-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- Mibact
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
La partita della ripresa post Covid-19 entra nelle sue fasi salienti: nella serata di ieri, la bozza del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il Recovery Plan, è stata inviata ai vari Dicasteri, in attesa della prossima, attesissima riunione del Consiglio dei Ministri, che si terrà stasera. Stilato in accordo con le forze di maggioranza ma a un passo dalla crisi di Governo, con Matteo Renzi e le due ministre di Italia Viva Elena Bonetti e Teresa Bellanova a ballare sulla corda, il Piano definisce la struttura in cui verranno ripartite le abbondanti risorse messe a disposizione dell’Unione Europea con il Next Generation EU (circa 202 miliardi di euro), che ha fissato le linee guida di spesa. Tra i temi inquadrati, quelli dello sviluppo sostenibile, della digitalizzazione, dell’innovazione e della riduzione delle diseguaglianze, per una portata di 222 miliardi complessivi, che arrivano a 310 miliardi di euro, tenendo in considerazione il programma di bilancio per il quinquennio 2021-26. Di queste risorse messe in campo dal Recovery Plan, ben 46,18 miliardi di euro saranno destinati alla “missione” – come da nomenclatura ufficiale – Digitalizzazione, Innovazione, Competitività e Cultura.
Una parte consistente, considerando che 19,72 miliardi sono destinati al settore sanitario, ma da ripartire in capitoli di spesa. La maggior parte dei 46 miliardi, secondo le tabelle fornite dal Ministero dell’Economia, infatti, verrà destinata a “Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo”, con 26,73 miliardi. 11,45 miliardi andranno invece a Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella Pubblica Amministrazione, quindi specificamente destinati al settore statale. Al capitolo “Turismo e Cultura 4.0”, invece, sono destinati 8 miliardi di euro.
Recovery Plan: i miliardi per il Turismo e la Cultura
A sua volta, il Piano per il Turismo e la Cultura è stato diviso in tre macro aree di intervento, che riguardano principalmente il rilancio dei grandi attrattori, tra siti, città e musei – e un progetto specifico riguarda esclusivamente Roma – ma anche lo sviluppo di una “nuova frontiera”, con i piccoli borghi e le aree rurali in prima linea, in vista di un turismo lento e sostenibile. Tra i punti metodologici, prevista una stretta cooperazione tra gli attori pubblici di diversa competenza, tra amministrazione centrale e locale, Ministero, Comune e Regione. Ma sarà dato impulso anche al dialogo con i soggetti privati.
Nell’area “Patrimonio culturale per la EU Next Generation” (di cui scrivevamo già qualche settimana fa) saranno impiegati 2,7 miliardi, di cui 1,1 al Potenziamento del piano strategico dei grandi attrattori turistico-culturali, cinquecento milioni a Piattaforme e strategie digitali per l’accesso al patrimonio culturale e altri 500 a interventi sul patrimonio artistico-culturale di Roma, nell’ambito del progetto “Caput Mundi”. Infine, 300mila euro al Miglioramento dell’accessibilità fisica e altrettanti allo Sviluppo dell’industria cinematografica, nell’ambito del “Progetto Cinecittà”.
La seconda area di intervento riguarda invece “Siti Minori, Aree Rurali e Periferie”, ai quali verranno destinati 2,4 miliardi di euro: un miliardo di euro al Piano nazionale dei Borghi, 500 milioni al Patrimonio storico rurale, quattrocento milioni al Programma Luoghi identitari, Periferie, Parchi e giardini storici, 500 per la Sicurezza antisismica dei luoghi di culto e il restauro del patrimonio FEC del Ministero dell’Interno.
La parte più ampia di fondi spetta alla terza area di intervento, “Turismo e Cultura 4.0”: 2,9 miliardi, calcolati però tra risorse nuove e quelle già previste dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione. Il progetto “Cultura 4.0: Formazione Turistica e iniziative per la diffusione culturale nelle scuole” beneficerà di 400 milioni, 500 milioni al Supporto agli operatori culturali nella transizione green e digitale, altri 500 milioni al turismo lento, con il progetto “Percorsi nella storia”, mentre per il miglioramento delle infrastrutture di ricettività e dei servizi turistici, tra risorse nuove e già stanziate, saranno destinati 1,5 miliardi.
mostre ed eventi

Uros Gorgone
Federico Pazzagli
Direttore Responsabile:
Matteo Bergamini
Direttore Editoriale:
Cesare Biasini Selvaggi
Direttore Commerciale:
Federico Pazzagli
f.pazzagli@exibart.com
Fax: 06/89280543
Pietro Guglielmino
Adriana Proietti
Art Director:
Uros Gorgone
Progetti speciali:
Daniele Perra
Redazione:
Mario Francesco Simeone
Nicoletta Graziano
Silvia Conta
Yasmin Riyahi
Erica Roccella
Collaboratori

P.IVA: 11600801002


Si è verificato un errore durante la registrazione. Ricarica la pagina e riprova.
Grazie per la tua iscrizione.
Riceverai ogni giorno le ultime notizie nel mondo dell'arte, del cinema, della moda e della cultura.
scopri ogni giorno le ultime notizie
nel mondo dell'arte, del cinema,
della moda e della cultura.
Inserisci la tua email e premi iscriviti.
Utilizziamo i cookie per offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web.
Puoi scoprire di più su quali cookie stiamo utilizzando o come disattivarli nelle impostazioni.

Panoramica privacy
Questo sito Web utilizza i cookie per consentirci di offrire la migliore esperienza utente possibile. Le informazioni sui cookie sono memorizzate nel tuo browser ed eseguono funzioni come riconoscerti quando ritorni sul nostro sito web e aiutando il nostro team a capire quali sezioni del sito web trovi più interessanti e utili.
Cookie strettamente necessari
Cookie strettamente necessari devono essere abilitati in ogni momento in modo che possiamo salvare le tue preferenze per le impostazioni dei cookie.
Se disabiliti questo cookie, non saremo in grado di salvare le tue preferenze. Ciò significa che ogni volta che visiti questo sito web dovrai abilitare o disabilitare nuovamente i cookie.
Cookie Policy
Ulteriori informazioni sulla nostra Cookie Policy