19 dicembre 2019

M’illumino con LUMINA: a Salerno, la prima edizione del bando

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Aperta la prima edizione di LUMINA, bando per realizzare un’installazione luminosa nel centro storico di Salerno. E per creare un museo diffuso

Illuminare, in senso letterale, attraverso una fonte luminosa. Ma anche fare luce, cioè indagare, mostrare, far conoscere. È lo scopo di LUMINA, il bando promosso da BLAM, in collaborazione con Inner Wheel Salerno C.A.R.F, Fondazione Cassa Rurale Battipaglia e Banca Campania Centro, con il supporto del Comune di Salerno, che punta ad attivare processi e relazioni, per realizzare un Museo Luminoso Diffuso nel centro storico di Salerno. Come? Attraverso una serie di residenze d’artista e laboratori, finalizzati alla produzione di un’opera o un’installazione luminosa da realizzarsi a Salerno

La call è aperta a tutti gli artisti, architetti, designer, senza limiti di età, sesso, nazionalità o altra qualificazione, sia singoli che gruppi formalmente o temporaneamente costituiti. Il premio prevede 1500 euro di compenso per l’idea progettuale, la copertura dei costi di viaggio, vitto e alloggio fino a 500 euro e 3mila euro per la realizzazione dell’intervento. Per partecipare a LUMINA, c’è tempo fino al 16 febbraio 2020.

La prima tappa di LUMINA, nel cuore di Salerno

La prima installazione temporanea luminosa prenderà vita in Largo Plebiscito, nell’area antistante l’ex chiesa dei Morticelli, trasformata da BLAM in un laboratorio urbano da dicembre 2018, nell’ambito del progetto SSMOLL – San Sebastiano Monte dei Morti Living Lab.

DAMP, Pixel, 2019, Chiesa di San Sebastiano del Monte dei Morti, Salerno. Foto di Carlo Oriente

L’obiettivo di LUMINA, però, sarà visibile anche sul lungo termine: costruire nel tempo una mappa di interventi per illuminare i luoghi del centro storico di Salerno e mostrarsi sotto una nuova luce, con la prospettiva di attivare un percorso partecipato, all’interno di un immaginario urbano collettivo. La prima call invita a riflettere sulla relazione tra luce e spazio urbano, in particolare, sull’ esperienza dell’abitare comune, in cui ciascun luogo può essere diverso rispetto alla percezione del fruitore, alla relazione tra spazio tempo e luce, alla sua capacità di divenire sistema di relazioni e rete di connessione. Attraverso l’utilizzo di pratiche partecipative laboratoriali, durante il periodo di residenza, il vincitore sarà invitato a indagare il quartiere ed esplorare Largo Plebiscito.

La giuria sarà composta da rappresentanti di Blam, Club Inner Wheel Salerno C.A.R.F., Fondazione Cassa Rurale Battipaglia, Comune di Salerno, DiARC – Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli, e poi da un esperto internazionale in rigenerazione urbana, un light designer, un curatore esperto di arte contemporanea e un cittadino rappresentante del quartiere.

Per tutte le informazioni sul bando, potete dare un’occhiata qui.

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