18 dicembre 2021

Corpi sul palco: la rassegna al confine tra performance e teatro

di

Andrea Contin ci parla di “Corpi sul palco”, la rassegna di performance artistiche a teatro che, dopo una serie di appuntamenti ibridi, torna dal vivo, al Teatro Linguaggicreativi di Milano

Andrea Contin presenta Corpi sul palco, Teatro Linguaggicreativi, 2019. Foto David De Carolis

su questa linea di confine che si muove “Corpi sul palco”, la rassegna di performance artistiche a teatro che, dopo la pausa dello scorso anno, torna finalmente live, in presenza, venerdì 17 e sabato 18 dicembre 2021 al Teatro Linguaggicreativi, in via Villoresi, a Milano. Inaugurata nel 2019 a Teatro Linguaggicreativi, curata e presentata da Andrea Contin, la manifestazione prevede la partecipazione di Valerio Ambiveri, Teresa Antignani, Matteo Coluccia, Nicola Di Caprio, Manuel Esposito e Aronne Pleuteri, Chiara Gambirasio, Goldschmied & Chiari, Luigi Presicce, Sergio Racanati, Superteste e Marcella Vanzo.

Nato dall’incontro tra l’artista e curatore Andrea Contin con Simona Migliori, Paolo Trotti e Ilaria Piccardi di Teatro Linguaggicreativi di Milano, “Corpi sul palco” ha esordito a Milano nel 2019 e, dopo l’inaspettato e improvviso arresto di ogni attività, ha continuato il suo percorso online. È stata quindi la volta dell’importante mostra al MMSU – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Rijeka in Croazia, prima del ritorno ibrido a teatro con “Corpi (non) sul palco”, un formato inedito in cui gli artisti si sono esibiti in streaming dai loro luoghi d’origine sparsi per il mondo per essere proiettati in diretta per il solo pubblico in sala.

Abbiamo raggiunto Andrea Contin per farci dire di più.

Valerio Ambiveri, still da “Trilogia fenicia”: Ištar presenta gli strumenti, 209

Quali sono gli aspetti che caratterizzano maggiormente la nuova edizione di Corpi sul Palco?

«Abbiamo attraversato questi due anni incredibili dal palco all’online al museo allo streaming, sempre assecondando le potenzialità concettuali che ci permettessero di inserirci nello spirito del tempo che ci è piombato addosso.

Adesso torniamo a teatro e già dalle prime prove ci accorgiamo che non è più come la prima volta, e forse non lo sarà più. Oggi un’ansia sottile che viene dal ritornare al contatto vero, alla promiscuità per quanto controllata possa essere, aleggia su tutto. Ma questo ci stringe attorno al fuoco come una tribù che, restando unità, si difende dall’oscurità che la circonda, trasformando le performance e il teatro in un luogo e in un rito sciamanico che esorcizzi e dia spunto per una rinascita urgente e necessaria».

Chiara Gambirasio, still da Oggetto, complemento, via (Volo, Corsa, Nuoto), 2021

Come sono stati scelti gli artisti invitati e che cosa rappresentano – in generale – nella scena italiana e internazionale?

«Quando Pietro Gaglianò, citando Corpi sul palco nel suo recente testo Psicopatologia della Performance, scrive che “la Performance trova cittadinanza per ispirazione di artisti e non di critici o curatori”, coglie uno dei punti nodali del progetto: il confronto tra pari. Io sono un artista e non un curatore, non creo il contenuto ma il contenitore. Creo uno spazio in cui, per prossimità o per incontro, l’artista entra ed è libero di prendersi la responsabilità della sua opera, senza filtri o mediazioni, nel bene e nel male, senza l’appoggio del nome o dell’istituzione e senza stigmi di sorta per età o per provenienza, rappresentando in quel momento nient’altro che se stesso. Così è stato nella prima edizione e così continua ad essere».

Goldschmied & Chiari, goldiechiari 2001, stampa fotografica

Quale opportunità espressiva rappresenta per gli artisti poter lavorare in questo contesto?

«Corpi sul palco offre agli artisti la possibilità di confrontarsi con la quarta parete in uno spazio totalmente simbolico e con un vero pubblico teatrale, non tanto per provenienza ma per condizione psicologica. Con queste premesse l’artista vive il momento di Corpi sul palco con lo spirito di ricerca e con un attenzione all’altro da sé ormai in estinzione altrove, con lo slancio del giovane artista che affronta una sfida, quale che sia la sua età e la sua carriera sociale. Questa è la cosa di cui più spesso mi ha ringraziato chi ha partecipato alle edizioni precedenti e che provoca l’entusiasmo con cui gli artisti hanno risposto e continuano a rispondere all’invito».

Luigi Presicce, Santo Stefano Coriandoli Pietre, 2015, Performance per uno spettatore alla volta, Chiesa di Santo Stefano Piccolo, Putignano, fotografia Dario Lasagni

Nel comunicato stampa si legge che “gli artisti invitati appartengono a generazioni diverse e hanno modi espressivi eterogenei, così che le serate di Corpi sul palco possano offrire una visione il più sintomatica possibile del mondo della performance nelle arti visive”. In estrema sintesi, quali sono le principali caratteristiche, oggi, della performance nelle arti visive in Italia?

«Quando parliamo di performance parliamo di un mondo dai contorni sfumati e dall’essenza fluida, e cercare di definirla porterebbe inevitabilmente a parzialità e inesattezze. Proprio per questo applico un approccio fenomenologico nello strutturare Corpi sul palco, facendo in modo che quello che succede dentro al teatro sia un microcosmo prodotto dalla complessità stessa del macro sistema, di cui rappresenta quindi una delle infinite sintesi possibili. Maggiore è la sospensione di giudizio applicata e maggiore sarà la complessità espressa».

Che cosa vi piacerebbe vedere nel futuro di Corpi sul Palco?

«Non ho nessun desiderio divinatorio nei confronti di Corpi sul palco. Abbiamo vissuto ristrutturazioni cognitive continue e provato grandi emozioni nel costruire di volta in volta l’edizione successiva alla precedente, in un flusso in divenire che poi, davanti all’evento, ha destato grande sorpresa in noi. In Ilaria Piccardi che ha inventato con me la prima edizione, in Simona Migliori e Paolo Trotti di Teatro Linguaggicreativi, in Lara Facco che ci racconta e in tutti quelli che hanno preso parte fin qui all’impresa. Nel futuro, dunque, spero semplicemente che Corpi sul palco continui a sorprenderci».

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui