09 gennaio 2021

La Villa Reale di Monza chiude con quattordici anni di anticipo

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Il Consorzio della Villa non mantiene gli impegni con i concessionari? Così non si può andare avanti, e la Villa a sei anni dai grandiosi restauri rischia di tornare fantasma

Villa Reale a Monza

Era stata abbandonata nel 2012, poi ripristinata nel 2014 grazie a un modello di Project Financing, ovvero la concessione degli spazi della Villa Reale di Monza per i successivi 20 anni a “Nuova Villa Reale di Monza Spa” controllata da Italiana Costruzioni, la ditta che ne aveva portato a termine in tempo record un restauro impeccabile. Pochissimo tempo dopo però, nel 2016, la direttrice Alessandra Galasso era stata rimossa dal suo incarico ancora prima di essere stata presentata alla stampa.
Avevamo così accettato l’invito del Presidente di Italiana Costruzioni Attilio Maria Navarra per un giro perlustrativo e di spiegazioni rispetto ai fatti occorsi con la direzione.
Navarra ci aveva spiegato che il nodo era da ricercarsi in una destinazione d’uso che tenesse conto anche del lato imprenditoriale della questione: in quanto azienda, Italiana Costruzioni, doveva rispondere agli Istituti di Credito che avevano permesso il finanziamento dei restauri e che permettevano la vita della Villa, a patto che i conti tornassero.
Per cui impossibile lasciare 11mila metri quadrati a una sola attività, ma la scelta di coinvolgere privati ad occupare gli spazi: un bar, un ristorante, la Triennale di Milano con l’allestimento di Michele De Lucchi nel recuperato sottotetto, mostre itineranti e così via.

E ora, che succede?
Succede che il consorzio di gestione della Villa (con a capo il Sindaco di Monza) ha rotto con i concessionari. In parole povere il municipio si è rifiutato di prendere in gestione l’attività dei privati e il futuro – senza appello – è la restituzione dei locali. Vuoti.

Dal 4 gennaio scorso, stando alla cronaca, sono state chiuse le utenze di acqua, luce e gas e cancellate tutte le mostre in programma alla Villa, e Navarra ha dichiarato che entro lunedì (11 gennaio) si darà l’addio a bookshop, tendaggi, cucine, arredi del bistrot Vicook e i pezzi di Michele de Lucchi andranno all’asta.
Il sindaco riavrà le chiavi della Reggia il 15 gennaio, assicurano.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso della disgraziata storia della Reggia di Monza? Il mancato pagamento delle somme dovute a oggi al concessionario (privato), da parte del Consorzio (pubblico), che ammontano a oltre 8 milioni di euro.
Le testate locali riportano il commento del Sindaco di Monza, Dario Allevi: “Una volta ricevute le chiavi della Reggia mi esprimerò su quanto accaduto, perché è fallito il rapporto con il concessionario e come organizzeremo la gestione della Villa”.
Vedremo come andrà a finire stavolta, ma intanto un altro bene del nostro Paese “scompare” fino a data da destinarsi, lasciando anche a casa una manciata di dipendenti.

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