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Respirare è un’opera d’arte: l’installazione di Bruna Esposito a Roma
Arte contemporanea
di Denise Campagna, Silvia Colaiacomo, Rebecca Caponera e Massimiliano Massari
Dal 13 maggio al 31 luglio 2025, il giardino dell’Ospitale Santa Francesca Romana a Roma ospita Altri Venti – Scirocco, installazione di Bruna Esposito, ideata nel 2020 e prodotta nel 2025. Secondo capitolo del progetto Altri Venti, l’opera è dedicata ai venti del Sud e riflette su temi ambientali, sociali e simbolici.
Scirocco è un gazebo di bambù, corde e sementi, posizionato accanto a un alloro. Al suo interno, un ventilatore a energia solare crea una brezza continua, mentre un’elica navale posta a terra richiama i temi del viaggio e della trasformazione. L’opera invita il pubblico a entrare, fermarsi, respirare e riflettere su un modo più sostenibile e consapevole di vivere. «Questa installazione sottende un mio sogno, vorrebbe essere una semplice esortazione che ci inviti a rallentare e guardare indietro alle soluzioni primordiali; l’aria, infatti, si rinfresca col suo stesso movimento, da millenni così è stato e mi auguro così sarà nei millenni futuri», dichiara l’artista nel catalogo.

Bruna Esposito, artista romana classe 1960, unisce nella sua pratica arte, ecologia, tecnologia e antropologia, con un’attenzione ai materiali semplici e alle soluzioni sostenibili. Esposito ha dimostrato una sensibilità precoce per questi temi, prima che divenissero padroni delle cronache: nel 1987, infatti, trasferitasi a Berlino Ovest, progettò dei gabinetti pubblici ecosostenibili. Era solo l’inizio. Nel corso della sua carriera ha esposto in sedi internazionali (Documenta, Biennale di Venezia, Biennale di Istanbul) e ha ricevuto il Leone d’Oro alla Biennale nel 1999 per la sua poetica rigorosa e innovativa.
Il chiostro dell’Ospitale, ex complesso monastico nel cuore di Trastevere, oggi centro dedicato all’inclusione e alla cultura, diventa parte integrante dell’opera. Qui coesistono una casa di riposo, un ristorante sociale, mercatini solidali, eventi culturali e un piccolo museo: un luogo vivo, dove si intrecciano arte, storia e quotidianità. La scelta del luogo amplifica la dimensione meditativa dell’installazione e ne rafforza il valore simbolico.

La mostra è organizzata dallo Studio Stefania Miscetti, spazio indipendente romano attivo dagli anni ’90 e impegnato nella promozione dell’arte contemporanea e della creatività femminile. Nel 2025 lo studio rinnova il suo impegno verso pratiche artistiche radicali e consapevoli. Con Scirocco, conferma il proprio ruolo nel promuovere un’arte che stimola riflessioni attuali e connessioni tra spazio, società e ambiente.
Il progetto è stato selezionato tra i vincitori della IX edizione dell’Italian Council 2020 – programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura – ed è stato protagonista di un tour internazionale. È stato presentato presso il Magazzino Italian Art di New York, al Museo Fernández Blanco di Buenos Aires nel contesto di BIENALSUR, alle Carpintarias de São Lázaro in Portogallo e infine al Centro per l’arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (Italia), che ha acquisito l’opera.
Più che un’opera da osservare, Scirocco è uno spazio da abitare: simbolo di leggerezza, cambiamento e possibilità. Un’opera che, con la sua forza silenziosa e politica, propone un’alternativa concreta al nostro rapporto con l’ambiente e il tempo. Una tappa significativa nella ricerca di Esposito e un esempio riuscito di arte ambientale e relazionale.

Articolo a cura degli studenti del corso di “Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico”, A.A. 2024-2025, dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone: Denise Campagna, Silvia Colaiacomo, Rebecca Caponera, Massimiliano Massari. Coordinamento prof. Eleonora Minna.