12 gennaio 2022

In Irlanda, il Governo stanzia 25 milioni per dare un reddito di base agli artisti

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Per contrastare le ricadute economiche del Coronavirus, il governo irlandese ha stanziato 25 milioni di euro per garantire un reddito di base agli artisti e agli operatori culturali

National Gallery of Ireland, Dublino

La pandemia, tra le altre cose, ha messo in evidenza tutte le vulnerabilità dell’attuale sistema economico, colpendo in particolare quei settori della produzione che, nel corso degli anni, hanno subito una deregolamentazione. Tra questi, anche l’ambito dell’arte, la cui filiera, dal singolo artista al museo internazionale, passando per le manifestazioni, ha risentito di un’organizzazione del lavoro gassosa, che prima sembrava solo agile ma che poi ha rivelato tutte le sue fragilità. I governi sono intervenuti in vario modo per porre un rimedio ma l’Irlanda sembra aver compiuto un passo in più, introducendo per la prima volta un programma di reddito di base per gli artisti e gli operatori culturali.  Un progetto simile fu lanciato dalla città San Francisco nell’ottobre 2021. Nell’ambito del programma di reddito di base della città, 6 milioni di dollari sono stati stanziati per finanziare uno stipendio mensile di mille dollari per un massimo di 130 tra artisti e operatori culturali.

Il 6 gennaio, Catherine Martin, Ministro irlandese del Turismo, della Cultura, delle Arti, del Gaeltacht, dello Sport e dei Media, ha aperto una consultazione online per sollecitare pareri e proposte sullo sviluppo del programma pilota. «Sono determinata a garantire che la pandemia non arrechi danni permanenti al settore artistico e che la misura pilota del reddito di base aiuti a garantire che le arti in Irlanda tornino più forti che mai», ha aggiunto.

Il governo ha stanziato 25 milioni di euro da distribuire tra 2mila operatori e luoghi dell’arte e della cultura in tre anni. La consultazione online si chiuderà il 27 gennaio, mentre il programma dovrebbe essere lanciato entro la fine dell’anno. Il progetto sul reddito di base è stato proposto da una task force riunita da Martin nel 2020, per trovare nuove soluzioni per le ricadute finanziarie della pandemia nelle arti. Il rapporto iniziale del comitato suggeriva un’assegnazione di € 10,50 all’ora ai lavoratori artistici selezionati.

Attualmente è in fase di valutazione la procedura di selezione degli artisti ma, secondo il Ministero, non sarà competitivo: se il numero di candidati dovesse superare il finanziamento disponibile, i vincitori verranno selezionati casualmente ma i dettagli esatti devono ancora essere determinati.

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