07 maggio 2022

Una Scuola Nomadica a 2300 metri: la open call di OHT sulle Dolomiti

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Ancora pochi giorni per rispondere alla open call della Scuola Nomadica di OHT: i partecipanti saranno ospitati nel Rifugio Vajolet, per lavorare insieme sui concetti di spazio e paesaggio

C’è tempo fino al 15 maggio per rispondere alla open call di OHT – Office for a Human Theatre, studio di ricerca del regista teatrale e curatore Filippo Andreatta, rivolta a studenti e professionisti che si occupano di teatro, danza, architettura, geografia, antropologia, filosofia, scienze naturali, letteratura, musica, arti visive e design, che abbiano interesse nella produzione e percezione dello spazio e nello studio del paesaggio. I selezionati avranno la possibilità di partecipare alla nuova edizione della Scuola Nomadica (Nomadic School) di OHT, che si svolgerà dal 25 giugno al 3 luglio 2022, nelle Torri del Vajolet, nel Gruppo del Catinaccio sulle Dolomiti, a 2300 metri sul livello del mare. 12 i partecipanti che saranno ospitati nel Rifugio Vajolet e a cui viene garantito vitto e alloggio per l’intero periodo. Completamente immersi nel paesaggio alpino, vita e studio diverranno un tutt’uno.

La Nomadic School si svolgerà in collaborazione con Little Fun Palace, una piccola roulotte, luogo effimero di aggregazione che rende omaggio, riprende e rielabora quel Fun Palace sviluppato dall’architetto Cedric Price e dalla regista teatrale Joan Littlewood che, negli anni Sessanta, tentarono di realizzare un’Università della strada, un laboratorio del divertimento e in transito. «Stiamo costruendo un giocattolo a breve scadenza nel quale tutti noi possiamo realizzare la possibilità e i piaceri che un ambiente urbano del ventesimo secolo ci deve. Deve durare non più a lungo di quanto ci occorra», così Price scriveva del progetto, che non fu mai realizzato ma che aprì la strada a nuove e durature riflessioni.

Oggi OHT, all’interno di Little Fun Palace, organizza incontri, dialoghi, balli e ogni forma di spontaneità possibile. Attraverso workshop, esperimenti, incontri, camminate e micro performance, i partecipanti alla Nomadic School sono incoraggiati a riconsiderare la propria centralità e perifericità all’interno di uno spazio condiviso come quello scenico.

La Scuola Nomadica – che sabato 2 e domenica 3 luglio accoglierà anche il pubblico generico – vede la partecipazione di alcuni mentori che, nel rispetto delle loro pratiche, affrontano il ruolo dello spazio e di come produce realtà. Per questa edizione sono Enrico Malatesta (percussionista e sound-researcher), Chiara Pagano (artista ed ex Nomadica), Christian Casarotto (glaciologo, collaboratore MUSE), Industria Indipendente (collettivo di arti performative e visive), Gabriella Mastrangelo (spatial designer ed ex Nomadica), Annibale Salsa (antropologo), Stefania Tansini (danzatrice e coreografa), Daniel Blanga Gubbay (curatore e ricercatore), Rugilė Barzdžiukaitė (film-maker e regista teatrale), Davide Tomat (musicista e sound designer).

Per tutte le informazioni sulla open call, potete cliccare qui.

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