16 febbraio 2022

Arti performative a raccolta: Centrale Fies apre la call di Live Works 10

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Centrale Fies lancia la open call per la decima edizione di Live Works, la piattaforma di ricerca e produzione dedicata alle pratiche performative contemporanee. Deadline 30 marzo 2022

Dina Mimi, Grinding the wind, ph. Roberta Segata, courtesy Centrale Fies

Centrale Fies chiama a raccolta proposte, idee, progetti, visioni e apre la decima edizione di Live Works, la piattaforma fondata nel 2013, in collaborazione con Viafarini Milano, e dedicata alle pratiche performative contemporanee. Ed è proprio a partire dal momento così particolare che stiamo vivendo, che Barbara Boninsegna, fondatrice e direttrice artistica di Centrale Fies, e Simone Frangi, ricercatore e curatore, entrambi parte del board curatoriale, hanno ripensato il format di Live Works 10.

D’altra parte, l’hic et nunc è la grammatica fondamentale della performance, anche se poi infinite possono essere le declinazioni sul tema. Le artiste e gli artisti selezionati potranno esperire uno spazio/tempo immaginato su misura e secondo le proprie esigenze, come accade nella free school, che dall’edizione 2020 occupa a Centrale Fies lungo tutto l’anno, tra momenti teorici e di convivialità, seminari e incontri pubblici.

Live Works 10: i dettagli della open call di Centrale Fies

Per l’open call di Live Works 2022 saranno selezionati dunque sei progetti, che avranno a disposizione: una fellowship annuale di 3mila euro; la possibilità di partecipare al Kick Off Seminar al Live Works Summit 2022 dall’1 al 3 luglio, presso Centrale Fies; una residenza individuale di 15 giorni a Centrale Fies; una residenza facoltativa in una struttura internazionale, partner di Centrale Fies, tra cui Tanzfabrik di Berlino, Matadero di Madrid, Mattatoio di Roma; una residenza collettiva insieme a tutti i progetti selezionati nell’estate 2023.

Sono ammesse al bando azioni performative di diversa natura, comprese sound and new media art, text-based performance, lecture performance, multimedia storytelling, pratiche coreografiche, pratiche relazionali e progetti workshop-based, e altri progetti che mettono in discussione l’idea di performance al di là del corpo.Possono partecipare al bando artisti/e e professionisti/e di ogni provenienza geografica e senza limiti di età, singoli/e e gruppi, con un solo progetto.

Göksu Kunak, Cabaret Portrait, Döner Blackout III. Ph. Alessandro Sala. Courtesy Centrale Fies

La produzione dei progetti performativi avverrà intrecciando diverse tipologie di curatela, dallo sviluppo tecnico all’accompagnamento teorico, attraverso una Free School of Performance composta di studio visit, critical session e reading group. Per partecipare c’è tempo fino al 30 marzo 2022. Qui potete dare un’occhiata a tutte le informazioni.

Olia Sosnovskaya, Citing sources, ph. Roberta Segata, courtesy Centrale Fies

Centrale Fies sostiene i costi di gestione amministrativa, di trasporto, vitto e alloggio per i due periodi di residenza presso il centro di produzione e residenze artistiche trentino. Il budget di 3mila euro sarà corrisposto secondo le modalità comunicate dopo la selezione e garantito anche se per ragioni legate all’emergenza sanitaria il programma dovesse cambiare forma. Le performance prodotte saranno presentate nell’estate 2023 a Centrale Fies, durante Live Works Summit. In questa occasione i progetti saranno visionati e discussi da un board di professionisti/e internazionali, provenienti da festival, istituzioni, programmi di produzione e residenza e manifestazioni che sostengono e producono la ricerca in ambito performativo.

Agitu Ideo Gudeta Fellowship

Ritorna anche per la seconda edizione la Agitu Ideo Gudeta Fellowship, progetto nato da un confronto tra Razzismo Brutta Storia, Black History Month Florence e Centrale Fies, a cura di Barbara Boninsegna, Simone Frangi, Mackda Ghebremariam Tesfaù (Razzismo Brutta Storia) e Justin Randolph Thompson (BHMF). La Fellowship è dedicata ad Agitu Ideo Gudeta, testimone di un possibile sviluppo di un’economia di montagna, immaginata in un’ottica visionaria, coraggiosa e controcorrente, vittima di un femminicidio.

Silvia Rosi, vincitrice Agitu Fellowship 2021

Possono partecipare al bando artiste e artisti o professioniste e professionisti con un legame forte con l’Italia e che si identificano in uno o più dei seguenti gruppi: soggetti razzializzati, soggetti appartenenti a minoranze etniche, soggetti con background migratorio. Al bando sono ammessi solo progetti inediti o di lungo periodo che devono essere sviluppati e/o conclusi e di cui la partecipazione all’open call rappresenta un capitolo o il capitolo finale.

Il progetto selezionato avrà a disposizione: una fellowship annuale di 3mila euro; la partecipazione al Kick Off Seminar al Live Works Summit 2022 nei giorni dall’1 al 3 luglio, presso Centrale Fies; una residenza individuale di 15 giorni a Centrale Fies; una residenza facoltativa in una struttura internazionale, partner di Centrale Fies, una residenza collettiva insieme a tutti i progetti selezionati nell’estate 2023.

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