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Il mese di gennaio continua a stupire. La politica internazionale ci regala sempre nuovi colpi di scena ed exibart.artworld è qui per compensare con una sana dose di notizie dal mondo dell’arte.
- La prima notizia arriva dal New York Times: in questo lungo articolo, Graham Bowley riflette sul mandato di Donald Trump, mettendo in chiaro che il presidente americano uscente ha cercato di minare i fondi per il National Endowment for the Arts. L’agenzia che si occupa dei fondi per l’arte, però, è riuscita a sopravvivere. Tutto questo grazie al supporto del Congresso.
- Non solo attualità, ma anche approfondimento. Continuiamo a segnalarvi il Magazine del MoMA, inesauribile fonte di spunti interessanti e riflessioni che intrecciano i saperi e li applicano alle tematiche contemporanee. Anche questa settimana, infatti, ci propongono un interessante affondo sul mito della cavalleria, sui monumenti ai confederati, e sul riscatto iconografico – e anche politico – dell’artista Kara Walker. Trovate l’articolo qui.
- Ci spostiamo in Danimarca, dove la scorsa settimana, il doppiaggio del protagonista di Soul (una delle nuove uscite Disney) ha destato grandi polemiche. Infatti, il protagonista del film Pixar, Joe Gardner, è un afro-americano con la passione per il jazz. Nella versione danese, però, il doppiaggio della Joe è stato affidato alla voce di un attore danese, Nikolaj Lie Kaas. Se ne parla in questo articolo del Copenhagen Post.
- E a proposito di film e serie tv, Teen Vogue recita: Hollywood ha un’autentica fissazione per l’imperialismo che dovrebbe smettere. Nell’articolo, le ragioni per cui dovremmo smettere di romanticizzare la corona inglese. Una riflessione non da poco, considerata la mole di produzioni a tema, nell’ultimo periodo.
- Sempre Vogue, ma non Teen. Le previsioni per gli Oscar 2021, che ormai sono alle porte. Quest’anno, con i cinema chiusi e le grandi rassegne sospese, ci fa bene pensare alle migliori pellicole, sia a quelle già viste, che quelle da recuperare, candidate tra i migliori film.
- Torniamo in America ora, dove il candidato sindaco di New York Andrew Yang sta pensando a come far crescere la comunità artistica della città. Artnet, infatti, riporta in questo articolo i contenuti della sua proposta che prevede anche la sovvenzione di TikTok Hype Houses nella città. Le sue proposte ci fanno riflettere sull’ormai strettissimo rapporto fra città e social media.