann Nitsch, Fondazione Morra Greco, Museo Filangieri e Fondazione Paul Thorel, attraverso visite guidate e incontri ad hoc. Una scelta che punta a consolidare un ecosistema in cui pubblico e privato, artisti, curatori, collezionisti e cittadini possano arrivare a riconoscersi nella visione condivisa di una Napoli non solo città d’arte da esporre ma luogo dove l’arte si fa, si sperimenta e si discute.
