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DucatoPrize 2025: ultimi giorni per iscriversi al premio d’arte contemporanea
Bandi e concorsi
Torna una nuova edizione del DucatoPrize, premio d’arte contemporanea che si fa ponte tra la scena artistica internazionale e un’area geografica dalla forte identità culturale, quella dello storico Ducato di Parma e Piacenza: per artisti e collettivi artistici, siano affermati (sezione Contemporary) o emergenti (sezione Academy), la call resta aperta fino al 31 maggio 2025, senza limiti di età e nazionalità o vincoli tematici. Il concorso sarà seguito dall’annuncio dei finalisti a fine luglio e dall’apertura della mostra a Palazzo Farnese di Piacenza, il 20 settembre.
L’evoluzione del Premio è guidata dal desiderio di creare un dialogo tra artisti e altri protagonisti del mondo dell’arte, come collezionisti e gallerie. Il suo valore risiede soprattutto nella volontà di offrire uno spazio agli artisti. In questo modo il Premio Ducato è in grado di mappare una costellazione di diverse sensibilità nel panorama artistico contemporaneo nazionale e internazionale.
DucatoPrize nasce nel 2019 su iniziativa del collezionista piacentino Michele Cristella e dal 2022 è diretto da Giacomo Pigliapoco. Con il suo arrivo, il premio ha assunto un tono più aperto e dinamico, ampliando lo sguardo su una varietà di tematiche contemporanee e rinnovando la sua identità visiva. Inoltre, la manifestazione è sempre più incentrata sul sostegno alla crescita professionale degli artisti emergenti, attraverso l’istituzione di premi di residenza che possano coltivare la sperimentazione artistica in contesti differenti. In questo impianto progettuale si inserisce anche la collaborazione con il collettivo di architetti Fosbury Architecture, confermato anche quest’anno per la progettazione dell’allestimento.

Tra le opere esposte nell’ultima edizione del 2023 ricordiamo le due vincitrici dei premi in denaro: Untitled Black, Cultura persa e imparata a memoria (2022) di Adji Dieye, artista italo-senegalese vincitrice della categoria Contemporary, che esplora archetipi della cultura visiva africana, identità e dinamiche sociali dell’Africa occidentale. Si tratta di un’opera realizzata attraverso immagini tratte dall’archivio iconografico nazionale senegalese (istituito nel 1913 dall’amministrazione coloniale francese), mescolate e messe a confronto con l’archivio personale dell’artista. Una memoria storicizzata espressa da fotografie che narrano una storia differente della sua Dakar.
I Was So Wrong (2021) di Friedrich Andreoni, artista pesarese residente a Berlino e vincitore della categoria Academy, è un’installazione di bandiere che rendono visibile il suono della sua voce mentre ammette di “aver torto”, trasformando una fragilità interiore in un atto pubblico e condiviso.

Dopo l’ultima edizione del DucatoPrize, ospitata nella galleria Volumnia – chiesa sconsacrata di Sant’Agostino e da alcuni anni galleria di design gestita da Enrica de Micheli -, quest’anno, grazie alla partnership con il Comune di Piacenza e l’Assessorato Cultura, la mostra dei dieci artisti finalisti sarà allestita per la prima volta nella cornice di Palazzo Farnese, più precisamente nella Cappella Ducale. Questo edificio storico, situato in Piazza Cittadella, ospita i Musei Civici della città, tra cui la Pinacoteca, il Museo Archeologico e il Museo del Risorgimento. Dal 20 settembre al 9 novembre 2025, accanto alla collezione permanente, sarà visitabile anche la mostra del DP25, per la quale Fosbury Architecture realizzerà un allestimento spaziale completamente inedito.
Si apre dunque una serie di grandi novità. Oltre alla nuova sede, nell’edizione 2025 viene introdotta per la prima volta una Pre-Selection Board, che coinvolge curatori internazionali e professionisti della cultura: Mistura Allison, Caroline Ellen Liou, Ángels Miralda, Amantia Peza e Saverio Verini.
La giuria invece, interamente rinnovata, sarà composta da: Andrea Lissoni, Direttore Artistico della Haus der Kunst, Monaco; Adrian Piper, artista concettuale; Danai Giannoglou, co-fondatrice e curatrice di Enterprise Projects, Atene; Emanuela Campoli, fondatrice di Emanuela Campoli Gallery, Parigi e Milano; Samuel Leuenberger, curatore e fondatore di SALTS, Basilea.

Verranno assegnati quattro Premi Residenza, del tutto inediti, a diversi artisti selezionati tra i 40 finalisti (Contemporary + Academy). Ogni Premio Residenza consisterà in un periodo di soggiorno artistico di tre o quattro settimane, a seconda della realtà ospitante, in contesti di residenza differenti, sia in Italia che all’estero.
Per ciascuna sezione sarà poi selezionato un vincitore tra i cinque finalisti che riceverà un premio acquisizione di 10mila euro per la sezione Contemporary e di mille euro per la sezione Academy. Le quote di iscrizione sono di 50 euro per la sezione Contemporary e di 25 euro per quella Academy.
Per tutte le informazioni, si può cliccare qui.