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Ritrovato a Parigi il busto funebre di Jim Morrison, scomparso da 37 anni
Attualità
di redazione
Il busto marmoreo della tomba di Jim Morrison, al cimitero di Père Lachaise di Parigi, è stato ritrovato dalla polizia francese, 37 anni dopo la sua misteriosa sparizione. Una scoperta sorprendente avvenuta nell’ambito di un’indagine per frode condotta dalla Procura di Parigi. La polizia ha annunciato il ritrovamento con un post su Instagram, definendolo una «Scoperta insolita».
La scultura fu realizzata nel 1981 dallo scultore croato Mladen Mikulin, artista particolarmente apprezzato in patria e grande ammiratore del carismatico frontman dei Doors. Scolpita in marmo bianco macedone, raffigurava Morrison con lunghi capelli ondulati e sguardo intenso, in una visione eternamente giovanile. Mikulin aveva ottenuto l’autorizzazione del cimitero per installare l’opera e ò’inaugurazione del busto fu accompagnata da una cerimonia a cui parteciparono, oltre a tantissimi fan, anche i membri della band, contribuendo a trasformare la sepoltura di Morrison in una vera icona del luogo. «È per Père Lachaise ciò che la Gioconda è per il Louvre», scrisse nel 2022 Benoît Gallot, attuale curatore del cimitero, in un libro dedicato alla celebre necropoli parigina.
Tuttavia, la fama si rivelò anche un’eredità difficile da gestire. Il busto fu oggetto di continue profanazioni: imbrattato da graffiti, scalfito dai fan in cerca di souvenir, privato persino del naso. Finché, il 9 maggio 1988, sparì. Le circostanze del furto rimasero avvolte nel mistero: secondo alcune teorie sarebbe stato trafugato da due ammiratori su un motorino. Secondo altre, rimosso in segreto dallo stesso cimitero per proteggerlo, ipotesi che Gallot ha sempre smentito.
Negli anni successivi, non mancarono tentativi di sostituire il busto perduto. All’inizio degli anni ’90, un appassionato statunitense, Todd Mitchell, commissionò una nuova scultura in bronzo, ma fu arrestato mentre cercava di installarla clandestinamente sulla tomba, praticando fori nella lapide. L’oggetto finì nell’ufficio di Gallot, dove è tuttora conservato come testimonianza dell’ossessione collettiva per Morrison.
Jim Morrison, icona della controcultura e uno degli ultimi poète maudit, morì a Parigi il 3 luglio 1971, a soli 27 anni, ufficialmente per un’insufficienza cardiaca. Da allora, la sua tomba è diventata meta di pellegrinaggio, tanto da richiedere telecamere e sorveglianza continua. Nel 1991, per il ventesimo anniversario della sua morte, una folla tentò di forzare i cancelli di Père Lachaise, dando vita a una rivolta.
Una grande figura alata per la tomba di Oscar Wilde, una musa in lacrime per Chopin, un altorilievo in brozno raffigurante la scena della Zattera della Medusa per Gericault. Sono solo alcune delle sculture, in molti casi vere opere d’arte, che ornano le tombe dei personaggi illustri di Pere Lachaise. Ora, con il riemergere della scultura di Mikulin, riaffiora un frammento tangibile del culto che ha avvolto e continua ad avvolgere la figura di Jim Morrison. Nessuna notizia ufficiale, al momento, sulla destinazione finale del busto ritrovato. Gallot ha dichiarato al Figaro che il cimitero non è stato ancora contattato dalle autorità.