06 settembre 2019

Le residenze di Dispositivi Inattuali sono un appello alla improduttività

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Ultimi giorni per partecipare alla call for residencies nell’ambito del Festival toscano Cantieri Aperti

Semi Cattivi, Corpi abitanti, 2017

Ormai siamo abituati all’idea che l’arte si possa fare con tutto ma siamo sicuri che si possa fare in ogni luogo? E poi, è proprio necessario che “sia fatta”? Se vi siete posti tale amletico quesito, allora dovreste dare un’occhiata alla open call per residenze d’artista, presentata da Dispositivi Inattuali, programma dedicato all’arte visiva nell’ambito del festival Cantieri Aperti, che ha promosso l’iniziativa. Ma fareste meglio ad affrettarvi perché il termine per rispondere al bando è fissato alle ore 24 dell’8 settembre.

Marco Mazzoni e Giulio Saverio Rossi, Soccer Performance Vol. 1

Il programma di Dispositivi Inattuali è molto chiaro già dal nome, che prende spunto dalle Considerazioni inattuali di Friedrich Nietzsche, una raccolta di saggi in cui il grande pensatore tedesco entrava apertamente in contrasto con alcuni valori della sua epoca, nella visione di un nuovo futuro. In questo caso, a essere inattuale – forse non più così sostenibile – è la convinzione che qualunque idea debba necessariamente avere una ricaduta nell’atto, il dispositivo inattuale è da intendersi «come una potenza potenziale, non esauribile, né risolvibile», spiegano dall’organizzazione. L’edizione 2019 del programma, a cura di Alessandra Franetovich, Giulio Saverio Rossi, Carolina Gestri e Gabriele Tosi, comprenderà talk, presentazioni e tavole rotonde e si articolerà in diversi territori della provincia di Massa-Carrara.

Borgo del Ponte

Le residenze invece saranno due, una produttiva e l’altra improduttiva, e si svolgeranno dal 30 settembre al 6 ottobre, presso Borgo del Ponte, frazione del Comune di Massa, in Toscana. Al bando possono partecipare singoli artisti che non abbiano compiuto 35 anni e che, specificatamente per la residenza improduttiva, siano nati, residenti o attivi in Toscana. La residenza produttiva mette in palio un contributo di 1000 euro, per coprire i costi di produzione dell’opera, che rimarrà di proprietà dell’artista e, per entrambi i progetti, viaggio, vitto e alloggio saranno a carico dell’organizzazione. La residenza improduttiva invece sarà incentrata sulla riflessione, sullo studio e sul confronto con il territorio e con i partecipanti ai diversi progetti. Dopo la chiusura del bando, le candidature saranno esaminate dal comitato curatoriale.

Cantieri Aperti è un progetto di Semi Cattivi finanziato da Regione Toscana, Toscanaincontemporanea2019, Giovanisì

Qui trovate tutte le informazioni sul bando.

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