04 giugno 2001

Virtual Reality Biennale

 
L’inaugurazione della Biennale di Venezia è imminente e si susseguono iniziative, progetti, novità grandi e piccole. Dopo avervi raccontato la nascita di Biennale24, il sito che seguirà l’evento lagunare con il video, ecco il turno di Virtual Gallery che ha messo in rete tutti i musei italiani d’arte contemporanea. Il resto del progetto nell’intervista a Claudia Zanfi, direttrice artistica…

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VirtualGallery è una particolare iniziativa che coniuga le esigenze di uno studio di fotografia e di un’importante galleria d’arte pubblica come Civica di Modena. Puoi sintetizzarci le caratteristiche del vostro progetto culturale?
L’idea nasce dopo aver lavorato per anni a progetti culturali relativi alla fotografia contemporanea; tra questi “Modena per la Fotografia”, uno tra gli appuntamenti di maggior rilievo in Italia nell’ambito della ricerca fotografica. Lo studio professionale “Modofotografia” è partner storico di queste iniziative. C’é stata, in seguito, l’idea di spingere la ricerca nel web: Modofotografia ha messo a disposizione le proprie risorse nell’ambito del multimedia e la Galleria Civica la direzione scientifica. Così é nata VG. L¹intero sito é no-profit e bilingue. Si impegna a diffondere la cultura dell¹immagine fotografica italiana (e non solo), attraverso pagine di servizio (agenda, workshop, scuole, corsi, editoria di settore), progetti appositi per il web con giovani autori (Migliora, Di Bello, Bernabini, Boni, De Pietri, Basilé, Maloberti, Jodice, Spranzi), uno spazio dedicato ai maestri della fotografia (Ghirri, Giacomelli, Franco Vaccari, Vimercati), uno spazio per la fotografia professionale (moda, architettura, design, still life).

In occasione della Biennale di Venezia presenterete un nuovo progetto. Di che si tratta?
Il progetto è apparentemente semplice, ma molto articolato. La spinta è arrivata dall’invito che abbiamo rivolto a Botto&Bruno: la loro installazione richiede un metodo di ripresa a cui le normali macchine digitali non arrivano. Ecco che il QTVR (quick time virtual reality) é il solo mezzo ad offrire la possibilità di navigare a 360° entro l’immagine proposta dal duo torinese; da qui l’idea di lavorare ad un reportage dalla laguna interamente registrato in QTVR, quindi in totale interazione con i navigatori.
E fin qui siamo all’interno della parte on-line. La seconda parte si svolge, per così dire, off-line: ho ideato un collegamento, per la prima volta in Italia, che metta in sinergia i principali centri di arte contemporanea, sintonizzati su questo progetto di Virtual Gallery.

Quali saranno gli spazi espositivi interessati? Come è avvenuta la scelta?
Gli spazi coinvolti sono: MART di Trento, Castello di Rivoli di Torino, GAMeC di Bergamo, Fondazione Bandera per l’Arte di Busto Arsizio, Centro di Documentazione Care Claudia Zanfiof/Viafarini di Milano,GAM di Bologna, Museo Pecci di Prato, Galleria Civica di Modena, Palazzo delle Papesse di Siena, Palazzo delle Esposizioni di Roma, Cantieri della Zisa di Palermo, Galleria Civica di Arte Contemporanea di Siracusa, MAN di Nuoro.
Innanzitutto non sono molte le istituzioni che si occupano in maniera continuativa di arte contemporanea in Italia: abbiamo rivolto l’invito un pò a tutte, da Nord a Sud, isole comprese. E’ nata così una “rete” di 15 centri d’arte contemporanea che attraversa tutto lo “scarpone”. Solo la GAM di Torino ha risposto che non aveva a disposizione l’attrezzatura ( un computer collegato a Internet): ma in quella zona c’é già l’adesione del Castello di Rivoli. Il progetto é stato presentato in anteprima al MIART, e in quell’occasione altri tre centri ci hanno chiesto di essere inclusi : Viafarini/ Care of di Milano; Fondazione Bandera per l’Arte di Busto Arsizio; Museo Laboratorio dell’Università La Sapienza di Roma. A noi fa ovviamente piacere, poiché permette di dare maggiore visibilità all’iniziativa.
banner Virtual Gallery
Negli spazi espositivi che ci hai elencato ci saranno dei computer collegati al vostro progetto per la biennale. Come si configura la fruizione da parte del pubblico? Quale sarà il livello di interazione?
Come ho anticipato prima, il compito di ogni centro consisterà nel sistemare un computer in uno spazio di buon passaggio e fruizione per il pubblico, collegarsi a Internet durante il periodo della Biennale e darne comunicazione ai propri utenti tramite gli usuali canali d¹informazione. I navigatori, a loro volta, potranno interagire con il progetto utilizzando il mouse per trovarsi al centro di un “vortice” di immagini non statiche o in flash, bensì che ruotano nello spazio a 360°.
Questo tipo di iniziativa, unica nel suo genere, può essere accolta come un vero e proprio mezzo di sinergia tra le istituzioni che si occupano della promozione dell’arte contemporanea, oltre alla diffusione del lavoro di artisti italiani di qualità.

Accennaci alle vostre prossime iniziative.
Proseguendo le ricerche intorno alla fotografia contemporanea, desideriamo ampliare il campo d’indagine ad altri settori. Sto collaborando con l’archivio fotografico dell’Alessi e a breve saranno on-line le immagini di Aldo Ballo, maestro di Oliviero Toscani e primo autore di foto&design; poi proseguiremo con foto&architettura con un progetto insieme a Basilico; e ancora foto&moda insieme a Fabrizio Ferri. Un’anteprima: per l’autunno intendiamo lanciare il primo concorso di fotografia on-line, in collaborazione con Exibart!

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Virtual Gallery


Massimiliano Tonelli

[exibart]

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