17 ottobre 2019

Comune di Siena e Musei Senesi: e se si collaborasse per obiettivi più alti?

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I Musei Senesi e Comune di Siena si separano: costi troppo alti e vantaggi insoddisfacenti. In attesa di un sistema museale integrato

Il Comune di Siena ha lasciato a fine settembre la Fondazione Musei Senesi: la Torre del Mangia e il Museo Civico sono usciti dal circuito di oltre 40 piccoli musei che da quasi vent’anni si propongono in una rete territoriale, con l’obiettivo della valorizzazione di un grande patrimonio culturale diffuso tra circa trenta comuni.

Torre del Mangia

 

La motivazione della decisione è stata dettata dall’insoddisfazione per i vantaggi ottenuti, a fronte di un costo di partecipazione giudicato troppo oneroso. Scelte di amministrazione a parte, l’auspicio di tutti coloro che hanno a cuore le testimonianze d’arte, di storia e il paesaggio dello straordinario territorio della provincia di Siena, è che questi musei aperti alle visite e allo studio consolidino la loro identità di luoghi di bellezza assoluta, lungo percorsi di conoscenza che escono dalle mete più note e frequentate e per questo regalano in modo sorprendente occasioni e atmosfere speciali.

In città, dove la storia recente è stata particolarmente travagliata (e in tema di patrimonio museale ci sono in ballo tra l’altro decisioni sul Santa Maria della Scala), l’abbandono della fondazione Musei Senesi dea parte del Comune di Siena è stato visto da molti come una mossa politica della giunta, in opposizione alle scelte della precedente amministrazione; ma entrambe le parti, Comune e Fondazione, hanno parlato di apertura al dialogo.

Facendo prevalere pragmatismo, lungimiranza e interessi collettivi, sarebbe bello che questo episodio si configurasse anzi come la spinta al ripensamento di un modello positivo di collaborazione, imprimendo un’accelerazione verso la costituzione di un sistema in grado di sviluppare maggiormente tante piccole e preziose realtà. Questo sia ai fini della preservazione del territorio e della tutela dei beni che della proposta per un turismo non intensivo.

E non sarebbe male immaginare anche a Siena, in un futuro non lontano, un sistema museale davvero integrato, come accade in altre città europee, oltre i muri burocratici e ideologici delle singole amministrazioni, locali, territoriali, nazionali, pubbliche o private.

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