22 marzo 2022

2 milioni di euro da MiC, per sostenere gli artisti ucraini in Italia

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Dalla Triennale di Milano al MAXXI di Roma, passando per il San Carlo di Napoli, 100 mila euro a 20 fondazioni culturali italiane per finanziare programmi di residenze dedicate ad artisti ucraini

Mark Rothko, Untitled (Yellow and blue), part.

Anche in Italia continuano le iniziative per aiutare la popolazione ucraina che, da ormai quasi un mese, sotto assedio dell’esercito della Russia: il MiC – Ministero della Cultura ha stanziato 2 milioni di euro a favore di 20 Fondazioni culturali italiane, per la realizzazione di residenze artistiche per i lavoratori dell’arte e della cultura ucraini, nei rispettivi settori di attività, dal teatro al cinema, dalle arti visive alla lirica, dalla danza alla museologia. Un intervento che si aggiunge alla decisione del Governo italiano di offrire all’Ucraina i mezzi per la ricostruzione del Teatro di Mariupol, quando le condizioni lo permetteranno.

«Un sostegno concreto alle artiste e agli artisti ucraini che in queste ore drammatiche stanno fuggendo dalla guerra per trovare rifugio in Italia. Consentire loro di proseguire a svolgere il proprio lavoro creativo è un gesto doveroso di solidarietà nel segno di una cultura che davvero unisce il mondo», ha dichiarato il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, che ha firmato oggi il decreto.

Le Fondazioni italiane a sostegno degli artisti ucraini

In particolare, i 2 milioni di euro delle risorse dedicate al funzionamento dei soggetti giuridici creati o partecipati dal Ministero della cultura, sono ripartiti in quote da 100mila euro per le seguenti 20 Fondazioni: la Fondazione MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo; la Fondazione la Biennale di Venezia; la Fondazione la Triennale di Milano; la Fondazione la Quadriennale di Roma; la Fondazione Museo delle antichità egizie di Torino; la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma; la Fondazione Accademia Nazionale di S. Cecilia di Roma; la Fondazione Arena di Verona; la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari; la Fondazione Teatro alla Scala di Milano; la Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova; la Fondazione Teatro Comunale di Bologna; la Fondazione Teatro dell’Opera di Roma; la Fondazione Teatro di San Carlo di Napoli; la Fondazione Teatro la Fenice di Venezia; la Fondazione Teatro Lirico di Cagliari; la Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste; la Fondazione Teatro Maggio Musicale Fiorentino; la Fondazione Teatro Massimo di Palermo; la Fondazione Teatro Regio di Torino.

Artists at Risk lancia Solidarity Prints

Un gruppo informale di artisti internazionali si è riunito per supportare l’organizzazione no-profit Artists at Risk, piattaforma internazionale che già stava organizzando una rete solidale di ospitalità per accogliere artisti, scrittori e curatori in fuga dall’Ucraina. Per questa nuova raccolta fondi, ogni artista ha donato una stampa di un’opera d’arte. Tutti i proventi saranno devoluti ad Artists at Risk. Le stampe sono disponibili al costo di 200 euro l’una, sul sito solidarityprints.org.

Questi gli artisti coinvolti: Hito Steyerl, Pierre Huyghe, Nan Goldin, Isaac Julien, Thomas Struth, Tacita Dean, Gabriel Orozco, Rosemarie Trockel, Luc Tuymans, Elizabeth Peyton, Thomas Demand, Matthew Barney, Jeremy Deller, Laure Provoust, Rirkrit Tiravanija, Lisa Brice, Julian Schnabel , Bae Bien-U, Camille Henrot, Sam Durant, Fiona Banner, Jim Hodges, Miranda July, Cyprien Gaillard, Thomas Hirschhorn, Klara Liden, James Welling, Ketuta Alexi Meskhishvili, Julieta Aranda, Andro Wekua, Allison Katz, Kon Trubkovich, Lynne Tillman, Francesco Clemente, Sanya Kantarovsky, Nedko Solakov, CAConrad, Ives Maes, Celine Condorelli, Jonas Staal, Yves Mettler, Rafaella Crispino, Slavs & Tartars, Tai Shani, Olga Balema, Amy Sillman, Ben Rivers, Luiza Simons, Frank Thiel, Ida Ekblad, Nastio Mosquito, Sarah Entwistle, Marc Siebenhüner, Eliza Douglas, Lisa Oppenheim, Peter Puklus, Sophie Thun, Silja Yvette, Luigi Ontani, Johannes Ceccelli Estate, Carmen Winant, Paul Knight, Amalia Pica.

2 Commenti

  1. Ma che bravi… mai si era vista tanta munificenza in Italia in favore dell’arte. Agli artisti italiani che stanno morendo di fame converrebbe imparare l’ucraino, farsi un viaggetto in autostop e rimpatriare in Italia sotto mentite spoglie come profughi in residenza d’artista. Quali onori! Quali opportunità! Nemo profeta in patria.

  2. Ottima proposta, inoltre, gradirei sapere, se la stampa è munita di firma, certificato o altro, a documanterne la specificità dell’evento.
    Grazie
    Domenico

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