19 settembre 2019

In love per le moving images? Ultimi giorni per la open call di Visio

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Nell’ambito dello Schermo dell’Arte Film Festival, la open call di Visio è rivolta ad artisti under 35 impegnati nel linguaggio delle immagini in movimento

Driant Zeneli, Some say the Moon

Per gli artisti europei under 35, che si confrontano con il video e il cinema, c’è tempo fino al 25 settembre 2019 per iscriversi alla open call dell’ottava edizione di “VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images”, in collaborazione con Fondazione Palazzo Strozzi e FST Mediateca Toscana Film Commission e con Leonardo Bigazzi come curator. Questa opportunità nasce dall’incontro con alcune delle più importanti Accademie, scuole d’arte e residenze per artisti a livello europeo, tra cui De Ateliers (Amsterdam), HIAP – Helsinki International Artist Programme, Rijksakademie van beeldende kunsten (Amsterdam), the Royal College of Art (Londra) e Contemporary Art Centre (Bruxelles). Nelle edizioni precedenti sono stati coinvolti oltre 700 artisti.

Yuri Ancarani, Il Capo

A Firenze, dal 12 al 17 novembre 2019 – durante la XII edizione de “Lo schermo dell’Arte” – i 12 giovani talenti selezionati in seguito alla open call di VISIO parteciperanno a un programma di seminari e incontri di approfondimento sulle immagini in movimento all’interno della loro pratica. Il risultato culminerà nella mostra “VISIO Moving Images After Post-Internet” a Palazzo Strozzi, dal 12 novembre fino al 1 dicembre 2019, come è accaduto negli ultimi quattro anni nelle esposizioni organizzate a Le Murate PAC (2018), Palazzo Medici Riccardi (2017), Cinema La Compagnia (2016) e Palazzo Strozzi (2015).

Un'opera di Luc Fosther Diop, selezionato per la open call di Visio nel 2015
Luc Fosther Diop, We are one, 2009-2010, courtesy the artist. Foto di Tommaso Cappelletti

Ma cosa si intende per “condizione post-internet”? La mostra andrà proprio a indagare i nuovi approcci, supporti e modelli espositivi adottati da una generazione di artisti che, confrontandosi con le immagini in movimento e il video, nella rivoluzione digitale e nel suo superamento ha trovato un naturale e confortevole territorio d’azione.

Alysa Nahmias e Benjamin Murray

A coronare il progetto, il “VISIO Young Talent Acquisition Prize”. Giunto alla sua V edizione, il premio, nato per promuovere il collezionismo di video installazioni, film e video d’artista, destina l’opera del vincitore alla Seven Gravity Collection, una collezione privata e collettiva di video costituita da Diego Bergamaschi. Il “VISIO. European Programme on Artists’ Moving Images” ha favorito non solo il confronto generazionale e la mobilità oltre confine degli artisti coinvolti, ma anche lo sviluppo della loro carriera professionale, come testimoniano i significativi riconoscimenti ottenuti da alcuni partecipanti delle edizioni precedenti. Tra questi, Basir Mahmood la cui opera Monument of Arrival and Return è stata acquisita nella collezione dello Stedelijk Museum di Amsterdam; Jonna Kina che ha partecipato all’International Film Festival Rotterdam nel 2018 con il suo Arr. For a Scene; Arash Nassiri che alla 68ma edizione del Berlin International Film Festival ha presentato l’opera City of Tales.

Arash Nassiri, City of Tales

D’altra parte VISIO” si inserisce in un contesto già di per sé molto articolato e prospero, lo Schermo dell’arte Film Festival diretto da Silvia Lucchesi che, tra anteprime, internazionali e nazionali, e progetti speciali – come quello di Roberto Fassone e Kasia Fudakowski che quest’anno presentano Lo scherzo dell’arte – si conferma il festival più interessante sulle moving images del panorama italiano.

Per tutte le informazioni sul programma dello Schermo dell’Arte, potete cliccare qui.

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