30 dicembre 2022

Un quadro di Rubens è stato sequestrato a Palazzo Ducale di Genova

di

I Carabinieri del Nucleo TPC di Genova hanno sequestrato un dipinto esposto alla mostra di Rubens a Palazzo Ducale. Indagate quattro persone per esportazione illecita di opere d'arte

quadro rubens genova

Poche ora fa, i Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Genova hanno sequestrato il quadro Cristo risorto appare alla madre di Pieter Paul Rubens esposto in queste settimane a Palazzo Ducale, in occasione della mostra dedicata al pittore fiammingo e al suo rapporto con la città.

Secondo la ricostruzione della Procura, il dipinto, che raffigura il Cristo risorto in piedi davanti a due donne inginocchiate, sarebbe stato fatto uscire dall’Italia come appartenente genericamente alla Scuola Fiamminga e poi autenticato a Praga come opera di Rubens. Dalle indagini, coordinate dal PM Eugenia Menichetti e dall’aggiunto Paolo D’Ovidio, è emerso che il prezioso bene culturale proviene dalla collezione di una nobile famiglia genovese, che lo custodiva nello storico palazzo di famiglia, sottoposto a vincolo già dai primi anni del Novecento, appartenente all’antico sistema dei “Rolli”.

La famiglia genovese lo avrebbe quindi venduto a 300mila euro a un mercante. L’acquirente poi lo avrebbe poi rivenduto a un altro privato per oltre 3 milioni di euro, esportato utilizzando un Attestato di Libera Circolazione, rilasciato dall’Ufficio Esportazione di Pisa e ottenuto tramite false dichiarazioni e omissioni. L’opera è quindi tornata in Italia ed è stata esposta per la prima volta a Palazzo Ducale di Genova, assicurata per un valore di 4 milioni di euro. I reati ipotizzati sono quelli di esportazione illecita e riciclaggio. Inoltre, gli indagati avrebbero dissimulato la vendita fittizia dell’opera utilizzando società appositamente create all’estero, ostacolandone l’individuazione.

L’importante opera d’arte è caratterizzata da un’eccezionale particolarità: una terza figura è visibile tra la Madonna e Cristo e si tratta, probabilmente, di una creazione precedente, un ripensamento che Rubens aveva deciso di non mantenere nell’opera definitiva. Naturalmente, la figura in questione sarà oggetto di ulteriori accertamenti.

“La vicenda non riguarda l’autenticità del quadro, ma i passaggi di proprietà di molti anni fa. Sono estranei alla questione giudiziaria sia Palazzo Ducale come organizzatore e ospite dell’evento espositivo e quindi del dipinto, sia noi curatori che abbiamo la responsabilità scientifica dei contenuti e quindi dello studio approfondito di ogni singola opera esposta. Il dipinto non era mai stato esposto prima al pubblico e quindi è stato per noi curatori doverosi condividere lo studio e l’attribuzione con il Centrum Rubenianum di Anversa di cui Nils Büttner che con me cura la mostra di Genova è il presidente.
Abbiamo seguito il restauro, deciso di presentato a metà restauro perché fosse visibile a tutti la singolare vicenda di un dipinto in cui Rubens interviene con un pentimento sostanziale, sostituendo in toto l’immagine della Vergine, e abbiamo collegialmente condivisione la proposta attributiva presentandolo come opera di Rubens e bottega. Siamo contenti di questo contributo di conoscenza per il pubblico e per la comunità degli studiosi, facendo tornare il quadro a Genova dove si trovava in antico. Ci auguriamo che le autorità risolvano il caso consentendoci di renderlo ancora visibile in mostra dove era esposto in una sala dossier dedicata proprio alla sua storia di restauro e di studio”. Ha dichiarato Anna Orlando, curatrice insieme a Nils Büttner della mostra a Palazzo Ducale.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui