15 gennaio 2021

Sesso durante la DAD: docente dell’Accademia di Urbino si dimette

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Ripreso durante un atto sessuale dalla webcam lasciata inavvertitamente accesa al termine di una lezione a distanza, il docente dell’Accademia di Belle Arti di Urbino decide di dimettersi

Facciata dell'ex Convento degli Scalzi, Accademia di Belle Arti di Urbino

Attenzione alla webcam, perché essi vi guardano. Sapevamo che sarebbe stata solo questione di tempo, prima che potesse capitare un incidente imbarazzante a causa delle webcam troppo invadenti. E chissà quanti ne sono già capitati, solo meno clamorosi perché, magari, accaduti in contesti privati. In questo caso, invece, la notizia suscita un certo scalpore, perché si tratta di un docente che, al termine di una lezione in modalità Didattica a Distanza per un corso dell’Accademia di Belle Arti di Urbino, ha dimenticato la videocamera del computer accesa. E non è difficile immaginare cosa sia successo, con gli studenti, ancora collegati, diventati involontariamente voyeur degli atti sessuali tra il professore e una persona presente nella stessa casa. Personalità stimatissima negli ambienti dell’istituzione urbinate, apprezzato dagli studenti e dai colleghi, il professore ha rassegnato spontaneamente le dimissioni.

Secondo quanto riferito da Luca Cesari, direttore dell’Accademia di Belle Arti, la vicenda risale all’8 dicembre scorso e la meccanica è tanto semplice, almeno per chi conosce i rudimenti del computer, quanto diabolica, per chi non li conosce. Il docente si trovava in collegamento con i suoi studenti per una lezione in DAD e, al termine del corso, aveva fatto partire un video, dimenticando di condividere lo schermo e lasciando la webcam collegata che, impietosamente, ha ripreso tutto – ma proprio tutto – ciò che stava avvenendo nello spazio “reale” della casa.

L’occhio di Hal-9000 in 2001: A Space Odyssey

«Stavo tenendo questa lezione e stavo passando dei filmati di autori moderni quando è entrata a casa mia una persona a me molto cara, al centro di un rapporto stabile, che non vedevo da molti mesi per colpa della pandemia», ha raccontato il professore al Resto del Carlino. «Convinto che i ragazzi fossero impegnati a seguire i filmati e la lezione, ci siamo lasciati andare. Ho ceduto. Vorrei essere giudicato sotto il profilo umano perché non sono un perverso e neanche un esibizionista. E per questa ragione subito dopo l’episodio ho presentato le dimissioni alla direzione dell’istituto urbinate. Vorrei essere compreso e non giudicato per quanto accaduto nel corso di quella mattinata», ha concluso.

La vicenda è stata immediatamente riportata al direttore Cesari che, dopo aver convocato il professore, non ha potuto fare altro che prendere atto delle dimissioni. «Ogni commento in aggiunta mi pare del tutto inutile, ridondante. La reazione della direzione non poteva essere diversa da quella che è stata. Da un lato abbiamo subito incontrato gli studenti per ascoltare, al riguardo, i loro sentimenti molto combattuti, per nulla elaborati. Di seguito abbiamo convocato il professore il quale ha perfettamente compreso la posizione degli allievi e della Istituzione, rassegnando spontaneamente e consapevolmente le dimissioni», ha comunicato il direttore in una nota.

3 Commenti

  1. Il licenziamento è una pena incredibilmente spropositata. Più che il sesso live, comunque non intenzionale, forse la pecca maggiore è non aver accompagnato gli studenti alla visione del video (di arte).

  2. Da insegnante : la dad è orribile, si entra a casa di tutti con la telecamera sia dei prof, che degli alunni.

    Solidale con il prof , il quale costretto a lasciare il suo lavoro .

    Mi spiace perché vittime tutti di una mala gestione pandemica nazionale.

    Saluto il prof con affetto , meno i ragazzi che forse avrebbero dovuto dialogare con il collega invece di mostrarsi turbati ,visto non son più adolescenti

  3. Io personalmente penso che avrei tentato da studente almeno di avvisare il prof. in qualche modo o vedendo la situazione sarei uscita dalla lezione. Invece sicuramente gli studenti si saranno messi a messaggiare tra loro come spesso avviene senza dire nulla al mal capitato. Non mi piace che gli studenti passano solo come vittime a quell’età sono più che in grado di trovare soluzioni. Del prof. posso dire che non è stato professionale doveva aspettare la fine della lezione.

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