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Ecco chi saranno i curatori della 18ma edizione della Quadriennale di Roma
Attualità
Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera, Francesco Stocchi e Alessandra Troncone saranno i curatori della 18a Quadriennale di Roma, nominati dal Consiglio di Amministrazione della Quadriennale di Roma, su proposta del presidente Luca Beatrice, in seguito alla seduta tenutasi lo scorso 9 aprile. La 18a edizione comprenderà anche una sezione storica curata da Walter Guadagnini, in collaborazione con l’Archivio Biblioteca della Quadriennale. Scopriamo più nel dettaglio i profili dei curatori che daranno vita a questa edizione.
Nato a Torino nel 1963, Luca Massimo Barbero è attivo tra Milano e Venezia, dove è Direttore dell’Istituto di Storia dell’Arte della Fondazione Giorgio Cini e curatore associato delle collezioni di arte moderna e contemporanea di Intesa Sanpaolo. Curatore e critico d’arte europea e americana del Secondo dopoguerra, per oltre 17 anni ha ricoperto il ruolo di Associate Curator della Collezione Peggy Guggenheim di Venezia.
Ha collaborato con i più importanti artisti del XX secolo, occupandosi di progetti, mostre e pubblicazioni dall’ampio respiro internazionale. Dal 2009 al 2011 ha assunto la direzione del MACRO, il Museo d’Arte Contemporanea di Roma, dove ha collaborato con grandi artisti contemporanei, così come con progetti di giovani artisti. Ha più volte cooperato con diverse istituzioni museali nazionali e internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, la quale ha recentemente ricevuto in consegna una parte del suo vasto archivio, inaugurando un progetto che porterà alla creazione dell’omonimo fondo.
Dal 2021 è ideatore e curatore di Venice Time Case, progetto itinerante che raccoglie cinquanta giovani artisti contemporanei dell’area veneziana, dando vita ad una nuova cornice editoriale ed espositiva con lo scopo di promuovere l’arte emergente in Italia e all’estero.
Francesco Bonami, nato a Firenze nel 1955, vive a New York ed è attualmente Direttore Artistico di ByArtMatters in Cina. Fra i vari incarichi, ha diretto la 50a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia e ha curato mostre presso istituzioni come il Museo di Arte Contemporanea di Chicago e il Walker Art Center di Minneapolis.
Dopo il diploma in Scenografia e Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze alla metà degli anni 80’ si trasferisce a New York, prima come US Editor di Flash Art e poi a Chicago come senior curator del Museo di Arte contemporanea di Chicago. Dal 1995 al 2018 è stato direttore artistico della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, dove ha curato numerose esposizioni sull’arte italiana.
Nel 2003, viene nominato direttore della 50ma Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia. È stato curatore della SITE Santa Fe Biennial nel 1997, di Manifesta 3 a Ljubiana nel 2000 e della 75ma Whitney Biennial of American Art nel 2010. Dal 2013 è Direttore Artistico di ByArtMatters centro d’arte contemporanea in Hangzhou, Cina, disegnato da Renzo Piano. Nel 2010 ha ricevuto la Legion D’Honneur della Repubblica Francese.
Tra le mostre curate si ricordano: Unfinished History, Walker Art Center, Minneapolis (1998); Examining Pictures: exhibiting paintings, White Chapel, Londra (1999); Italics. Arte italiana fra tradizione e rivoluzione, Palazzo Grassi, Venezia (2008), Rudolf Stingel MCA Chicago (2007), Jeff Koons, MCA Chicago 2008, Damien Hirst, Doha Qatar Museum Authority (2013), Maurizio Cattelan, UCCA Bejing (2021), Urs Fischer, Fondazione Jumex di Città del Messico (2022).
Collabora con Il Foglio e Vanity Fair Italia. Tra le ultime pubblicazioni, POST. L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità sociale (Feltrinelli 2019) e Bello sembra un quadro – Controstoria dell’arte (Feltrinelli 2022), The Spintster’s Poems (Karma Books 2024).
Emanuela Mazzonis di Pralafera, nata a Roma nel 1980, è curatrice indipendente e vive in Lussemburgo. È membro del comitato scientifico di MIA Photo Fair e curatrice per la sezione Reportage beyond Reportage della fiera. Ha curato mostre in istituzioni prestigiose come il Museo MAXXI di Roma e la Triennale di Milano.
Laureata in Storia dell’arte presso La Sapienza di Roma, ha conseguito un master in Art Management all’Accademia di Brera di Milano. Dopo una prima esperienza nel mondo delle gallerie d’arte (Francesca Kauffmann, Milano, Gavin Brown Enterprise, New York), dal 2003 al 2011 è stata assistente curatrice della Collezione François Pinault, Venezia.
Tra le mostre curate: Addio anni ’70, Palazzo Reale, Milano, 2012; The Sea Is my Land. Artists from the Mediterranean Sea, Museo MAXXI, Roma, Triennale di Milano, FRAC, Marsiglia 2013-2016; Year after Year – opere su carta dalla UBS Art Collection, GAM, Milano, 2014; Don’t Shoot the Painter – Dipinti dalla UBS Art Collection, GAM, Milano, 2015; Me, Family, Mudam, Lussemburgo, 2020.
Dal 2023 è membro del comitato scientifico di MIA Photo Fair, Milano e curatrice della sezione Reportage beyond Reportage della fiera. Ha pubblicato saggi in diverse pubblicazioni, tra cui Artists Interviews per la Luxembourg Art Week, 2023; Stronger than Memory and Weaker than Dewdrops – Karolina Markiewicz and Pascal Piron, 2021; Me, Family. Portrait of a Young Planet, 2020; Monumenti effimeri. Storia e conservazione delle installazioni, 2009.
Francesco Stocchi, nato a Roma nel 1975, è direttore artistico del MAXXI di Roma dal 2023. Precedentemente curatore del Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, ha curato mostre per istituzioni come la Galleria Borghese e il Padiglione Svizzera alla Biennale di Venezia. Curatore del programma espositivo della Fondazione Carriero di Milano, è membro del Comité consultatif du Fonds de dotation de la Fondation La Fayette di Parigi e responsabile del programma artistico della Fondazione Memmo di Roma.
Direttore de Il Foglio Arte, inserto d’arte del quotidiano, ha coltivato una collaborazione decennale con la rivista Artforum e nel 2010 ha fondato il magazine AGMA. Nel 2022 è stato curatore del Padiglione Svizzera alla 59ma Esposizione Intarnazionale d’Arte – La Biennale di Venezia, per un progetto di Latifa Echakhch, e nel 2021 ha cocurato la 34ma edizione della Biennale di San Paolo.
Tra le mostre curate, si ricordano: Giuseppe Penone. Gesti universali, Galleria Borghese, Roma; Leandro Elrich. Oltre la soglia, Palazzo Reale, Milano; Steve McQueen. Sunshine State, Museum Boijmans Van Beuningen e IFFR International Film Festival, Rotterdam; Leoncillo – Fontana. La forma della materia, Fondazione Carriero, Milano; Costantin Brancusi, Medardo Rosso, Man Ray. Framing Sculpture, Museum Boijmans Van Beuningen, Rotterdam; Sol LeWitt. Between The Lines, curata insieme a Rem Koolhaas, Fondazione Carriero, Milano; Fantasmagoria Callas, Museo Teatrale alla Scala, Milano.
È autore di saggi, tra gli altri, su Richard Serra, Medardo Rosso, Gelatin, Arcangelo Sassolino, Pino Pascali e delle monografie su Cindy Sherman, pubblicata da Electa, e Francesca Woodman. Scrive e tiene regolarmente conferenze su temi legati all’arte contemporanea e alla cultura visiva.
Alessandra Troncone, nata a Napoli nel 1984, città dove vive e lavora, ha partecipato a programmi curatoriali internazionali e ha co-curato la 12a Biennale di Kaunas. Storica dell’arte e curatrice, è docente di Storia dell’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 2015 ha partecipato al Curatorial Program del de Appel Arts Center di Amsterdam e nel 2016 è stata curatrice in residenza nell’ambito del Curatorial Program for Research – Eastern Europe.
Come curatrice, il suo lavoro manifesta un interesse specifico per le nuove produzioni artistiche volte a stabilire connessioni peculiari tra opere d’arte contemporanee, luoghi storici e patrimonio immateriale. Dal 2018 è codirettrice artistica di Underneath the Arches, programma di arte contemporanea presso il sito archeologico dell’Acquedotto augusteo del Serino a Napoli, dove ha curato progetti site specific di Arturo Hernández Alcázar, Hera Büyüktaşçıyan, Adrian Melis e Jumana Manna.
Ha curato inoltre mostre presso istituzioni italiane e straniere, tra cui il Museo Madre a Napoli, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea a Roma, Fondazione Arnaldo Pomodoro a Milano, Fondazione Morra a Napoli, Izolyatsia a Kyiv. Nel 2022-2024 è parte del team curatoriale della Fondazione La Quadriennale di Roma sotto la direzione artistica di Gian Maria Tosatti per i progetti “Quaderni d’arte italiana”, “Quotidiana” e “Panorama”, quest’ultimo volto a monitorare la scena artistica italiana attraverso un’attività di studio visit su tutto il territorio nazionale.
Autrice di numerosi articoli e saggi su riviste, libri, cataloghi e opere enciclopediche, è corrispondente per Flash Art. Dal 2018 è membro dell’IKT – International Association of Curators of Contemporary Art.
Ed infine Walter Guadagnini, nato a Cavalese nel 1961, è direttore di CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia di Torino e docente di Storia dell’arte e della fotografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha diretto la Galleria Civica di Modena e curato mostre per importanti istituzioni italiane.
Dal 1986 ha lavorato alla Galleria Civica di Modena, dove ha collaborato alle mostre Roma 1934, Alberto Ziveri, Ferruccio Ferrazzi, Antonietta Raphael. Dal 1995 al 2005 è direttore della Galleria Civica di Modena, dove ha curato tra le altre le mostre a tema L’invenzione del paesaggio (1995), Le metamorfosi del corpo (1996), L’eroe borghese. Temi e figure da Schiele a Warhol (2000), Pop Art UK – British Pop Art 1956-1972 (2004, con Marco Livingstone), Pop Art Italia – 1958-1968 (2005) e le antologiche di Allen Jones, Mel Ramos, Domenico Gnoli, Peter Phillips e Allan D’Arcangelo.
Dal 2004 al 2015 è stato presidente della commissione scientifica del progetto UniCredit e l’arte, contribuendo alla costituzione della collezione del gruppo bancario, presentata in diverse mostre in Italia e all’estero. Dal 2018 è tra i Direttori Artistici del Festival Fotografia Europea di Reggio Emilia, dove ha curato numerose mostre di autori italiani e stranieri, storici e contemporanei.
Dal 1995 al 2003 ha collaborato come critico d’arte al quotidiano la Repubblica, mentre dal 2006 al 2021 è responsabile della sezione fotografica della rivista Il Giornale dell’Arte. Ha collaborato dal 2005 con la rivista FMR, divenendo poi codirettore dal 2008 al 2010 della rivista FMR – Bianca. Tra i volumi pubblicati, la monografia Henri Matisse. La vita e l’opera (Idea Libri, Milano 1993), Domenico Gnoli. Lettere e scritti (Abscondita, Milano, 2004) e numerose letture della storia della fotografia.
L’appuntamento con la 18a Quadriennale di Roma si preannuncia come un evento imperdibile per gli amanti dell’arte contemporanea italiana, grazie alla partecipazione di curatori di alto profilo e alla ricca programmazione che abbraccerà sia le nuove tendenze artistiche che la tradizione storica del nostro Paese.