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Oggi è la festa della mamma. Auguri a tutte! Se è stato impossibile fare loro un regalo a causa del lockdown, ecco un suggerimento dalla redazione: exibart.artworld. Non saranno fiori o pasticcini, ma una scorpacciata di notizie dal mondo dell’arte, tratte dalle maggiori testate internazionali.
- Come già vi annunciavamo, Frieze New York apre le sue porte online. Non siete ancora andati a dare un’occhiata? Ci pensa Artnet, con una selezione delle opere più costose, ma anche di quelle interessanti a un prezzo accessibile. Guardando il lato positivo della versione virtuale della fiera, è possibile infatti utilizzare filtri di ricerca per esplorare gli stand in maniera alternativa, esattamente come quando impostiamo “dal prezzo più basso a quello più alto” durante il nostro abituale shopping online.
- Snapchat ha lanciato una nuova iniziativa in collaborazione con Damien Hirst. Un’esperienza di realtà aumentata che permette agli utenti di creare la propria versione di alcune opere dell’artista, direttamente dai propri smartphone. L’iniziativa sostiene l’organizzazione Partners in Health, che fornisce assistenza sanitaria a persone vulnerabili durante la pandemia di COVID-19. Le opere fai-da-te potranno essere aggiunte alla galleria collettiva di Snapchat.
- Un interessante articolo di Mute ripercorre la storia degli scioperi del settore culturale, dalle azioni del primo Novecento alle più attuali proteste anti-Trump. Emerge così un filo rosso che accumuna le battaglie del personale della Disney e i FridaysForFuture. Cosa significa scioperare per l’arte? Qui qualche risposta.
- La consapevolezza dell’importanza del riciclare i rifiuti non è una novità di questo secolo. Recenti studi portati avanti a Pompei, hanno rilevato infatti che la città era dotata di un sofisticato sistema di smistamento delle pile di rifiuti. Ce ne dice qualcosa in più l’archeologa Allison Emmerson, che ha portato avanti queste scoperte. «Le tecniche di riciclo e di riutilizzo sono comportamenti umani; da quando utilizziamo strumenti, l’umanità ha sempre contemplato di riciclarli e riutilizzarli», ha spiegato in un’intervista per Hyperallergic.
- Qualche mese fa il Museum of Fine Art di Boston è finito nell’occhio del ciclone a causa di alcuni studenti in visita che si sono dichiarati oggetto di osservazioni razziste da parte di altri visitatori e dal personale dell’istituzione. Oggi il MFA ha lanciato un fondo di 500mila dolllari per progetti e iniziative più inclusive, volte a scongiurare questi episodi e promuovere la diversità.
- Il Guardian presenta l’ultimo lavoro di Marina Amaral. L’artista ha dato colore ad alcune vecchie fotografie in bianco e nero dei conflitti mondiali. A suo avviso, il colore ci permette di comprendere le immagini in modo più profondo.