15 novembre 2019

La situazione a Venezia: si contano i danni mentre il Mibact prepara gli aiuti

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Mentre l'acqua alta continua a invadere Venezia, Dario Franceschini fa i primi sopralluoghi e lancia alcune iniziative per aiutare il patrimonio culturale

Foto Claudio Furlan

La pioggia continua a battere su Venezia, ingrossando l’acqua alta che, però, oggi si è attestata a 154 centimetri, dopo il record dei 187 cm di martedì. Non sono state registrate altre vittime ma i danni sono tanti e non sarà semplice fare una stima precisa. Il 70% del centro storico è allagato e Piazza San Marco è stata chiusa.

Il punto della situazione dei musei e dei palazzi storici

Come scrivevamo, anche le istituzioni culturali di Venezia hanno subito danni. I primi piani di tutti i musei sono stati allagati anche se le opere sono solitamente allestite ai piani superiori, l’acqua ha invaso spazi come quelli della caffetteria e del bookshop della Collezione Peggy Guggenheim. Per garantire l’incolumità dei visitatori, molti musei sono rimasti chiusi ma tra oggi e domani dovrebbero riaprire. Complicata anche la situazione alla Fondazione Querini Stampalia ma il caso più grave è stato a Ca’ Pesaro, dove si è sviluppato un principio di incendio, domato dai vigili del fuoco.

Ca’ Rezzonico e Museo del Settecento Veneziano, Museo di Palazzo Mocenigo, Casa di Carlo Goldoni, Palazzo Fortuny e il Museo di Storia Naturale riapriranno sabato 16. Ai Giardini e all’Arsenale, le mostre della Biennale hanno chiuso ieri ma oggi hanno riaperto, mentre più complessa è la situazione dei padiglioni nel centro storico. Secondo alcune testimonianze, il Padiglione dell’Iran avrebbe subito danni consistenti. Rimane critica anche la situazione all’Isola di San Servolo, dove ha sede la Venice International University, il Collegio Internazionale dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e la Fondazione Franco e Franca Basaglia.

I provvedimenti di Dario Franceschini

«Abbiamo presentato un emendamento per estendere l’art bonus, l’incentivo fiscale per chi dona per il recupero del patrimonio culturale, anche a tutto il patrimonio ecclesiastico di Venezia. Sono tante le chiese che hanno avuto danni e sono state invase dall’acqua. In Parlamento auspico che tutte le forze politiche convergano su questa proposta che non deve avere colore politico». Ha dichiarato il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, al termine del sopralluogo nell’area marciana e a Palazzo Ducale.

«Ho parlato con il capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, è già stato attivato il numero 45500 per effettuare donazioni via SMS per il recupero del patrimonio culturale di Venezia. Tutto il mondo ama questa splendida città, che lo dimostri adesso», ha continuato il Ministro. Il numero solidale è attivo da oggi per la durata di 30 giorni. Attraverso i gestori telefonici che hanno aderito all’iniziativa promossa dal Dipartimento per la Protezione Civile sarà possibile donare due euro inviando un SMS solidale o effettuando una chiamata da rete fissa al 45500. I fondi raccolti saranno trasferiti dagli operatori, senza alcun ricarico, al Dipartimento della Protezione Civile.

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