20 luglio 2007

A MOLLO NELLA LAGUNA

 
Tre personali legate dall’acqua. I temi toccati sono la tolleranza, la follia e il linguaggio simbolico. Una storia sacra nelle installazioni di Kosuth. Un messaggio di unità dei popoli nelle barche dei Kabakov. E una stanza nonsense per Vettor Pisani…

di

In laguna sbarca, ed è proprio il caso di dirlo, un nuovo progetto di Ilya (Dnepropetrovsk, Ucraina, 1933) ed Emilia (Dnepropetrovsk, Ucraina, 1945) Kabakov. Il dissidente illustratore russo, il personaggio più underground del gruppo moscovita concettualista, l’artista istrionico dalle identità molteplici, Ilya Kabakov è stato invitato a presentare una terza tappa di The Ship of Tolerance. Nell’ambito della XVI edizione di Invito al Contemporaneo. Artisti a Venezia durante la Biennale, il progetto, presentato alla Fondazione Querini Stampalia, ha previsto, in fase di realizzazione, il coinvolgimento della coppia Kabakov con 800 alunni, tra i 7 e 13 anni, delle scuole del territorio comunale.
Mentre la carena della barca della tolleranza, lunga più di 20 metri, è stata realizzata in un cantiere della Giudecca, da alcuni carpentieri di Manchester. Le vele, invece, sono state realizzate dai disegni sul tema della tolleranza composti su materiali resistenti all’acqua e al vento. Oltre alla difficoltà nell’assemblaggio dello scafo e alla coordinazione di tutti i ragazzi, è stato fondamentale trovare un approdo che permettesse al pubblico della Biennale di prendere visione Joseph Kosuth, Il Linguaggio dell’Equilibrio, installazione al neon, Monastero di San Lazzaro degli Armeni, 2007 - su concessione del Comune di Venezia – Servizio Videcomunicazione dell’opera galleggiante, fino al 6 di luglio vicino alla basilica della Salute. Questa versione veneziana di The Ship of Tolerance navigherà attraverso altre città per ricongiungersi poi, nei prossimi anni, ad altre sei imbarcazioni già costruite, o in via di realizzazione, in altri continenti.
Perchè è vero, l’acqua è portatrice di messaggi. Soprattutto quando parla in laguna. E sull’Isola di San Lazzaro degli Armeni, approda Joseph Kosuth (Toledo, Ohio, USA, 1945). Artista al quale si associa e si rimanda, con sempre maggiore frequenza il movimento concettuale americano. Negli eventi satelliti di questa 52esima Biennale, l’istallazione di Kosuth, Il Linguaggio dell’Equilibrio, sull’acqua e per l’acqua, è via della parola, discussione ed equilibrio tra la pratica, le forme e i presupposti accademici degli stilemi artistici. Una serie di frasi scritte al neon, lasciate in inglese, armeno e italiano, brillerà notte e giorno, rendendo le superfici del monastero Mekhitarista un supporto intel-legibile. Ogni volume porta su di sé il significato del termine acqua rievocato nelle citazioni prese dal Haygazian Pararan, il dizionario armeno scritto dall’abate Mekhitar, fondatore dell’ordine. Così facendo ogniIlya ed Emilia Kabakov, The Ship of Tolerance, basilica della Salute, Venezia, 2007 - su concessione del Comune di Venezia – Servizio Videcomunicazione parola diventa significante del colore giallo, il tono scelto per illuminare i sottili tubi al neon, contenitori simbolici di virtù, intelletto, considerazione e maestà. La struttura di questa installazione fascia quattro elementi architettonici dell’intero complesso: il campanile, il muro nord occidentale, il promontorio, l’osservatorio. Una sorpresa suggestiva, e maggiormente d’impatto, per chi decidesse un’escursione notturna.
Poco distante, proprio di fronte all’isola di San Lazzaro, nella mondana San Servolo, invece, ha preso posto una personale di Vettor Pisani (Ischia, Italia, 1934). Con L’Isola Interiore, “l’isola dei matti” lagunare, accende un nuovo aspetto anti-naturalistico, indagando le sofisticazioni investite dalle tecniche dell’Arte. Negli edifici dell’ospedale psichiatrico, Pisani gioca sugli errori della memoria e sulle contraddizioni del tempo lineare. In esposizione non solo la duchampiana Venere di Cioccolato, del 1970,ma anche lavori recenti come la citazionista Vergine nera. Un’istallazione del 2007 dal sapore dissacrante, che non elude però l’eco del deja-vu e la ben nota estetica della passione travisata, cavallo di battaglia dell’artista-commediografo italiano.

ginevra bria
mostre visitate l’8 giugno 2007


Venezia – dal 6 giugno al 21 novembre 2007
Ilya & Emilia Kabakov – The ship of tolerance
FONDAZIONE QUERINI STAMPALIA
Santa Maria Formosa (Castello) 5252 (30122)
Per info: +39 0412711411 (info), +39 0412711445 (fax)
Web: fondazione@querinistampalia.orgwww.querinistampalia.it
Orario: da martedì a domenica 10/18, venerdì e sabato 10/22, lunedì chiuso
(possono variare, verificare sempre via telefono)
Biglietti: intero 8 euro, ridotto 6 euro (la visita all’esposizione temporanea è compresa nel biglietto di ingresso alla Fondazione Querini Stampalia)

Venezia – dal 6 giugno al 21 novembre 2007
LII Biennale D’Arte Contemporanea – Joseph Kosuth
MONASTERO MECHITARISTA
Isola San Lazzaro Degli Armeni (30170)
Per info: +39 0415260104, fax +39 0415268690, biglietteria +39 0415260951
Web: info@mechitar.orgwww.mekhitar.org/ita/primaMekhitar.shtml  info@artfortheworld.netwww.artfortheworld.net
orario: 15-17 (possono variare, verificare sempre via telefono)

Venezia – dal 7 giugno al 4 agosto 2007
LII Biennale D’Arte Contemporanea – Vettor Pisani
ISOLA DI SAN SERVOLO
Isola Di San Servolo (30100)
Per info.: +39 0412765001, fax +39 0412765402
Web: www.sanservolo.provincia.venezia.it
sanservolo@provincia.venezia.it
www.univiu.orgviu@univiu.org
ingresso libero


[exibart]

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