27 aprile 2025

Pista 500: sul tetto del Lingotto di Torino sono arrivate quattro nuove installazioni contemporanee

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Sono le nuove opere site-specific di Allora & Calzadilla, Rong Bao, Francesco Gennari e Silvia Rosi. Eccole svelate, in una passeggiata panoramica che guarda la città dall'alto

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Installation view Silvia Rosi, Omissions, 2025 Pinacoteca Agnelli Torino, 2025 Image Courtesy Pinacoteca Agnelli, Torino Ph. Credit Sebastiano Pellion di Persano

Da oltre tre anni, la Pista 500 – all’interno dell’ex Fabbrica FIAT Lingotto, simbolo della Torino industriale – ospita al suo interno un incantevole giardino in dialogo con una serie di opere d’arte contemporanea ideate specificatamente per lo spazio. Il circuito storicamente utilizzato per testare le automobili si è trasformato nel tempo in un dinamico museo all’aperto, una passeggiata panoramica tra arte pubblica e natura all’interno del contesto urbano che continua a cambiare volto. Uno spazio aperto al pubblico che attraverso l’arte contemporanea ospita una varietà di storie, visioni e riflessioni.

Le quattro installazioni di Allora & Calzadilla, Rong Bao, Francesco Gennari e Silvia Rosi, recentemente aggiunte, si integrano al paesaggio in cui già convivono le opere di Dominique Gonzalez-Foerster, Sylvie Fleury, VALIE EXPORT, Marco Giordano, Monica Bonvicini, Finnegan Shannon, SUPERFLEX, Louise Lawler, Thomas Bayrle e Rirkrit Tiravanija.

Installation viewRong Bao, Carnivorous Bloom, 2025 Pinacoteca Agnelli Torino, 2025 Image Courtesy Pinacoteca Agnelli, Torino Ph. Credit Sebastiano Pellion di Persano

Posto tra le aiuole, il Carnivorous Bloom (2025) di Rong Bao (Cina, 1997), si profila come un enorme fiore mutante color “rosa bubblegum”. La scultura interattiva, realizzata in gommapiuma, plastica, silicone e metallo, si anima attraverso i suoi petali gonfiabili come un mostruoso organismo pulsante. I visitatori sono invitati ad adagiarsi sulla corolla dell’ambigua creatura lasciandosi cullare dal suo respiro meccanico e osservando l’ambiente circostante. L’installazione pop e surreale invita a una riflessione sull’importanza dell’interazione tra osservatore e opera d’arte oltre ogni barriera, sia fisica che mentale. La fruizione della scultura interattiva, inoltre, diventa un metaforico gesto di fiducia nei confronti di ciò che è diverso.

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Installation view Francesco Gennari, … Avevo anche 7 stelle in tasca…, 2025, Pinacoteca Agnelli Torino, 2025 Image Courtesy Pinacoteca Agnelli, Torino Ph. Credit Sebastiano Pellion di Persano

Proseguendo la passeggiata panoramica e dirigendosi verso la rampa a spirale di collegamento, si incontra la scultura Avevo anche 7 stelle in tasca…  di Francesco Gennari (1973). L’opera è il calco in bronzo di una giacca che sembra esser stata casualmente dimenticata sulla balaustra della pista. L’indumento mantiene l’essenza intima e personale del suo possessore divenendo parte dell’architettura. Di fronte prende posto Graft (Phantom Tree) (2025), l’installazione del duo Allora & Calzadilla (1995) una monumentale installazione floreale composta da petali in plastica riciclata. I fiori sono sospesi, come se fossero parte di un albero spogliato dal suo tronco. Le fronde invisibili sembrano cercare la stabilità attraverso delle radici fantasma. L’opera rivendica il diritto di ancorarsi alla terra e di vivere, denunciando le pratiche di deforestazione aggressiva.

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Installation view  Allora & Calzadilla, Graft (Phantom Tree), 2025 Pinacoteca Agnelli Torino, 2025Image Courtesy Pinacoteca Agnelli, Torino Ph. Credit Sebastiano Pellion di Persano

Infine, percorrendo la pista a cielo aperto, una grande fotografia di Silvia Rosi (1992), ispirata alla tradizione ritrattistica dell’Africa occidentale, è installata su una billboard. Omissions (2025) potrebbe sembrare una foto proveniente dall’album di famiglia dell’artista ma, attraverso la sua simbologia, intende farsi universale e riportare alla memoria il passato coloniale del suo continente d’origine. Due donne ritratte di spalle tengono in mano un tabellone del Ludo, un gioco nato in India e stato portato in Europa dagli inglesi. Conosciuto in Italia come Non t’arrabbiare, diventa per l’artista l’emblema della connessione culturale e sociale tra Europa, Asia e Africa. Le due donne, al contempo giocatrici e pedine, interrogano la comunità su ciò che viene consapevolmente dimenticato o ricordato dalla storia che viene tramandata.

Pista 500: il public program per la primavera e l’estate 2025

La Pista 500 ospita per il terzo anno il Salone Internazionale del Libro divenendo, da giovedì 15 a lunedì 19 maggio 2025, un luogo di talk e incontri all’aperto. La storica pista di collaudo si arricchisce inoltre di due vetture d’epoca provenienti dalla collezione, la Fiat Balilla e la Fiat 500C Belvedere. In questa occasione sarà possibile salire a bordo delle automobili per un giro, accompagnati dal conservatore Davide Lorenzone, prenotando i biglietti sul sito del Mauto.

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Pista 500, Sul Tetto del Salone

La Pinacoteca Agnelli inaugura la stagione di presentazione di libri con un palinsesto che parte il 6 maggio con il lancio di Artista Fallito. Sviste e interviste per la stessa intervista 1928-2012, di Francesco Bonami, edito da Politi Seganfreddo edizioni. Torna anche la collaborazione con Archivissima e Collezione Maramotti, con una conversazione d’artista programmata per il 6 giugno 2025 e la seconda edizione di Cinema sulla Pista 500, il programma di proiezioni sul tetto del Lingotto, realizzato con Distretto Cinema. Infine sarà ancora possibile visitare la mostra Salvo. Arrivare in tempo, prorogata fino al 31 agosto, negli spazi della Pinacoteca Agnelli.

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