15 settembre 2020

Casa dov’è? Il progetto Istmo Nomade porta l’arte in giro per il mondo

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Vincitore del bando Movin’up Spettacolo, Istmo Nomade è un progetto multidisciplinare di residenze artistiche a tappe, per riflettere sul concetto di casa in Paesi diversi

È Istmo Nomade, ideato da Lara Barzon, il progetto vincitore del bando “Movin’up Spettacolo – Performing Arts 2020”, a cura del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Direzione Generale Spettacolo e GAI – Associazione per il Circuito dei Giovani Artisti Italiani,  insieme con Regione Puglia, TPP Teatro Pubblico Pugliese e GA/ER Associazione Giovani Artisti dell’Emilia-Romagna, con la produzione di La Tasca Teatro e grazie alla collaborazione dell’INA – Instituto Nacional de Artes Escenicas di Montevideo. Si tratta di un progetto nomade multidisciplinare, in cui danza e teatro si uniscono per dar vita a uno spettacolo che vuole indagare il confine tra realtà e finzione e vuol far riflette su alcuni concetti molto importanti in questo momento storico: migrazione, casa, origine, nomadismo. Non a caso per il progetto è stato pensato un coinvolgimento con Paesi diversi proprio per sottolineare la ricchezza della contaminazione e della creazione condivisa.

Lara Barzon, foto di Plinio Marsan

Il titolo, come ci spiega Lara Barzon, fa riferimento all’istmo, cioè a «una sottile striscia di terra che collega due territori di grande estensione, ci piace immaginare di costruire metaforicamente con questo progetto degli istmi che collegano i due continenti, Europa e America Latina, un collegamento creativo e non gerarchico che ci permetta di abitare la terra di mezzo e trovare sempre nuove strade per collaborare. È di fondamentale importanza per noi trascorrere un periodo di creazione in ognuno dei paesi partner proprio per far sì che lo spettacolo si nutra delle tre differenti culture e che di conseguenza il risultato finale sia una versione poetica di questi sottili territori che fanno da collegamento».

Fausto Ribeiro, foto di Moira Spitoni

La prima tappa, grazie alla quale prenderà avvio l’intero progetto, inizierà il 3 ottobre 2020 con una residenza artistica a Montevideo, in Uruguay. Tappa successiva ad aprile 2021, a Torino, per proseguire a fine 2021 ad Alta Gracia in Argentina. Il debutto dello spettacolo completo avverrà al termine della terza residenza ma ogni tappa terminerà con la presentazione del lavoro aperta al pubblico in modalità di Studio.

A prender parte al progetto sono il regista e ricercatore brasiliano Fausto Ribeiro, la danzatrice e artista performativa italiana Lara Barzon e l’artista visiva e coreografa argentina Florencia Ramon.

Florencia Ramon, foto di Ignacio Herrera

Il progetto Istmo Nomade è reso possibile dalla collaborazione di Movin’up, Istituto Nacional de Artes Escénicas, La Emergente, Alta Gracia, Cultura Viva e grazie a chi lo volesse sostenere attraverso la campagna di crowdfunding che resterà attiva fino al 10 ottobre su eppela.com.

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