20 luglio 2023

Una super mostra di David Hockney al MOT Museum di Tokyo

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Il Museum of Contemporary Art di Tokyo presenta un’ampia mostra dedicata al grande David Hockney, dai dipinti più iconici alle ultime opere realizzate sull’iPad durante il lockdown

No. 118, 16th March 2020, from "The Arrival of Spring, Normandy, 2020", 2020, iPad painting printed on paper, 56.3 x 75.0 cm, Collection of the artist © David Hockney

Instancabile David Hockney: dopo aver fatto ballare migliaia di persone al Glastonbury Festival – non come dj ma attraverso una sua installazione – adesso il grandissimo artista vola al MOT – Museum of Contemporary Art di Tokyo per una ampia mostra dedicata al lungo arco della sua pittura, 60 anni di ricerca sulla rappresentazione sempre super contemporanea. In esposizione, circa 120 opere, molte delle quali provenienti da prestiti internazionali. La mostra sarà visitabile fino al 5 novembre 2023.

Bisogna dire che il MOT di Tokyo è un museo specializzato in David Hockney: nella sua collezione ha ben 150 opere e la sua prima mostra inaugurale, nel 1996, era dedicata proprio all’artista nato nel 1937 a Bradford nel Regno Unito. Anche in quel caso si trattava di una mostra rappresentativa, con una selezione di opere dal 1954 al 1995. D’altra parte, Hockney è un habitué delle mostre nei grandi musei, come quelle alla Tate Britain e alla Royal Academy di Londra, al Metropolitan di New York e al Centre Pompidou di Parigi, ciascuna visitata da migliaia di persone.

Mr and Mrs Clark and Percy, 1970-71, Acrylic on canvas, 213.4 x 304.8 cm, Tate: Presented by the Friends of the Tate Gallery 1971 © David Hockney

Tra gli highlight della mostra di Tokyo, il dipinto su larga scala The Arrival of Spring, 10 metri di larghezza per 3,5 metri di altezza, realizzato a Woldgate, East Yorkshire, nel 2011, e un nuovo lavoro, lungo 90 metri, disegnato utilizzando l’iPad durante il periodo di lockdown per il Covid-19. Saranno inoltre esposti per la prima volta in Giappone anche 12 disegni per iPad di grandi dimensioni stampati su carta. Proprio per far capire come si possa innovare continuamente la propria tecnica senza smarrire lo stile. “Non voglio ripetermi troppo, preferirei trovare qualcosa di fresco, qualcosa di nuovo”, così Hockney parla della sua pratica.

The Arrival of Spring in Woldgate, East Yorkshire in 2011 (twenty eleven), 2011, Oil on 32 canvases (91.5 x 122 cm each), 365.6 x 975.2 cm, Centre Pompidou, Paris. Musée national d’art moderne-Centre de création industrielle © David Hockney

In esposizione anche un autoritratto recente, mai presentato prima al pubblico. Vale la pena fare un salto anche al bookshop. A parte il catalogo della mostra, che include le immagini a colori di tutte le 127 opere esposte e una conversazione tra Hockney e Pierre Restany, troverete anche ventagli di carta, tote bag, portachiavi e calendari, tutti a tema ovviamente.

Hockney, che ha compiuto 86 anni il 9 luglio 2023, continua a dedicarsi instancabilmente alla produzione di opere, oltre che a fumare. Costantemente in prima linea nella scena artistica contemporanea, continua a cercare nuovi modi per innovare il suo linguaggio. Ha vissuto per anni a Los Angeles, dipingendo le superfici delle piscine che riflettevano la luce del sole e gli spruzzi d’acqua degli irrigatori, restituendo le atmosfere della California in opere di grande impatto coloristico, formale ed emotivo, che l’hanno portato alla ribalta nel mondo dell’arte. Quindi trasferitosi di nuovo in Gran Bretagna, dal 1997 ha iniziato a rappresentare la natura e i paesaggi dello Yorkshire orientale, dove ha trascorso la sua infanzia, continuando a riscuotere un enorme consenso di pubblico e di critica.

Sul mercato secondario la sua tela Portrait of an Artist (Pool with Two Figures) del 1972 è stata venduta nel 2018 da Christie’s per più di 90 milioni di dollari, diventando il dipinto più pagato al mondo, per un artista vivente. Dopo il successo della vendita del 2022, la casa d’aste Phillips ha recentemente annunciato un nuovo appuntamento fisso nel suo calendario: a passare sotto il martello, a settembre, l’intera produzione di Hockney, dalla ricerca accademica alle iconiche piscine.

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