25 novembre 2019

Colpo grosso al Castello di Dresda: rubati antichi gioielli

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Trafugata la collezione di gioielli conservata nella sale delle Volte Verdi del Castello di Dresda. Il valore ammonterebbe a svariati milioni di dollari

Sebastian Kahnert/picture-alliance/dpa/AP Images

Se il furto della toilette dorata di Maurizio Cattelan in Inghilterra vi sembrava il plot di un poliziesco, il colpo avvenuto in Germania questa mattina vi lascerà senza fiato. Una banda di ladri si è introdotta nel Castello di Dresda, precisamente nell’ala Grünes Gewölbe, le sale cosiddette delle Volte Verdi, dove è conservata la collezione di gioielli più ampia d’Europa, riuscendo a portar via tre set di pezzi, per un valore imprecisato. Nel vero senso della parola, visto che si tratta di gioielli mai messi sul mercato ma, secondo quanto riportato da Bild, potrebbe ammontare addirittura a un miliardo di dollari. Nel qual caso – ma la stima è tutt’altro che ufficiale, considerando il taglio scandalistico e gossipparo del quotidiano tedesco –, si tratterebbe di un record assoluto, superando anche il leggendario furto all’Isabella Stewart Gardner Museum di Boston, dove, il 18 marzo del 1990, due uomini vestiti da poliziotti trafugarono 13 opere, di artisti come Manet, Degas, Rembrandt e Vermeer.

La dinamica del furto al Castello di Dresda

Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, negli attimi precedenti al furto, avvenuto intorno alle 5 della mattina di lunedì, 25 novembre, l’alimentazione elettrica dell’edificio è stata interrotta, a causa di un incendio alla centralina che serve l’intera strada, causando quindi lo spegnimento di tutte le luci e una possibile interruzione di corrente anche nelle sale delle Volte Verdi. Quindi, due ladri sono entrati nel Castello attraverso una piccola finestra, prendendo solo i gioielli più piccoli e leggeri. Non si sa quanti siano i complici ma, per il momento, la polizia di Dresda è in stretto contatto con i colleghi di Berlino, sospettando si tratti di una organizzazione ramificata.

Tra gli oggetti depredati, un gioiello del XVIII secolo, appartenuto ad Augusto II di Polonia che, negli anni in cui ricoprì la carica di Elettore di Sassonia, trasformò Dresda in una capitale dell’arte e della cultura, dando impulso, tra le altre cose, alla creazione della collezione di gioielli, conservata dal 1723 nell’antico castello.

La collezione di gioielli

I tesori custoditi nelle sale dalle Volte verdi, riaperte al pubblico nel 2006, fanno parte della collezione di Stato. Si tratta della più ricca collezione di gioielli in Europa, con più di 4mila pezzi, principalmente di epoca e stile barocco, tra ori, pietre preziose e diamanti. Tra le opere più preziose, il diamante a 41 carati conosciuto come Dresden Green che, però, è sfuggito ai ladri, visto che si trova in prestito al Metropolitan Museum di New York, insieme ad altri 17 pezzi. Le opere sono custodite in sale degne di Fort Knox, almeno a quanto dichiarò, nel 2010, Martin Roth, ex direttore delle Collezione di Stato di Dresda ma, evidentemente, le misure di sicurezza non sono bastate, anche se sulla dinamica dovranno essere precisati diversi altri particolari.

«I tesori custoditi nel Castello sono stati conquistato dal popolo della Sassonia lungo i secoli. Non si può capire la storia della nostra regione, del nostro Stato libero, senza la straordinaria collezione delle Volte Verdi», ha dichiarato Michael Kretschmer, premier della Sassonia.

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